FANTONI, Giovanni
Antonella Pagano
Nacque a Torino il 22 marzo 1675. Compì i primi studi sotto la guida del padre Giambattista, illustre clinico e medico personale di Vittorio Amedeo II di Savoia, da [...] sorta di rilevamento statistico intorno alla diffusione dell'epidemia, accanto a una ricostruzione storica dell'insorgere del contagio in diverse epoche ed aree con cui confutava la teoria di un'origine endemica in Piemonte. Altrettanto interessante ...
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DUCREY, Augusto
Giuseppe Armocida
Nacque a Napoli il 22 dic. 1860 da Giuseppe e da Amalia Mazzoni. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia della sua città, fu allievo per l'anatomia umana normale [...] dermatologia e sifilografia di Parigi nell'agosto 1889 con la comunicazione Ricerche sperimentali sulla natura intima del contagio dell'ulcera venerea e sulla patogenesi del bubbone venereo (pubblicata sul Giornale italiano delle malattie veneree e ...
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Parotide
Daniela Caporossi
Red.
Le parotidi (dal greco παρωτίς, composto di παρά, "presso", e οὖς, ὠτός, "orecchio") sono le più importanti ghiandole salivari. Costituiscono una coppia simmetrica, [...] si basa sulla vaccinazione specifica che, peraltro, non sempre offre garanzie di immunità. Per circoscrivere la possibilità di contagio si rende quindi necessario l'isolamento dei malati per almeno 2-3 settimane. La parotide, inoltre, può essere ...
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Biologia
In batteriologia, speciale formazione che si costituisce, in condizioni ambientali sfavorevoli, all’interno del citoplasma di alcuni batteri aerobi e anaerobi.
Il processo di trasformazione in [...] distrutte dal succo gastrico, le s. possono attraversare lo stomaco e insediarsi nell’intestino, rendendo possibile il contagio per via anale, analogamente a quanto si osserva per molti parassiti, che presentano delle forme di resistenza (cisti ...
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(X, p. 139; App. II, i, p. 579; III, i, p. 366; IV, i, p. 427; V, i, p. 619)
Gli orientamenti alla fine del Novecento
di Filippo Asole
Nessuna definizione può rendere l'idea del salto di qualità che la [...] e grandi manovre, molti problemi risultano superati. Il primo, e forse il più importante, era rappresentato dal rischio di contagio (virus dell'epatite e AIDS) da trasfusione perché un donatore infetto da poco tempo, in fase d'incubazione, sfugge ...
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Con questa denominazione venivano indicati in passato tutti i processi morbosi caratterizzati da acuta o rapidamente ingravescente compromissione cerebrale con sintomatologia multiforme variabile, accompagnata [...] , anche se apparentato con quello dell'e. di St. Louis e del Looping-ill, immunità crociata. Il contagio è sempre indiretto, attraverso la puntura di zanzare (Culex tritaeniorhynchus, Culex pipiens, ecc.). Il quadro anatomopatologico è simile ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] grande influenza, una ritenzione prolungata degli umori nel corpo, una certa composizione dell'aria, o qualche contagio velenoso causavano determinate exaltationes (fermentazioni) degli umori, le quali producevano malattie specifiche, e contro esse ...
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BIZZOZERO, Giulio
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Varese il 20 marzo 1846. Compiuti gli studi classici a Milano, s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia dopo un'iniziale perplessità [...] consueta pagina di presentazione ai lettori, il nuovo periodico si apriva con un lavoro del B. e del Manfredi Sul mollusco contagioso (pp. 1-26). Importante per il carattere e la finalità della rivista la comparsa, nel fascicolo 3 dell'annata I, di ...
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CASTELLANI, Aldo Luigi Mario
Gabriele Amalfitano
Nacque a Firenze l'8 sett. 1874 da Ettore e Violante Giuliani. Sposò nel 1910 l'inglese Josephine Ambler Stead, da cui nel 1916 ebbe un'unica figlia, [...] no due entità nosologiche distinte. Oltre all'etiologia il C. poté dimostrare la modalità di trasmissione della malattia, costituita dal contagio diretto o dal trasporto a mezzo di insetti (mosche). Al tempo stesso, con l'uso dei preparati iodici (e ...
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DEL GARBO, Tommaso
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze verso il 1305 dal famoso medico Dino, di nobile e antica famiglia. Studiò con Gentile da Foligno ma, a detta di F. Villani, "paterni acuminis imitator [...] più di altri a subire la "corruzione": la peste è intesa infatti come un alito velenoso che, espulso dai malati, contagia i sani colpendoli al cuore. I consigli sono legati alla vita quotidiana e rivolti ai non medici: come accendere il fuoco ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....