BORGOGNI (Borgogna), Gherardo
Gianni Ballistreri
Nacque nel 1526 ad Alba nel Monferrato, ove compì i primi studi. Nel 1546 si recò per breve tempo presso dei parenti che si erano trasferiti in Spagna; [...] volta un suo sonetto in fine di un opuscolo stampato a Milano, i Fatti di Milano al contrasto della peste,ovvero pestifero contagio dal primo di agosto 1576 sino all'ultimo dell'anno 1577;ma solo dal 1585 in poi la frequenza con cui incontriamo il ...
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FOSSATI, Antonio
Milo Julini
Nato a Milano il 25 luglio 1806 da Carlo e da Vittoria Corbetta, si laureò in medicina a Pavia nel 1831 discutendo la tesi Del suicidio nei suoi rapporti colla medicina [...] veniva impartito ai medici un insegnamento sulle malattie trasmissibili dagli animali all'uomo e sui provvedimenti per evitare il contagio dell'uomo (polizia sanitaria). Il F. tenne questo insegnamento fino al 1848.
Durante le Cinque giornate, il 18 ...
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PACINI, Filippo
Fabiola Zurlini
PACINI, Filippo. – Nacque a Pistoia il 25 maggio 1812, nella parrocchia dei Ss. Prospero e Filippo, da Francesco, calzolaio, e da Umiltà Dolfi, originaria di Montagnana.
Alla [...] Pacini fu in dissidio con un noto clinico di Cesena, Maurizio Bufalini , il quale era contrario alla tesi del contagio attraverso veicoli come l’acqua, gli indumenti e gli escrementi infetti. Il disconoscimento delle teorie di Pacini sul colera fu ...
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FIESCHI, Giacomo
Giovanni Nuti
Figlio di Simone e di Ginevra Gentili, nacque nella prima metà del sec. XIV dal ramo di Savignone della potente famiglia ligure. Sappiamo che abbracciò la vita ecclesiastica, [...] e guidò il 25 marzo una solenne processione per invocare la fine dell'epidemia. Tuttavia nel giugno, perdurando il contagio, preferì abbandonare la città, delegando a due suoi vicari l'amministrazione della sua diocesi. Fu per questo che non ...
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CARACCIOLO, Francesco Marino
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Figlio di Marino, principe di Avellino, e di Francesca d'Avalos, nacque postumo il 29 genn. 1631. Erede universale dei titoli e dei beni del padre, che nel suo testamento [...] soltanto il 9 dicembre il C. poté celebrare con la cittadinanza superstite un Te Deum di ringraziamento per la fine del contagio. Di nuovo a Napoli almeno dal 1659, l'anno dopo inviò un cartello di sfida al connestabile Colonna e nel dicembre ...
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GHERARDINI, Michele
Alessandro Porro
Nacque l'8 luglio 1752 da Federico e da Rosa Isella a Milano, ove nel ginnasio S. Alessandro completò i primi studi. Intrapresi quelli medici a Bologna, li concluse [...] lesioni cutanee caratteristiche della malattia o alle condizioni igienico-ambientali in grado di favorirne la diffusione per contagio; indicando invece in un complesso di provvedimenti di ordine sociale, dei quali avrebbero dovuto farsi carico le ...
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FRIGIMELICA (Frizimelega, Frisimellica), Francesco
Dagmar Von Wille
Nacque a Padova il 15 genn. 1490 da Iacopo, discendente da una antica casata padovana residente nel palazzo di famiglia a Ponte dei [...] Questa opinione fu condivisa dal suo allievo M. Massuzzi, il quale ne La preservazione dalla pestilenza (1577) insiste sulla teoria del contagio (Santoro, pp. 23 s.).
Nel 1555 il F. si recò come archiatra al capezzale di papa Giulio III, affetto da ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] , come nell'Italia tutta, la peste, lasciando nell'animo del fanciullo viva impressione dei provvedimenti adottati per soffocare il contagio; ma è tutta la sua povera terra che gli rivela i suoi mali antichi: lo sfruttamento feudale, l'oppressione ...
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DECIANI, Tiberio
Enrico Spagnesi
Figlio di Gian Francesco e di Franceschina Masero, nacque a Udine il 3 agosto 1509.
La famiglia, originaria di Tolmezzo, acquistò rilevanza sociale e politica, sullo [...] rettori che la Serenissima inviava in Terraferma; è con Lorenzo Venier, podestà di Vicenza; in questa città morì, "di contagio", la moglie. L'anno successivo lo volle con sé il celebre diplomatico e letterato Bernardo Navagero, podestà di Padova. Il ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] , rilasciata dai Priori fiorentini.
Il 1527 è l'anno della morte causata probabilmente dall'epidemia: lo farebbe pensare la notizia del contagio della madre dell'araldo che precedette di pochi mesi la morte del D. avvenuta a Firenze il 17 nov. 1527 ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....