sterilizzazione e pastorizzazione
Alessandra Magistrelli
Distruggere i microrganismi nocivi negli alimenti
La presenza di microrganismi patogeni nell’ambiente impone metodi di difesa dal rapido deterioramento [...] .
Prima di allora gli scienziati avevano comunque sospettato che nell’ambiente dovesse esistere qualcosa che poteva produrre contagio, rovinare i cibi, far putrefare i corpi. Cercando una spiegazione, già nel 18° secolo Lazzaro Spallanzani aveva ...
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MICROBIOLOGIA
Maurizio Iaccarino
. La m. è la scienza che studia i microrganismi o micròbi, cioè, in prima approssimazione, quegli organismi che l'uomo non riesce a vedere a occhio nudo (di dimensioni [...] biologia molecolare che studia i meccanismi molecolari dei processi genetici, l'igiene che studia la prevenzione del contagio.
Nel linguaggio corrente per m. s'intende prevalentemente la batteriologia, mentre in ambienti più specializzati s'intende ...
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Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] tasso di rimozione, mentre il tasso λ(t) (forza di infezione) si assume della forma
dove c è il tasso di contagio, ϕ la probabilità di infezione ed N la popolazione totale, che in questo modello risulta costante perché si trascurano nascite e morti ...
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Biologia
Animale o vegetale il cui metabolismo dipende, per tutto o parte del ciclo vitale, da un altro organismo vivente, detto ospite, con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha [...] L. Spallanzani dimostrò che gli infusori non nascono per generazione spontanea, ma da ‘germi preesistenti’, aprendo così la via alla dottrina del contagio. N. Andry fu il primo ad attribuire agli elminti un’azione patogena e P.S. Pallas e J.A.E. Göze ...
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Genere (Mycobacterium) di Batteri Actinomiceti aerobi, immobili, di forma bastoncellare, generalmente lunghi da 2 a 4 μm; alcune specie producono forme filamentose lunghe fino a 10-15 μm. Presentano tutti [...] a quanto si verifica per Mycobacterium tuberculosis, inoltre, nel caso dei M. non tubercolari non si ha un contagio interumano. La virulenza di Mycobacterium avium è dovuta ai glicolipidi della parete coinvolti nella produzione di citochine: i ...
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Genere di Enterobatteriacee: comprende forme a bastoncino corto, gram-negative, che fermentano glucosio e lattosio, diffuse particolarmente nell’intestino degli animali. Specie tipica è E. coli, agente [...] derivati, sono stati identificati come veicoli anche il sidro e perfino alcuni germogli. Come per la maggior parte delle tossinfezioni di origine alimentare, si può anche verificare il contagio interumano, specialmente per via sessuale e oro-fecale. ...
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Infezione causata da Emosporidi (Sporozoi) appartenenti al genere Plasmodium. La m. umana e dei mammiferi in genere (scimmie, roditori ecc.) è trasmessa esclusivamente da zanzare del genere Anopheles.
La [...] di sensibilizzazione e ai nuovi rimedi introdotti, come le zanzariere trattate con insetticidi (che hanno ridotto del 50% il rischio di contagio) e una terapia combinata basata sull’artemisina (ACT).
Per oltre due secoli la m. è stata curata con la ...
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La b. si occupa dell'applicazione di metodi matematici per descrivere dal punto di vista qualitativo e quantitativo il comportamento di sistemi biologici. A tal fine il compito del biomatematico consiste [...] dovuto considerare variabili quali il sesso, l'età, le abitudini sessuali, gli stili di vita, i ritardi tra il contagio e la conclamazione della malattia. Le stesse tecniche sono state applicate anche ad applicazioni insolite come il matrimonio e ...
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VIRUS (v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio [...] con le feci; possono riscontrarsi in persone sia malate sia sane (portatori); data la resistenza verso l'ambiente estemo, il contagio indiretto è anche molto importante. Nell'uomo determinano diverse forme cliniche, di cui le più importanti sono: 1 ...
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Ambiente
Augusto Panà
Anna Spinaci e Valeria Ugazio
Dal punto di vista ecologico il termine si riferisce al complesso delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche di una determinata regione [...] sviluppato un'adeguata protezione immunitaria. Inoltre, in rapporto a caratteristiche ambientali ben definite, è possibile che il contagio si trasmetta attraverso insetti e altri vettori che rappresentano per l'uomo una potenziale fonte di infezione ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....