CATTANEO, Giorgio (Mastogiorgio)
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli verso la fine del sec. XVI o agli inizi del successivo.
Nulla si sa della sua famiglia, della sua vita privata, dei suoi studi e della [...] "maestro dei matti" in una lite a proposito di certo materiale dell'ospedale (materassi, lenzuola ecc.) bruciato in seguito ad un contagio; e ancora vivo si può supporre nel 1665, anno in cui viene citato come dotto e saputo domatore di "capo-tuoste ...
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GAZOLA (Gazzola), Giuseppe
Raffaella De Rosa
Nacque a Verona nel 1661. Con passione e profitto si dedicò allo studio della medicina e della matematica all'Università di Padova ottenendo il 17 maggio [...] -galenici (Trento 1718).
Lo stesso G. aveva pubblicato a Verona nel 1712 Origine, preservativo, e rimedio del corrente contagio pestilenziale del bue, opera dedicata alla Repubblica di Venezia.
Fonti e Bibl.:Giornale de' letterati d'Italia, 1712 ...
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MANGIAGALLI, Luigi (Luigi Camillo)
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Mortara da Angelo e da Teodolinda Falzoni il 16 giugno 1850; dopo avere completato i primi studi nella città natale, si laureò [...] il 4 marzo 1905 a senatore del Regno facilitò lo sviluppo del progetto.
Sorsero la clinica delle malattie epidemiche-contagiose, la clinica delle malattie professionali e l'istituto ostetrico-ginecologico, ai quali negli anni successivi si aggiunsero ...
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BONOMO, Giovanni Cosimo
Giorgio Stabile
Nacque a Livorno il 30 nov. 1666 da Stefano, uno speziale francese, e da Barbara Boccacci. Nel 1676 intraprese, sotto la guida di D. Zerilli, gli studi di medicina [...] ". Peraltro il trasmettersi della malattia, trattandosi di animaletti "prontissimi ad appiccarsi" e a prolificare, era giustificato col contagio. Riprova di tale teoria era stata la terapia condotta dal B. su una quantità di scabbiosi, basata su ...
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CURIALTI, Pietro (Pietro da Tossignano o Tausignano, Petrus de Thauxignano, de Curialtis)
Augusto De Ferrari
Nacque nei dintorni di Imola, a Tossignano (ora Borgo Tossignano in provincia di Bologna) [...] storia critica delle scienze mediche e naturali, VII (1916), p. 171; E. Morpurgo, LoStudio di Padova, le epid. e i contagi durante il governo della Repubblica veneta, in Memorie e documenti per la storia dell'Università di Padova, I, Padova 1922, pp ...
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CAGNATI, Marsilio
Giorgio Stabile
Medico, nato a Verona nel 1543. Compiuti i primi studi di umanità a Verona, si trasferì allo Studio di Padova, dove ebbe come maestri Giacomo Zabarella e Bernardino [...] ; una Disputatio sudi una epidemia avutasi a Roma nel 1591 e 1593, ove considera con gravi limitazioni la teoria del contagio vivo; un commentario celebrativo sulla salubrità dell'aria di Roma (De romani aeris salubritate);un De urbana febre curandi ...
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FANTONI, Giovanni
Antonella Pagano
Nacque a Torino il 22 marzo 1675. Compì i primi studi sotto la guida del padre Giambattista, illustre clinico e medico personale di Vittorio Amedeo II di Savoia, da [...] sorta di rilevamento statistico intorno alla diffusione dell'epidemia, accanto a una ricostruzione storica dell'insorgere del contagio in diverse epoche ed aree con cui confutava la teoria di un'origine endemica in Piemonte. Altrettanto interessante ...
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DUCREY, Augusto
Giuseppe Armocida
Nacque a Napoli il 22 dic. 1860 da Giuseppe e da Amalia Mazzoni. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia della sua città, fu allievo per l'anatomia umana normale [...] dermatologia e sifilografia di Parigi nell'agosto 1889 con la comunicazione Ricerche sperimentali sulla natura intima del contagio dell'ulcera venerea e sulla patogenesi del bubbone venereo (pubblicata sul Giornale italiano delle malattie veneree e ...
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BIZZOZERO, Giulio
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Varese il 20 marzo 1846. Compiuti gli studi classici a Milano, s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia dopo un'iniziale perplessità [...] consueta pagina di presentazione ai lettori, il nuovo periodico si apriva con un lavoro del B. e del Manfredi Sul mollusco contagioso (pp. 1-26). Importante per il carattere e la finalità della rivista la comparsa, nel fascicolo 3 dell'annata I, di ...
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CASTELLANI, Aldo Luigi Mario
Gabriele Amalfitano
Nacque a Firenze l'8 sett. 1874 da Ettore e Violante Giuliani. Sposò nel 1910 l'inglese Josephine Ambler Stead, da cui nel 1916 ebbe un'unica figlia, [...] no due entità nosologiche distinte. Oltre all'etiologia il C. poté dimostrare la modalità di trasmissione della malattia, costituita dal contagio diretto o dal trasporto a mezzo di insetti (mosche). Al tempo stesso, con l'uso dei preparati iodici (e ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....