CENTURIONE, Virginia
Giovanni Nuti
Nacque a Genova da Giorgio del ramo dei Becchignoni e da Lelia Spinola il 2aprile dell'anno 1587. Sposata a Gaspare di Giacomo Grimaldi dei signori Bracelli, dal quale [...] 1632 l'Ufficio dei poveri aveva accettato la richiesta della C. di affidarle il lazzaretto che, nei tempi liberi dal contagio, manteneva non meno di seicento poveri in condizioni drammatiche. La C. si adoperò perché essi fossero vestiti, impedì che i ...
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DELLA SERRATA (Delaserrata, de Laserrata, de la Sarrata), Leonardo
Giorgio Nonni
Nacque con ogni probabilità attorno al primo decennio del sec. XV a Vercelli da Luchino.
Il padre esercitava la professione [...] . Vat., Libri Annatarum). Passati alcuni anni e diffusasi la falsa notizia della morte di Enea Silvio in seguito ad un contagio da peste a Basilea, il D. ottenne la prevostura, oggetto di tante controversie. Il Piccolomini operò presso gli amici più ...
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FRANZONI, Giacomo
Luisa Bertoni
Nacque a Genova il 25 dic. 1612 dal marchese Anfrano e da Girolama Fieschi, in una famiglia ricca e influente. A sedici anni, contro la volontà dei genitori, decise di [...] : si impediva a medici, chirurghi e speziali di allontanarsi dalla città; chiunque non denunciasse il proprio o l'altrui contagio veniva condannato alla pena capitale, commutabile con il servizio negli stessi lazzaretti.
In qualità di tesoriere, il F ...
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DORIA, Sinibaldo
Matteo Sanfilippo
Nacque a Genova il 21 sett. 1664 da Giovan Battista e Benedetta Spinola. Sin da adolescente fu avviato alla carriera ecclesiastica: già nel 1677 gli fu data in beneficio [...] minacciati i propri privilegi sul trasporto di merci (ibid. 179, c. 234). Infine la Francia presentava la minaccia di "contagio" calvinista, specie a partire dalla vicina Montpellier.
Sul piano esterno il D. fu coinvolto in tutti gli aspetti della ...
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DORDI, Marcantonio
Giovanna Baldissin Molli
Nacque a Bassano del Grappa (prov. Vicenza) nel 1598 (Brentari, 1884). La prima notizia pervenutaci si trova nel testamento di Gerolamo Dal Ponte, ultimo [...] spiazzo antistante la piazza il D. riportò con precisione da calligrafo le "allegrezze" con le quali sifesteggiò la fine del contagio: lo sparo di mortaretti al suono di rulli di tamburo. Proprio il gusto per la narrazione ha indotto di recente il ...
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LITTA, Alfonso
Gian Vittorio Signorotto
Nacque a Milano il 29 sett. 1608, secondogenito del marchese Pompeo (I) e di Lucia Cusani.
Il ramo principale della famiglia aveva accumulato nella prima metà [...] Curia. Inviato al governo della Marca d'Ancona nel 1648, il L. si adoperò per soccorrere le popolazioni colpite da un contagio. Qui lo raggiunse, nell'agosto del 1650, la notizia della morte dell'arcivescovo di Milano, il cardinale Cesare Monti.
La ...
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FILAMONDO, Raffaele Maria
Dario Busolini
Nacque nel 1649 a Napoli, nel quartiere popolare di Barra. Non ancora diciottenne entrò come novizio nel convento del S. Rosario di Barra, che dipendeva allora [...] pastorale ai fedeli della sua diocesi. Morì a Sessa Aurunca (od. provincia di Caserta) il 15 ag. 1706 per il contagio contratto prestando soccorso alle vittime di un'epidemia.
Uscirono postume a Lucca, nel 1707, inserite nel IV tomo delle Opere della ...
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GONZAGA, Francesco
Silvano Giordano
Nacque il 31 luglio 1546 a Gazzuolo (presso Mantova), e fu battezzato con i nomi di Annibale Fantino. Dal padre Carlo, marchese di Gazzuolo, e dalla madre Emilia [...] a insegnare e predicare fu commissario dell'Ordine per il Mantovano, perché il provinciale non poteva recarvisi per timori di contagio. Nel 1576, su sua proposta, i religiosi locali accettarono l'istituzione d'un convento a San Martino, possedimento ...
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GIUSEPPE BENEDETTO Cottolengo, santo
Giuseppe Tuninetti
Nacque a Bra (nei pressi di Cuneo) il 3 maggio 1786, primogenito di dodici figli, da Giuseppe e da Benedetta Chiarotti. Il cognome paterno originario [...] finire quando, scoppiato il colera nell'estate del 1831, gli inquilini circostanti, temendo che il Deposito fosse veicolo di contagio, il 19 settembre ne ottennero la chiusura dal governo. In realtà quanto sembrava la fine si rivelò l'occasione ...
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PLATINA, Michelangelo
Paolo Cozzo
PLATINA, Michelangelo. – Nacque a Solere (Savigliano), presso Cuneo, il 20 agosto 1670, terzogenito del conte Lucio Antonio e di Maria Maddalena dei conti di Solere. [...] e nella chiesa dell’Arciconfraternita della Morte, in ringraziamento della protezione celeste accordata a Bologna rimasta immune dal contagio di peste che nel 1720 si era propagato da Marsiglia.
Nonostante le tensioni vissute ai tempi della reggenza ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....