CORNER, Giovanni
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 4 dic. 1515 da Paolo di Marino del ramo da S. Marina, e da una figlia di Benedetto Sanuto.
Il padre fu consigliere e pervenne alla massima dignità [...] C., dopo pochi mesi, di cui ci resta una scarna documentazione di parte veneziana ed un accenno in alcuni versi, morì del contagio nel novembre 1576, a Brescia.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Avogaria di Comun, Nascite libro d'oro, reg. 51 ...
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CORNER, Giovanni
Renzo Derosas
Primogenito di Federico, figlio del doge Francesco, del ramo dei Corner di S. Polo e di Cornelia di Francesco, dei Contarini "di Piazzola", nacque a Venezia il 4 ag. 1647.
Ebbe [...] del tutto le zone infette. Benché gli si attribuisse in seguito il merito di aver salvato il Friuli dal contagio, in realtà ogni autorità passò immediatamente ai quattro provveditori alla Sanità inviati da Venezia, mentre il luogotenente tornava alle ...
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ISENGARD, Luigi d'
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia l'11 maggio 1843 da Teodoro e da Francesca Federici.
La famiglia paterna, d'origine tedesca e di tradizioni militari, si era stabilita nella città [...] coraggiosamente a fare per due mesi il cappellano e l'infermiere nel lazzaretto del Poggio, esperienza che ripeté durante il contagio del 1886.
Nel 1885 si imbarcò come cappellano militare sulla nave "Garibaldi" e andò a Massaua, da dove rimpatriò ...
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BARBERI, Giovanni
Carlo Francovich
Nacque a Roma il 10 dic. 1748, dall'avvocato romano Filippo e da Petronilla Mutarelli di Benevento. Essendo il padre addetto al foro criminale, dove esercitava l'ufficio [...] . Ebbe anche altri incarichi, come, per esempio, quello di presiedere ai regolamenti sanitari, per preservare la città dal contagio del colera scoppiato in quel tempo a Livorno.
Quando nel febbraio del 1808, riapertosi il conflitto fra Napoleone e la ...
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epidemie
In senso stretto un’e. si verifica quando una malattia infettiva colpisce un gran numero di individui di una determinata popolazione in un arco di tempo molto breve. I testi antichi menzionano [...] si riesce a tenere abbastanza sotto controllo la diffusione dell’infezione, grazie all’informazione sui metodi per prevenire il contagio e all’impiego di farmaci in grado di rallentare il progredire della malattia, mentre, tra le popolazioni dei ...
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GRIMANI, Giovanni
Giuseppe Gullino
Primogenito del procuratore e cavaliere Antonio di Giovanni, del ramo ai Servi, e di Fiorenza Cappello di Silvano di Giovanni Battista, nacque a Venezia il 21 luglio [...] . Tuttavia a tanto attivismo si accompagnava l'intento di soggiornare nei luoghi di volta in volta meno esposti al contagio e dai suoi dispacci trapela una costante frequentazione mondana della nobiltà locale, dei condottieri veneti e imperiali, dei ...
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ERIZZO, Nicolò
Renata Targhetta
Detto Bartolomeo, nacque il 22 ott. 1661, a Venezia, da Francesco di Nicolò, del ramo a S. Martino, e da Caterina Da Mula di Nicolò di Giovanni. Intraprese giovanissimo [...] ".
Di qualche rilievo fu il provveditorato alla Sanità oltre il Mincio, sostenuto dall'8 genn. al 16 nov. 1713; il contagio interessava gli Stati austriaci e la Svizzera, e il compito dell'E. era quello di impedire le comunicazioni con quei paesi ...
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Damietta
Jean Richard
La città di Damietta (Dimyāṭ, Egitto), situata alla foce del ramo orientale del Nilo, era una piazzaforte che controllava l'imbocco del fiume grazie alla torre costruita su un'isola [...] il 5 giugno 1249. Il re sbarcò e sbaragliò l'armata egiziana schierata lungo la riva. Si diffuse il panico, che contagiò la popolazione e la guarnigione della città di cui il re si impadronì senza colpo ferire accumulando un enorme bottino. Luigi IX ...
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SAN GERMANO (1225), DIETA DI
CCristina Carbonetti
Dopo il fallimento della quinta crociata (conclusasi con la caduta di Damietta il 7 settembre 1221), Federico II e papa Onorio III si erano accordati, [...] scoppiata a Brindisi (dove nell'agosto 1227 erano attraccate le navi pronte per salpare), che decimò le armate crociate e contagiò lo stesso Federico II. Gregorio IX (che da pochi mesi era salito al soglio pontificio) si rifiutò di prestare ascolto ...
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ARAGONA, Giovanni d'
Francesco Giunta
Quarto figlio di re Federico III di Trinacria e di Eleonora d'Angiò, nacque nella primavera del 1317. Dotato di ricchi feudi (Mineo, Alcamo, Francavilla, Torino, [...] sopraggiunta nell'aprile del 1348, per la peste, nel territorio di Mascale, ove l'A. aveva cercato scampo dal contagio.
Migliorarono, sotto il suo govemo, anche i rapporti con le repubbliche marinare italiane, mentre sono significativi i rapporti tra ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....