cagna
Angelo Adami
. Ricorre due volte, soltanto al plurale. Come sovente in D. e nel tempo di D., il femminile di un animale è usato per esprimere in modo particolare la ferocia della bestia (‛ lupa [...] . dalla lunga tradizione degli exempla medievali.
Analogamente devono intendersi le c. di If XXXIII 31 nel mal sonno del conteUgolino, che vede l'arcivescovo Ruggieri a capo di una caccia (diabolica anche questa per il suo aspetto terrificante), con ...
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Zacchetti, Corrado
Enzo Esposito
Letterato e critico (Treviso 1871; morto verso il 1940), poeta e traduttore. Come critico si occupò ripetutamente di Dante. Le prime prove sull'argomento portano la [...] 50), Il silenzio di D. nell'ingresso del limbo (una ragione morale e una di sentimento), L'antropofagia del conteUgolino (contro l'ipotesi tecnofagica), Per la voce disconvenevole (il poeta non giunse ad afferrare il senso delle parole riferite in ...
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Scornigiani, Farinata
Renato Piattoli
Presunto figlio di Marzucco S., identificato tradizionalmente in quel da Pisa (Pg VI 17).
Su questo nome concordano buona parte dei commentatori antichi: infatti [...] Fiorentino e Pietro. Per il Boccaccio e Benvenuto, un non nominato figlio di Marzucco sarebbe stato fatto decapitare dal conteUgolino perché autore di un complotto. Anche altri commentatori consentono in Farinata, come lo pseudo Boccaccio, mentre il ...
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fiorentino
Vale " nativo di Firenze ", come 'l fiorentino spirito bizzarro (If VIII 62), Filippo Argenti, che D. incontra tra gl'iracondi; e tale, all'accento, si rivela D. stesso al conteUgolino (XXXIII [...] 11: l'aggettivo ricorre qui come predicativo). Ancora come attributo, in Pg XXIII 101. Sostantivato, sempre con questi) valore, in If XVII 70, dove il padoano Reginaldo degli Scrovegni si contrappone ai ...
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Gherardesca, Nino (Ugolino) della, detto il Brigata
Vincenzo Presta
Figlio del conte Guelfo della G. (figlio di Ugolino), e di Elena, figlia naturale di re Enzo. Imprigionato con l'avo e gli altri parenti [...] e dei Visconti di Lungarno... [sicché] un de' Iudici di Gallura e i Vesconti si levonno a romore contra lo conteUgolino, diciendo e gridando ‛ Muoia chi non vuole pacie coi Gienovesi ' " (Fragmenta Historiae Pisanae, in Rer. Ital. Script. XXIV 651 ...
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uscio [plur. uscia, nel Fiore]
Guido Favati
Delle non molte occorrenze del termine (s'incontra usato solo nella Commedia e nel Fiore) quella che ricorre nel contesto più drammatico s'incontra certo [...] in If XXXIII 46, dove il conteUgolino esprime tutto il suo orrore nel sentire inchiodare l'u. di accesso alla torre in cui è stato rinchiuso con i figli: Già eran desti, e l'ora s'appressava / che 'l cibo ne solëa essere addotto, / e per suo sogno ...
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annodarsi
. Questo verbo, in costruzione intransitiva pronominale e col valore figurato di " congiungersi ", è attestato in due soli luoghi delle opere dantesche. Nella bolgia dei ladri un serpente s'avventa [...] dell'espressione, gioverà leggere la seguente nota del Mattalia: " pressappoco il punto dove, in Inf. XXXII,129, troveremo il conteUgolino affondare i suoi denti: il punto in cui incomincia il midollo spinale (il quale come avvertì già Benvenuto e ...
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Norov, Avraam Sergeevič
Cesare G. De Michelis
Uomo politico e scrittore russo (1795-1869), discendente da nobile famiglia; servi nell'esercito durante le guerre napoleoniche. Nel 1823, rimasto ferito, [...] fu la prima ad apparire in Russia, dopo quella anonima del 1798 (il Katenin aveva bensì tradotto nel 1817 l'episodio del conteUgolino, ma lo pubblicò solo nel 1832). A quel primo frammento seguirono nel 1824 la versione del canto XVII del Paradiso ...
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impetrare (inpetrare)
Denominale da ‛ pietra ' (Parodi, Lingua 266). Nel senso di " diventare di pietra ", con costrutto intransitivo, in rima, in If XXXIII 49, riferito al conteUgolino che di sé dice: [...] Io non piangëa, sì dentro impetrai; " la metafora rende... il gelo che agghiaccia l'anima e impedisce di piangere " (Pagliaro, Ulisse 637; v. anche 646 e 658).
Il participio impetrato (Pg XXXIII 74) ripete ...
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Katenin, Pavel Aleksandrovič
Cesare G. De Michelis
Poeta e drammaturgo russo (nato nel governatorato di Kostroma nel 1792 - morto nel 1833); seguì un'evoluzione culturale in certo modo opposta a quella [...] appartiene la prima versione di D. in Russia, di cui si conosca l'autore. Egli infatti tradusse nel 1817 l'episodio del conteUgolino, che però vide la luce solo nel 1832, insieme con I primi tre canti dell'Inferno, da lui tradotti nel 1827. Tradusse ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; più genericam., iscrizione sopra statue,...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...