Uomo politico e drammaturgo (Verona 1835 - Milano 1917), figlio di Giulio; adottò lo pseudonimo di Leo di Castelnuovo; partecipò giovanissimo alle guerre d'indipendenza. Deputato (1880-1904), senatore [...] (dal 1905), fu anche sottosegretario di stato all'Istruzione. Scrisse molti lavori teatrali (Il guanto della regina, O bere o affogare, Il conteUgolino, ecc.), romanzi e volumi di ricordi. ...
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Letterato (Lucignano 1776 - Pisa 1855), prof. (dal 1804) di eloquenza italiana nell'univ. di Pisa. Più che all'abbondante produzione poetica e agli scritti a sostegno della toscanità della lingua, legò [...] anno pubbl. anche coi tit. La signora di Monza e La sventurata di Monza; Luisa Strozzi, 4 voll., 1833; Il conteUgolino della Gherardesca e i Ghibellini di Pisa, 1843). Scrisse anche drammi (Torquato Tasso, 1832) e una Storia della pittura italiana ...
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Arcidiacono (m. forse Viterbo 1295) della cattedrale di Bologna, dal 1278 arcivescovo di Pisa. Non è certo che appartenesse alla famiglia Ubaldini. Ardente ghibellino, cercò di battere separatamente i [...] Pisa, e facendo condannare a morte il secondo per tradimento (1289). Poi favorì la cessione della signoria della città a Guido da Montefeltro. Appare, sinistro e muto personaggio, nel celebre episodio dantesco del conteUgolino (Inf. XXXII-XXXIII). ...
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PIERINO da Vinci
Luisa Becherucci
Scultore, nato a Vinci (Valdarno) nel 1529, o ai primi del 1530, da Bartolomeo fratello del grande Leonardo; morto a Pisa all'inizio del 1553. La sua attività indicata [...] I che libera Pisa [Vaticano], la Sacra famiglia [Bargello] con ricordi dell'incisione di Luca da Leida, il ConteUgolino nello stesso museo più vivamente chiaroscurato), sia nella grande statua, la Dovizia (Pisa, Mercato), il Sansone e il Filisteo ...
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MARENCO, Carlo
Autore drammatico, nato a Cassolo di Lomellina nel 1800, morto a Savona nel 1846. Studiò giurisprudenza a Torino; ma presto fu assorbito dall'attività letteraria, e fin dal 1821 dava al [...] la tragedia Bondelmonte (1827), entrò più decisamente nel clima innovatore con Corso Donati (1830), Ezzelino Terzo (1832), Il conteUgolino e La famiglia Foscari (1835), Manfredi (1836), La Pia (1837, il suo miglior lavoro, portato sulle scene dalla ...
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PERI, Iacopo
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato a Roma, di famiglia toscana, il 20 agosto (secondo alcuni il 5) 1561, morto a Firenze il 12 agosto 1633. Compì gli studî musicali sotto la guida di Cristofano [...] di siffatto richiamo, che noi oggi possiamo definire abbastanza fallace: fino dai primi saggi del nuovo stile (nella perdita del ConteUgolino e delle Lamentazioni di Geremia di V. Galilei, oltre che delle pastorali di E. del Cavaliere, restano primi ...
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NAZARENI (anche Puristi)
Palma Bucarelli
È il nome che prese un gruppo di pittori tedeschi capitanato da Giovanni Federico Overbeck (v.) e di cui, fra gli altri, fecero parte F. Pforr di Francoforte, [...] dotati fra i nazareni nostrani - passava dalla manierata indifferenza delle sue Madonne agli effetti teatralmente declamatorî del ConteUgolino.
Con la loro ostinata rivolta al neoclassicismo imperante, l'Overbeck e i suoi seguaci aprirono la via ...
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MAGGIO
Raffaele CORSO
Alfredo BONACCORSI
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. Il ritorno del mese di maggio vien celebrato in tutta Europa con feste e cerimonie che risalgono a tempi remotissimi. La più diffusa è quella di portare [...] Scozia, Santa Oliva, Santa Elisabetta, Pia dei Tolomei, Attila, La Casta Susanna, San Bartolomeo, San Rocco, Achille, Carlomagno, il conteUgolino, ecc. "Per virtù del nuovo maggio spunta l'erba e nasce il fiore", annunzia un prologo assai noto, e la ...
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VALAŌRÍTĒS, Aristotélēs ('Αριστοτέλης Βαλαωρίτης)
Poeta neoellenico, nato in Leucade, da famiglia epirota, il 2 agosto 1824, ivi morto il 24 luglio 1879. Fece i primi studî a Corfù; dal 1844 al 1846 frequentò [...] storia di Leucade, cioè la ribellione contro il veneto Graziano Zorzi (1357). Il V. tradusse dalla Divina Commedia il canto del conteUgolino. Usò a preferenza il verso politico, rimato come nei canti popolari, ma più spesso senza rime, con cesure ed ...
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SARAGINI, Andreotto
Guido Almagià
Ammiraglio pisano del sec. XIII. Nel maggio 1283, durante la guerra contro Genova, Pisa costituì un'armata di osservazione composta di 54 galere per sorvegliare le [...] squadra genovese, il S. poté condurre le sue navi a Porto Pisano.
L'anno successivo (1284) il S. e il conteUgolino della Gherardesca, ambedue in sott'ordine al podestà Alberto Morosini, ebbero il comando della flotta pisana, che, forte di 103 galere ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; più genericam., iscrizione sopra statue,...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...