Cantante castrato (Arpino 1714 - Roma 1761). Studiò con D. Gizzi, donde il soprannome. Sopranista, esordì a Roma (1730) nell'Artaserse di L. Vinci. Si presentò poi, ovunque acclamato, in Italia e Oltralpe, specialmente in Inghilterra dove lo aveva chiamato G. F. Haendel ...
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, La casa Albertesca sembra già stanziata in Toscana nel sec. X, dove ebbe dignità comitale e vincoli consortili con i marchesi della Tuscia; ma in tempi meno remoti, quando s'incontrano i primi documenti [...] . I rapporti col comune appaiono mutevoli, nel corso del sec. XII, perché influenzati da quelli con l'Impero e con i conti Guidi. Si direbhe che Firenze, dovendo dilatarsi su due fronti, profitti delle divergenze tra i Guidi e gli A., sicché questi ...
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Filosofo, nato a S. Piero alle Fonti (presso S. Miniato) il 6 dicembre 1822, morto a Firenze il 6 marzo 1905. Insegnò all'università di Pisa e all'Istituto superiore di Firenze. Autore di molte opere, [...] delle cose (1878), pubblicate tutte a Firenze, e più volte ristampate.
Bibl.: C. Salotti, Il pensiero e l'anima di A. Conti, Roma 1905; A. Alfani, Della vita e delle opere di A. C., Firenze 1906; G. Gentile, Le origini della filosofia contemporanea ...
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Ingegnere idraulico, nato a Firenze l'8 maggio 1868, morto a Frascati il 27 agosto 1940. Laureatosi in ingegneria industriale nel Politecnico di Milano, entrò nel Corpo tecnico erariale come ingegnere dei canali demaniali; assunse quindi la direzione dell'Ufficio tecnico del comune di Firenze, che abbandonò qualche anno dopo per darsi alla libera professione. Nel periodo dal 1897 al 1913, mentre svolgeva ...
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Umanista nato nel 1520 a Milano, morto nel 1582. Fu maestro del celebre predicatore frate Francesco Panigarola, figlio del noto giureconsulto Gabrio Panigarola, cui il C. dedicò i suoi quattro libri elegiaci, De anno ossia dei Fasti (1550). Dotto di greco e di latino, compose i dieci libri delle Mythologiae sive explicationes fabularum, ricchi di erudizione varia, ma troppo spesso divaganti nella ricerca ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] C. e, terminata dopo la sua morte, collocata come dono votivo del defunto sull'altare maggiore dell'Aracoeli, dove appunto fu sepolto il Conti.
La morte del C. avvenne in Roma il 23 febbr. 1512 (Bibl. Apost. Vat., Vat. lat. 3920, f. 49 r). Fu sepolto ...
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conta
cónta s. f. [der. di contare]. – Conteggio, computo, enumerazione: fare la c. delle schede, dei presenti; fare la c. (o il conto, o al tocco), designare chi fra i presenti dovrà eseguire una data cosa, affidando la scelta alla sorte...
contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. Dire, a voce o mentalmente, la serie...