DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] Poetica, uscira postuma nel '61, il D. conquisterà una certa notorietà di letterato con le sue ricerche linguistiche e con le poesie che continuò a comporre - poesie d'amore, celebrative, d'occasione - sino agli ultimi anni di vita, affermando che un ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] e ben a ragione poiché la vita umana è un continuo combattimento, una sofferenza senza tregua. La natura, che alle . secondo l'autografo delle "Letture sopra lo Inferno di Dante", in Studi linguistici italiani, V (1965), pp. 41-84, 136-180; E. Bonora, ...
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Architettura e condizione femminile
Margherita Petranzan
Una reale innovazione?
In questo inizio di secolo, momento storico governato da trasformazioni continue e inquietanti, sia all’interno delle [...] ad una spettacolarità più immediata e a un universo linguistico più moderno, e ottiene così di dargli un successo letto, è stato assegnato, nel 1979, il Compasso d’oro. Continua a ‘costruire’ idee con passione ed entusiasmo; la casa Sechi ( ...
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CANCELLERIA, REGNO DI SICILIA
TTheo Kölzer
Quello di 'cancelleria' è un termine convenzionale che definisce l'insieme di persone che in una corte reale si occupano della stesura dei documenti di un [...] interno degli affari traeva vantaggio da un notevole grado di continuità nel personale al di là dell'avvicendarsi dei sovrani. culturale generale e di quello linguistico in particolare. Il raffinamento linguistico, a partire dall'ultimo terzo ...
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GASPAROTTO, Luigi
Lucio D'Angelo
Nacque a Sacile (allora in provincia di Udine) il 31 maggio 1873 da Leopoldo, piccolo proprietario terriero (1844-1907), e da Clementina Ciotti. Il padre, che aveva [...] una coscienza nazionale", intesa "non come fatto etnico, linguistico o geografico e neppure come libertà capricciosa, ma come ristabilire nel Paese "l'ordine e la disciplina" di continuo turbati dagli scioperi, specie nei pubblici servizi, e dalle ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] XIII secolo
La rivalità tra i sostenitori del modello tradizionale della grammatica siriaca e gli ammiratori della linguistica araba continuò accanita nel XII e XIII secolo. Al primo partito apparteneva il grande studioso nestoriano dell'inizio del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] aggiunge al concetto di Stato sovrano un significato culturale, linguistico, di storia e tradizioni condivise, talora (ma non all’Inchiesta industriale (1870-74) – e l’Italia continuò ad avere una scuola di statistica di rilevanza internazionale.
Le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Forse il primo a poter essere definito come un letterato nel senso moderno del termine, [...] la vita. Si ritira allora ad Arquà, sui Colli Euganei, dove continua ad attendere fino all’ultimo alle proprie opere. Muore nella notte tra contraddizioni; il “giovane” volgare è un codice linguistico che non gode della tutela di “padri” autorevoli ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Arcadia
Yanis Pikoulas
Luigi Caliò
Dario Palermo
Arcadia
di Yanis Pikoulas
Regione (gr. 'Αρκαδία, lat. Arcadia) del Peloponneso priva di sbocchi sul mare [...] interna e meno produttiva del Peloponneso. Il rapporto sul piano linguistico tra Cipro e Arcadia si deve al fatto che il dialetto sec. a.C.
Recenti indagini hanno messo in luce una continuità d’uso del santuario a partire dal tardo periodo miceneo; ...
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CORSINI, Edoardo (Odoardo)
Ugo Baldini
Nacque da Pellegrino il 4 ott. 1702 a Fellicarolo di Fanano (Modena) e fu battezzato con il nome di Silvestro, mutato poi all'ammissione tra gli scolopi in Eduardus [...] nell'Ordine calasanziano, iniziando il noviziato a Firenze; qui continuò gli studi con un biennio dì lettere e lingue classiche e per il greco, inteso non in senso puramente linguistico ma ampiamente culturale, era indice d'una intera evoluzione ...
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continuativo
agg. [dal lat. tardo continuativus]. – Che vale a continuare; più com., che ha durata, che ha carattere di continuità: impiego, incarico c., rapporto di lavoro continuativo. In linguistica, verbo c., modo e insieme aspetto del...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...