Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] , non solo in diastratia (il ‘polo basso’ del continuum coincide, a Roma come in Toscana, con il dialetto; ➔ bilinguismo e diglossia), ma anche in diafasia, una risalita di tratti dialettali nella varietà locale di italiano, che è stata icasticamente ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] diversamente da tutto il resto d’Italia – di un continuum linguistico che, luogo per luogo, nella varietà geolinguistica della Se per la Toscana resta forte il legame col sottofondo dialettale, per motivi diversi è stato pur osservato che anche nel ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] quali durata e intensità). Ai poli di questo continuum si collocano, rispettivamente, il noto contorno (stereo Marazzini 1992), forme di italiano scritto modellate dal sostrato dialettale piemontese si riscontrano già nel XV secolo, quando iniziarono ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] più tardi nell’italiano comune; ma, da una parte, i dizionari dialettali non sono anteriori al XIX secolo e non sono storici (non più comuni. La variazione lessicale si configura come un continuum, senza confini netti e con differenze minime tra ...
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