Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] sottili analisi di Carlo Marx» e ne dava conto, unendovi un’osservazione interessante e acuta: « preparati alla contesa tra lavoro e capitale, in cui le parti, lottando De Marco sosteneva che le cause del conflitto sociale erano inoltre legate al ...
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FASIANI, Mauro
Domenico Da Empoli
Nacque a Torino il 17 febbr. 1900 da Annibale e Battistina Randone.
La famiglia era originaria di Garessio (Cuneo), dove aveva dimorato per diverse generazioni, ed [...] 333-345) e Di alcuni effetti dell'estinzione del debito pubblico mediante un'imposta sul capitale (in Riforma sociale, XXXVI [1929], 40, pp generale, il F. sostiene si debba tener conto simultaneamente agli effetti dell'imposizione, non essendo più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusnaturalismo
Roberto Lambertini
Secondo Guido Fassò (Giusnaturalismo, in Dizionario di politica, diretto da N. Bobbio, N. Matteucci, G. Pasquino, 1983, ad vocem),
il giusnaturalismo è la dottrina [...] del debito da parte dei governi comunali, di emissione di titoli di credito che davano diritto a una somma percentuale annua (mentre il capitale e Monti del Comune, in I beni di questo mondo, 2010, pp. 231-49). Non mette conto qui ricostruire le ...
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LANCIA, Vincenzo
Franco Amatori
Nacque il 24 ag. 1881 a Fobello in alta Valsesia, terzo figlio di Giuseppe e Marianna Orgiazzi, originari della zona.
Giuseppe aveva accumulato una considerevole fortuna [...] in nome collettivo Lancia e c. con un capitale di 100.000 lire suddiviso in parti uguali mercato la Lancia negli anni del dopoguerra. Venne montato sulla Kappa fra il 1908 e il 1922, si contarono undici modelli di autovetture e cinque di autocarri ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] dello Stato a seguito della diffusione delle idee delconte di Shaftesbury, Edmund Burke, Jean-Jacques Rousseau, di Giuseppe Mazzini di una via collaborativa fra lavoro e capitale da realizzarsi attraverso il mutualismo e la cooperazione, primo ...
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CONTARINI, Tommaso
Renzo Derosas
Da non confondere coi coetaneo Tommaso di Nicolò, sopracomito condannato in contumacia con altri due colleghi nel 1500 per non aver soccorso una galera attaccata dai [...] mulini nel Vicentino, ed un capitale di 2.000 ducati investito nei dazi dei pistori e del vino che rendevano complessivamente 265 ducati realtà, il C. ebbe subito modo di rendersi conto. Alla sua insistenza sul reciproco interesse a ristabilire la ...
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FALCK, Enrico
Mario Fumagalli
Unico figlio di Georges Henri e di Barbara Noblat, nacque nel dicembre (forse il 13) 1828 a Cernay, presso Mulhouse (Francia), accolto nella Chiesa riformata locale - cui [...] ghisa fatta venire dalla Toscana e rifornire il mercato della capitale piemontese. Le prime concrete realizzazioni le farà però nel puddler delle reti ferroviarie.
La nuova iniziativa del F. doveva tenere conto di questi vincoli, e venne infatti ...
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CINI, Bartolomeo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese il 18 marzo 1809 da Giovanni e, da Anna Rosa Cartoli. Iniziò privatamente i suoi studi sotto la guida dell'abate Piermei, rivelando [...] stabilire una moneta di conto fondata sul franco o 53 e il '56, mostrano la partecipazione crescente del banchiere livornese agli affari della società, per la quello europeo, un maggiore impiego di capitale e un rapido sviluppo tecnologico.
Negli ...
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BELLONI, Girolamo
Alberto Caracciolo
Il B. fu personaggio eminente in una famiglia di mercanti e banchieri, che attraverso il Settecento acquistò ricchezze e prestigio in varie regioni d'Italia e in [...] ebbe infatti un rapido crescere degli affari del banco, ai quali dal 1721 partecipava con suoi capitali in "società di negozio" anche il , e dove si danno giudizi a proposito di "moneta di conto" o "immaginaria".
La fama che raggiunse il B. come ...
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FABBRONI, Adamo
Renato Pasta
Nacque il 6 dic. 1748 a Firenze, primogenito di Orazio di Mattia e di Rosalinda di Adamo Werner di Heidelberg. Ricevuti i primi rudimenti d'istruzione nella cerchia familiare, [...] Corsica, dove intraprese la carriera delle armi agli ordini delconte Louis-Charles René de Marbeuf, luogotenente generale delle da imposta doveva invece restare tanto il capitale che l'"industria" del coltivatore: "la sola attitudine a produrre ...
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conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica elementare, le operazioni; fare il c.,...
capitalismo compassionevole
loc. s.le m. Concezione capitalistica dell’economia che si propone di contemperare esigenze competitive e coesione sociale. ◆ Dopo essersi dichiarato «preoccupatissimo dalla disinvoltura con cui si parla di guerra...