CHIARENTI
Michele Luzzati
Famiglia di mercanti e banchieri pistoiesi originaria di Montemagno e inurbatasi all'inizio del secolo XIII. I C. incominciarono la loro attività come cambiatori, dapprima [...] la morte del sovrano, nel 1285, i C., per conto dei suoi eredi, appaiono essere collettori delle somme che gli fu Fino, già socio dei Gallerani, diritti su parte di un deposito effettuato alcuni anni prima dai Chiarenti presso i Pulci e i Gallerani ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Carlo Antonio Broggia
Rosario Patalano
Il dibattito sulla «storia, la natura, la riforma delle monete, il più importante in campo politico ed economico» (Venturi 1998, p. 443) dell’età illuministica [...] con Fontanesi e scrisse memorie e rapporti per conto di committenti austriaci e piemontesi allo scopo di fornire vita robusto e vigoroso. Sangue è il danaro, cuore è il deposito: se in questo cuore il danaro si trattiene ozioso, languisce lo ...
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CAPPELLO (Capello), Antonio
Ugo Tucci
Del ramo di S. Maria Materdomini della nobile casata che era distinto con l'appellativo di "Cappello dal Banco", attribuito già a suo padre Leonardo del fu Pancrazio, [...] operazioni attive non si fondavano su capitali propri bensì sui depositi, l'attività dei banchieri veneziani "era un mezzo che loro con vari acquisti. Per anni aveva provocato liti coi conti di Collalto e con altri proprietari e vicini. Presso gli ...
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EREDE, Michele
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 21 ag. 1806, primogenito di Pietro e di Maria Vassallo, fu avviato agli studi classici, ma la morte del padre, negoziante di modeste fortune, lo costrinse [...] ", dotata di bastimenti propri e in grado di importare merci a basso costo per rivitalizzare il commercio di deposito; e sperava di poter contare sull'appoggio e sull'esempio di qualche alto personaggio, magari il re stesso o un membro della famiglia ...
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BUONINSEGNA di Angiolino (Segna, Boninsegna Angiolini Malchiavelli, Buoninsegna Machiavelli)
Michele Luzzati
Mercante e uomo politico fiorentino, nacque intorno al 1250; per ricchezza e influenza politica [...] . fosse ancora maggiore: il patrimonio liquido che aveva in deposito presso la società alla data del 1º luglio 1310, gli fu pagato per l'ultima volta nel 1336;nel 1341 aveva ancora un conto presso la compagnia. Infine una "Vanna f.q. Toni [sic, per ...
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GOZZADINI, Bonifacio
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco dopo il 1340 da Gabione di Gozzadino, pronipote di Benno (podestà di Milano) e da Margherita di Nanne Sabatini.
I suoi ascendenti, cavalieri [...] , quando la situazione sembrava del tutto favorevole, acquisì in deposito dal notaio bolognese Giovanni Monterenzoli 4454 ducati.
Il 14 sett pegno il Polesine. Nelle lunghe trattative aveva agito per conto di Bologna il G. che poneva a frutto in tal ...
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DELLE BRACHE
Michele Luzzati
Famiglia di mercanti pisani affermatasi in modo particolare nel secolo XIV.
Ildebrando "de Brachis" fu tra i consiglieri del Comune di Pisa chiamati ad approvare gli accordi [...] da vicino, a partire dal 1326 e fino al 1348, anno della morte, grazie ad alcuni libri di conto che ci sono pervenuti per il deposito delle carte di famiglia presso l'Archivio dell'Opera del duomo di Pisa, erede dell'ultimo discendente di Biagio ...
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PACELLI, Ernesto
Maurizio Pegrari
PACELLI, Ernesto. – Nacque a Civitavecchia il 31 agosto 1859, primo di sei figli, da Pietro, amministratore delle dogane pontificie (poi dimessosi in segno di rifiuto [...] il pontefice di mettere a disposizione sotto forma di deposito al 5%, rinnovabile ogni triennio, la non trascurabile . Sede decise di intervenire con i titoli gestiti da Pacelli per conto del Vaticano (425.000 azioni), costati 42 milioni e mezzo ( ...
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COSSU, Giuseppe
Lucia Scaraffia
Nacque a Cagliari il 13 ott. 1739 da Giovan Battista, medico sassarese, e da Anna Fulgheri, cagliaritana. Si laureò in legge nell'università di Cagliari proprio negli [...] lavoro). Il grano così prodotto avrebbe costituito un deposito di base e di garanzia.
In secondo luogo C., in Ichnusa, X (1959), 1, pp. 3 ss.; F. Venturi, Il conte Bogino, il dottor C. e i Monti frumentari. Episodio di storia sardo-piemontese dei sec. ...
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GOZZADINI, Tommaso
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco prima del 1390 da Nanne di Gabione e da Giovanna Negrisoli. Fu uno degli ultimi dei loro numerosi figli e con la madre e i fratelli più giovani [...] dell'Avere e così tra salario e provvigioni poté contare su un introito di 40 lire al mese, più 21, 29; 219, reg. IV, Repertorio, passim; 405, Bilanci; 448, f. Deposito del dazio del sale; Ibid., Biblioteca universitaria, Mss., 2012, b. VIII, f. 6 ...
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deposito
depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito e riconsegnato a un’eventuale richiesta...
conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica elementare, le operazioni; fare il c.,...