CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] , si lega al culto delle reliquie, ponendosi come luogo dideposito delle stesse (all'epoca per lo più corpi santi o all'età paleocristiana diventava quasi d'obbligo, ma quello che più conta è che il modello della Roma antica era, ancora una volta ...
Leggi Tutto
Arte e società
Enrico Castelnuovo
Ilaria Bignamini
Introduzione
I rapporti tra arte e società mutano nel tempo e nello spazio; in particolare varia il significato del primo termine, quello di arte, [...] della società a lui contemporanea sono falliti perché si è abusato di omologie riduttive e si è tenuto troppo poco contodi una quantità di fattori particolari, di mediazioni, di funzioni attribuite all'opera.Attualmente la storia dell'arte - come l ...
Leggi Tutto
UNGHERIA
I. Gedai
(Hungaria, Magerország nei docc. medievali; ungherese Magyarország)
Stato dell'Europa centrale, confinante con la Slovacchia a N, l'Ucraina a N-E, la Romania a E, la Iugoslavia e la [...] che non ha tenuto conto dell'importanza degli aspetti legati alle caratteristiche di quelle società né delle che favorì soprattutto Buda e Pest, dal cui diritto dideposito obbligatorio vennero esentate nel 1365 le città della Transilvania. ...
Leggi Tutto
GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] scalzi, contribuì in larga misura il nuovo viceré, il contedi Peñaranda Gaspar de Bracamonte, che diede così seguito a per la chiesa dello Spirito Santo, oggi in deposito da Brera al seminario di Venegono; l'Annunciazione per S. Daniele, irreperibile ...
Leggi Tutto
Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] dideposito dei loro tesori per i re vicini (Prinz, 1980). Queste a. dunque, costituendosi come comunità di vita e di lavoro elevazione, probabilmente in legno. Nell'a. si contavano inoltre trenta altari, dei quali ventisette complessivamente nelle ...
Leggi Tutto
FOGGINI, Giovanni Battista
Morena Costantini
Figlio di Agnolo e Isabella Sercetti, nacque a Firenze il 25 apr. 1652 (Baldinucci [1725-1730], 1975, p. 373; Lankheit, 1962, p. 268). Secondo la biografia [...] il 1688 realizzò, su incarico di Cosimo III, un altare per il depositodi S. Ranieri nel duomo di Pisa, completato intorno al 1690 di ristrutturazione radicale in alcune chiese per contodi congregazioni religiose, tra cui quella delle francescane di ...
Leggi Tutto
Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Albani (a SE), che si sovrappongono e alternano a depositi alluvionali e quasi arrivano a congiungersi nel sito della città, aperto nel 1670 per opera del conte G. d’Alibert soprattutto per l’intervento di Cristina di Svezia; nato in legno e più ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] nella raffinazione di petrolio (in prossimità del porto di Rotterdam vi è, tra l’altro, il più imponente depositodi idrocarburi d’ per la storia nazionale. La prima parte è dedicata al conte Floris V (1266-96), assassinato dalla nobiltà ribelle, ...
Leggi Tutto
Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] storica non tiene però conto degli ingenti flussi di pendolari che, per motivi di lavoro o di studio, quotidianamente si ’azione di erosione/deposito che porta alla formazione di quelle che sono chiamate velme, vere e proprie isole di fango sommerse ...
Leggi Tutto
Struttura architettonica fissa, parte integrante dei fabbricati a vari piani, costituita da una serie di gradini (nei quali l’altezza è detta alzata e la profondità pedata) disposti secondo un piano inclinato, [...] plastica ecc.). Al fine di rendere agevole l’uso della scala è necessario tenere conto del fatto, suggerito dall’ delle sue immersioni. Anche, diagramma che dà la capacità di un deposito per liquidi (nafta, acqua ecc.) in funzione dell’altezza ...
Leggi Tutto
deposito
depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito e riconsegnato a un’eventuale richiesta...
conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica elementare, le operazioni; fare il c.,...