GRANO, Gaetano
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Messina, da un Giovanni "fra gli agi di bene acquistata fortuna" (Scarcella, p. 8). La data è controversa: nella maggior parte le fonti (che [...] posto di rilievo nella sua produzione letteraria occupa poi l'epigrafia, genere in quel tempo tenuto in gran conto: ricca di codici preziosi, ma disordinati e in parte scomparsi), che consegnò manoscritto a D. Scinà, il quale lo depositò nella ...
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DEL BENE, Francesco
Sandra Marsini
Figlio di Bene di Bencivenni e di monna Cara Bardi, nacque probabilmente intorno all'ultimo quarto del sec. XIII, ignoriamo se a Firenze, dove la famiglia risiedeva [...] p. 148; A. Sapori, Per la storia dei prezzi a Pistoia. Il quaderno dei contidi un capitano di custodia nel 1339, in Bull. stor. pistoiese, XXIX (1926), p. 96; Id., Una compagnia di Calimala ai primi del Trecento, Firenze 1932, pp. 23, 25-28, 30, 37 ...
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ELISABETTA TERESA di Lorena, regina di Sardegna
Claudio Rosso
Nacque a Lunéville il 15 ott. 1711, figlia di Leopoldo, duca di Lorena e di Bar, e di Elisabetta Carlotta d'Orléans. L'infanzia e la giovinezza [...] corte di Torino. Contavano non tanto la persona della principessa o la dinastia lorenese, ormai di fatto particolare n. 17, Atti dell'esposizione e deposito del cadavere della fu S. R. M. di Teresa Elisabetta di Lorena, e n. 18, Oraison funèbre de ...
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FANCIULLACCI, Bruno (Massimo)
Simone Neri Serneri
Nacque a Pieve a Nievole (Pistoia) il 13 nov. 1919 da Raffaello, artigiano, e Rosa Michelini, quarto di sei figli. Nel 1932 il padre, rimasto senza lavoro [...] altri fecero esplodere degli ordigni nei pressi del deposito tranviario di viale dei Mille, sabotando efficacemente l'uscita "Villa Triste" di via Bolognese e sottoposto ad immediato interrogatorio, si rese probabilmente conto dell'avvenuta delazione ...
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BON, Alessandro
Angelo Ventura
Nato a Venezia il 21 dic. 1514 da Marino di Michele e da Virginia Fasolo, apparteneva al ramo dei Bon "dalle Fornase" (Fornaci) di recente nobiltà, poiché erano stati [...] a suo rischio, imponendo ai proprietari un depositodi tre ducati per campo, che egli avrebbe lui stesso - che il B. asseriva di aver ricevuto; ma ad ogni buon conto gli ordinarono di presentarsi all'appuntamento col preteso informatore, prima ...
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CAOTORTA, Gian Battista
Giustiniana Colasanti Migliardi O'Riordan
Apparteneva a quel ramo della nobile famiglia veneziana, detto di S. Maria dell'Orto, il cui stemma si era differenziato da quello iniziale [...] che questa nomina si dovette ad un "privilegio del deposito", e cioè ad un versamento di carattere cauzionale da lui fatto all'erario; ciò si spiega tenendo conto del periodo particolarmente critico che Venezia stava attraversando: la triennale ...
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deposito
depòṡito s. m. [dal lat. deposĭtum, part. pass. neutro sostantivato di deponĕre «deporre»]. – 1. a. Atto con cui si depone un oggetto in un luogo o lo si affida a una persona, perché venga custodito e riconsegnato a un’eventuale richiesta...
conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica elementare, le operazioni; fare il c.,...