Sassofonista statunitense (Chicago 1927 - New York 2020). Dal fondamentale incontro, a metà degli anni Quaranta, con L. Tristano, del quale assorbì l'estetica e i nodi teorici, nacque il suo stile caratterizzato [...] da una sonorità contenuta e priva di vibrato, da una concezione sovente contrappuntistica e politonale, dalla tendenza all'astrazione. Notevoli le sue ripetute collaborazioni col sassofonista Warne Marsh (anche lui discepolo di Tristano), con G. ...
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In musica, composizione strumentale analoga alla toccata, affermatasi agli inizi del 16° sec., con carattere d’improvvisazione, destinata a un solo strumento e scritta al fine di ‘ricercare’ e sperimentare [...] e le sonorità dello strumento stesso.
Anche composizione strumentale polifonica scritta con l’intento di elaborare in maniera contrappuntistica un determinato tema musicale. Dopo i primi esempi dovuti, tra gli altri, ad A. e G. Gabrieli, e ...
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MONN, Georg Matthias
Compositore, nato nella Bassa Austria nel 1717 (luogo e data sono ignoti), morto a Vienna il 3 ottobre 1750. Fu organista di S. Carlo a Vienna, e compose musica strumentale che per [...] stile e forma rappresenta, insieme con quella di J. Stamitz, una chiara transizione dell'arte contrappuntistica a quella cosiddetta "viennese".
Del M. si conoscono sinfonie, sonate a tre, concerti, musiche per quartetto d'archi (fughe). Ediz. moderne ...
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Sassofonista afroamericano (Columbus, Ohio, 1936 - Bloomington, Indiana, 1977). Cieco dalla nascita, K. spicca nel jazz moderno per il suo spettacolare polistrumentismo: padroneggiava l'intera famiglia [...] Divenne famoso per la capacità di suonarne due o tre contemporaneamente, con una vocazione non plateale ma polifonica e contrappuntistica, un gran talento timbrico e rumoristico e un vivace eclettismo nel mescolare il jazz classico al moderno e, nei ...
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Compositore, nato a Roma nel 1720, morto ivi nel 1803. La sua musica merita attento esame, più che per pregi, per la persistente aderenza alle forme già nell'epoca palestriniana giunte a massima concretezza [...] a voci sole e di genere sacro, producendo una serie di Messe, sequenze, Magnificat, ecc., che per sintassi contrappuntistica e trattamento di voci non si distaccano dai modelli aurei, mentre si rivelano discendenti dal polifonismo vocale barocco del ...
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Tipo di scrittura musicale che prevede l’insieme simultaneo di più voci (umane e/o strumentali) su diverse altezze sonore, che procedono in direzioni parallele o opposte per intonare inni, preghiere, canzoni, [...] scuola fiamminga e raggiungerà il suo più alto vertice espressivo in Italia nel 16° sec. con l’affermazione dell’arte contrappuntistica e il perfezionamento della scrittura a più voci rappresentate da P. da Palestrina e da G. Gabrieli; è soprattutto ...
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Musicista (Chambonnières 1602 - Parigi 1672 circa). Discendente da famiglia di organisti. Dal 1643 fu primo clavicembalista di camera del re. È considerato l'iniziatore della scuola francese del clavicembalo, [...] impartito direttamente o indirettamente a tutti i clavicembalisti della Francia secentesca. La sua arte si distingue per eleganza ed efficacia d'espressione, in una semplice quanto abile scrittura contrappuntistica (1er livre de clavessin, 1670). ...
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L’arte di combinare più melodie contemporaneamente, nata nel Medioevo con la pratica polifonica, dalla sovrapposizione nota contro nota (punctum contra punctum) di una seconda linea melodica, detta discanto, [...] in rapporto alla tonalità e all’armonia: l’opera di J.S. Bach rappresenta il vertice di una ricchissima elaborazione contrappuntistica inserita in un piano armonico-tonale. Influenze innegabili il c. ha esercitato anche su W.A. Mozart (Jupiter), J ...
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Musicista (Oldesloe 1637 - Lubecca 1707). Studiò con Iohann B., suo padre. Nel 1657 era organista a Helsingborg, nel 1660 a Helsingör, indi a Lubecca, dove nel 1673 istituì i Musik-Abende (concerti delle [...] viola da gamba e basso, op. 1 e 2, pubbl. 1696), oltre a numerose cantate, arie, oratorî. L'elaborazione contrappuntistica, la fantasia, l'accento soggettivo, quasi romantico, delle sue opere ci spiegano l'ammirazione che il mondo musicale del tempo ...
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Musicista italiano (Cuneo 1892 - Nervi 1965). Studiò a Torino e al liceo musicale di Bologna. Fu insegnante di armonia e contrappunto a Torino, Parma, Milano. Compose molta musica teatrale, sinfonica e [...] altre pagine dello stesso periodo, anch'esse distinguibili (come le sopracitate) per l'audace ma sapiente scrittura contrappuntistica e orchestrale, e per una estrema, oltremodo raffinata, ricerca di espressioni mistiche. Fra i suoi principali lavori ...
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contrappuntistico
contrappuntìstico agg. [der. di contrappunto] (pl. m. -ci). – Che riguarda il contrappunto: problemi c.; stile c.; anche nel sign. che contrappunto ha nella critica letteraria: pagina ricca di effetti contrappuntistici.
ricercare1
ricercare1 s. m. [uso sostantivato del v. seguente]. – In musica, termine usato con due distinti sign.: 1. Composizione strumentale (detta anche ricercata), analoga alla toccata, affermatasi agli inizî del sec. 16°, con carattere...