Pedagogia
Il termine d. ha due fondamentali accezioni: una indica l’oggetto dell’apprendere e dell’insegnare, la materia dell’insegnamento, e in questo senso, nel Medioevo, fu usato il termine arte; l’altra [...] J. Rousseau Émile (1762) si giunge a disconoscere completamente l’autorità del maestro, concependo unica e vera d. quella che l’educando si dà con o senza preavviso. Il contrattocollettivonazionale di lavoro prevede anche la possibilità di applicare ...
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Conoscitore profondo di una qualche disciplina, che egli possiede integralmente e che può insegnare agli altri nella maniera più proficua. In particolare, titolo dato a chi, in seguito all’acquisizione [...] J.H. Pestalozzi, il quale, per l’istituzione (1805) del seminario di Yverdon per i m. e per l’attività rivolta legisl. 297/94. Il rapporto di lavoro, invece, è disciplinato dal vigente contrattocollettivonazionale di lavoro e dal d.l. 137/2008, in ...
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Contratti di riallineamento, contratti d’area e patti territoriali
Contratti di riallineamento. - Disciplinati dall’art. 23 della l. 196/1997, i contratti di riallineamento rispondono a una duplice funzione: [...] locali aderenti alle organizzazioni nazionali stipulanti il contrattocollettivonazionale di lavoro di riferimento, con i dell’industria, dell’agroindustria, dei servizi e del turismo, attraverso condizioni di massima flessibilità amministrativa e ...
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In economia, cooperazione significa propriamente ogni azione svolta in comune per raggiungere il fine economico propostosi dai consociati. Accettata tale definizione, si presenta il problema della distinzione [...] soci e anche ai non soci. Alla fine del 1928 se ne annoverano 615 con 500.000 contratticollettivi di lavoro stipulati dalle associazioni sindacali per le imprese similari della stessa categoria; 2. adesione delle cooperative a federazioni nazionali ...
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Il nome italiano deriva, attraverso il latino charta, dal greco χάρτης "foglio", che forse è a sua volta di origine egiziana e denotava il foglio da scrivere che gli Egizî preparavano dal papiro. Questa [...] valevoli per ogni caso e tipo di rapporto di lavoro, a una specie, insomma, di contrattocollettivonazionale, generale. Quest'idea fu però da Mussolini ampliata notevolmente, sì che la Carta dellavoro, tracciata secondo le direttive da lui date e ...
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Il credito è uno strumento di circolazione il quale interviene a permettere quelle forme di scambio le quali non sarebbero possibili in regime monetario per l'insufficienza della moneta, o a limitare il [...] credito, senza che sia necessario, perché il contratto si possa ritenere perfetto, che la somma altro, fu sostituita l'ipoteca collettiva nel senso che gl'istituti di nazionaledellavoro. Vi sono poi gl'istituti in liquidazione della Banca nazionale ...
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Il movimento sindacale nel contesto internazionale. Il sindacalismo europeo. I sindacati italiani. Bibliografia
L’esperienza associativa del movimento sindacale, che ha rappresentato gli interessi materiali, [...] imprese, che sfuggono all’intervento legislativo del singolo Stato. Il contrattocollettivonazionale di categoria appare indebolito dalla mobilità occupazionale nell’Unione Europea e dalla competizione dei mercati dellavoro a scala globale, in un ...
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Storia operaia di Porto Marghera
Cesco Chinello
«Industrializzare Venezia significa per essi [i socialisti] iniziare una nuova epoca. Più forze di produzione il capitalismo evoca, più forze di ribellione [...] una storia del movimento operaio, Torino 1980, p. 182.
72. Riunioni di categorie e regionali, «Notiziario dell’Associazione Industriali della Provincia di Venezia», 31 gennaio 1950.
73. Assochimici, Contrattocollettivonazionale di lavoro per gli ...
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Il Protocollo d’intesa e la sentenza sull’art. 19 st. lav.
Mariella Magnani
Nel quadro delle nostre relazioni industriali è recentemente intervenuto il Protocollo d’intesa del 31.5.2013 tra Confindustria [...] d’intesa. In base al Protocollo, la misurazione della rappresentatività avviene nell’ambito di applicazione delcontrattocollettivonazionale di lavoro. Dunque, come è stato giustamente rilevato35, l’ambito di applicazione è invocato a monte per ...
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Alberto Lepore
Abstract
Con il termine “esternalizzazioni” si definisce la tecnica di gestione imprenditoriale di acquisizione dei fattori produttivi da una fonte esterna. Le esternalizzazioni hanno [...] nell'appalto a seguito di subentro di un nuovo appaltatore, in forza di legge, di contrattocollettivonazionale di lavoro, o di clausola delcontratto d'appalto, non costituisce trasferimento d'azienda o di parte dell’azienda (art. 29, co ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
contratto2
contratto2 s. m. [dal lat. contractus -us, der. di contrahĕre «contrarre»; nel sign. 5, attrav. l’ingl. contract]. – 1. In generale, regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante dall’accordo di coloro che lo stipulano;...