Nacque da una famiglia di mercanti lucchesi intorno al 1240. Secondo un'affermazione di Guglielmo di Tocco fatta nel corso del processo di canonizzazione di s. Tommaso d'Aquino, il F. nel 1318 aveva ottantadue [...] spese connesse con l'ufficio, il F. aveva contratto a Lucca un prestito di 250 fiorini coi fratelli Sbarra, che l'11 ag dipendono "a papa per Christum"; in questa visione anche la donazionedi Costantino non fu un dono sovrano dell'imperatore, ma una ...
Leggi Tutto
CASOLA (de Casolis), Pietro
Stefania Rossi Minutelli
Nacque presumibilmente nel 1427 da un'antica famiglia milanese. Abbracciata la carriera ecclesiastica a poco più di vent'anni, nel 1452 fu eletto [...] rinnovo del contratto daffitto, relativo ad un terreno della pieve di Arcisate pertinente all donazione da lui fatta all'"Officio della Pietà dei poveri di Cristo", divenuto poi il Pio albergo Trivulzio. Il 13 ottobre dello stesso anno il C. dotò di ...
Leggi Tutto
Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] diverse da quelle che avrebbero occupato l’Italia nel secolo successivo. Di là dalla brillante impresa critica condotta con la dimostrazione della falsità della donazionedi Costantino, Lorenzo Valla finì per porre al centro della propria riflessione ...
Leggi Tutto
Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] senza appello gli Actus Sylvestri: «Che [Costantino] abbia contratto la lebbra, come comunemente si dice, e se contro quelli che danno un peso tale all’editto della Donazionedi Costantino da temere stupidamente che, smentito quello, crolli l’intera ...
Leggi Tutto
GREGORIO da Catino
Umberto Longo
Nacque in Sabina intorno al 1060 da nobili genitori, Dono e Tederanda, nel castello di famiglia a Catino (oggi Poggio Catino, in Sabina). La storia di G. non può essere [...] sono raccolti documenti attestanti le donazioni e le vendite fatte al monastero, nel Liber largitorius sono contenuti documenti relativi a beni concessi dall'abbazia ai coloni, in enfiteusi o sotto altre forme dicontratto, e sono riportati i periodi ...
Leggi Tutto
AMBROGIO
Margherita Giuliana Bertolini
Successo sulla cattedra di Bergamo ad Alcherio, la cui ultima testimonianza è del 22 giugno 1022, è documentato come vescovo di questa città, secondo di tal nome, [...] . Cercò così forse di restaurare la vita di questi religiosi che, come si deduce da una donazione loro fatta da un pervenuti sono infatti un contratto d'enfiteusi, l'unico del suo vescovato, del 27 gennaio 1056 ed una compera di beni del giugno 1057. ...
Leggi Tutto
GIUNTA di Bevignate (Bevignati, da Bevagna)
Mario Sensi
Frate minore, nacque intorno alla metà del XIII secolo. Il suo nome è legato a s. Margherita da Cortona, della quale fu confessore e biografo. [...] marzo da Opizzone da Pontremoli, notaio del convento di S. Croce di Firenze (cfr. Cenci, 1982, p. 393). Il 23 dicembre è ricordato come guardiano del convento di Cortona in occasione di una donazione compiuta da un certo Checco in favore del convento ...
Leggi Tutto
LEODOINO
Irene Scaravelli
Di probabile stirpe longobarda, succedette come vescovo di Modena a Valperto, di cui si ha notizia fino all'869. La prima attestazione certa dell'elevazione di L. alla cattedra [...] modenese del territorio pubblico di Cittanova.
Il contratto riguardava l'oratorio di S. Desiderio e alcune di donare numerose sue proprietà terriere al monastero di S. Sisto di Piacenza, L. fu chiamato a Roma per consentire la donazione della corte di ...
Leggi Tutto
donazione
donazióne s. f. [dal lat. donatio -onis, der. di donare «fare dono»]. – Atto, o più esattamente, sotto l’aspetto giuridico, contratto mediante il quale una persona (donante) dispone a favore di un’altra (donatario), a titolo di liberalità,...
launegildo
(ant. launechildo) s. m. [dal lat. mediev. launegild, voce di origine germanica, propr. «denaro a titolo di compenso»; cfr. ted. Lohn «compenso» e Geld «denaro»]. – Nel diritto longobardo, oggetto che, in caso di una donazione,...