CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] stati suggeriti, con Foscolo e con Leopardi, forniscono la misura della totale estroversione cui sembra condannata la cultura controriformistica del C. (cfr. F. Flora, Storia della letteratura italiana, III, Milano 1969, pp. 336 ss.). Il quale, sarà ...
Leggi Tutto
PETRINI, Antonio
Lucia Longo Endres
PETRINI (Pedrini), Antonio. – Nacque a Lasino nella pieve di Calavino (nei pressi di Trento) nel 1620 o nel 1621.
L’ipotesi di una provenienza trentina dell’artista [...] barocche della nuova corrente stilistica formatasi dopo la guerra dei Trent’anni per l’ortodossa applicazione dei principi controriformistici. Al servizio di Johann Philipp von Schönborn (1605-1673), principe vescovo di Würzburg dal 1642 e principe ...
Leggi Tutto
MAINARDI, Andrea, detto il Chiaveghino
Anna Chiara Fontana
Nacque da Sepolcro (sconosciuto il nome della madre) a Cremona intorno al 1550, forse nella parrocchia dei Ss. Siro e Sepolcro (Cavalcabò, [...] tipologia del leone dai tratti antropomorfi, scherzoso autoritratto, che spesso compare nei suoi quadri) di intricati programmi controriformistici.
Nell'Assunzione della Vergine e nella Madonna in gloria con le ss. Margherita e Marta (1586: Pandino ...
Leggi Tutto
FASOLO, Giovanni Battista
Roberto Grisley
Nato ad Asti intorno al 1600, fu minore conventuale; nulla sappiamo della sua formazione musicale se non che si dedicò alla musica di ispirazione sacra e morale. [...] sulla pratica esecutiva prevalente nelle piccole parrocchie e nei monasteri, più liberi nei confronti dei dettami controriformistici sull'impiego della musica nella liturgia. In particolare si ipotizza che, in zone periferiche della Chiesa ...
Leggi Tutto
CAMBI, Alfonso
Claudio Mutini
Nacque a Napoliil 3 marzo 1535 dal fiorentino Tommaso, che risiedeva per ragioni commerciali a Napoli.
Il C. apprese i primi rudimenti letterari dal padre, distinguendosi [...] una funzione di qualche rilievo nella Napoli del Tansillo e dell'Ammirato, in un ambiente, cioè, che volge verso schemi controriformistici l'eredità letteraria del primo Cinquecento.
Fonti e Bibl.: A. Caro, Lettere familiari, a cura di A. Greco, II ...
Leggi Tutto
GIROLAMI, Raffaele Cosimo
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 10 sett. 1670 da Pietro, nobile fiorentino, di famiglia molto antica ma fortemente indebolita da confische che l'avevano colpita nella [...] , pur ammettendone in via di principio la legittimità. Nella sua visione, ancora per molti versi legata a schemi controriformistici, la povertà diffusa non era una conseguenza dell'eccessivo numero di festività, ma era semmai da mettere in relazione ...
Leggi Tutto
Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] rientra pur sempre in una sorta di fase di resistenza d'una Roma ancora attaccata al Rinascimento, ancora restia all'incupimento controriformistico. E di questa Roma fa parte lo stesso P. se è vero che abbia un minimo vagheggiato un Bembo quale suo ...
Leggi Tutto
MANFREDI, Girolamo
Vincenzo Lavenia
Appartenente, secondo quanto scrisse nel frontespizio di due opere a stampa, a una nobile casata di origine ferrarese, nacque a Bologna intorno al 1526, forse da [...] e uomo di Chiesa e inaugurando così, insieme con Giovanni Gerolamo Albani e con Fabio Albergati, la serie dei trattati controriformistici sul tema. L'opera fu inclusa nel Tractatus universi iuris (XIII, 2, cit.).
Il 4 febbr. 1567 Pio V nominò ...
Leggi Tutto
CRISTINA di Lorena, granduchessa di Toscana
Luisa Bertoni
Figlia di Carlo III duca di Lorena e di Claudia di Francia, nacque nell'anno 1565 a Bar-le-Duc (nel dipartimento della Mosa) e venne battezzata [...] godere i benefici di una popolarità giuntale di riflesso; di temperamento mediocre in cui avevano ben attecchito spiriti controriformistici, C. si dedicò soprattutto alla fondazione di monasteri e conventi, quali ad esempio il monastero della Pace a ...
Leggi Tutto
GARZADORI (Garzadoro), Coriolano
Stefano Tabacchi
Nacque a Vicenza nel 1543, quarto dei cinque figli di Ottaviano e di Maddalena Scrofa. Apparteneva a un'antica famiglia del patriziato vicentino (insignita [...] di Ingolstadt e aveva già dato prova di una religiosità austera e di una completa adesione agli ideali controriformistici.
Nelle intenzioni di Clemente VIII, la nomina del coadiutore doveva consentire di introdurre a Colonia le normative tridentine ...
Leggi Tutto
controriformistico
controriformìstico agg. [der. di controriforma] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla Controriforma, e in partic. ai suoi aspetti negativi (l’opera c. della Chiesa cattolica), o a una controriforma (nel sign. estens.); oppressione...
controriformatore
s. m. e agg. Chi o che pensa e agisce con spirito controriformistico e conservatore. ◆ [Richard] Popkin racconta la storia della crisi scettica che si sviluppò durante il tardo Rinascimento, i tentativi di superarla consumatisi...