MASSARI, Giuseppe
Mario Menghini
Uomo politico e scrittore, nato a Taranto l'11 agosto 1821, morto a Roma il 13 marzo 1884. Terminati gli studî letterarî e filosofici nel seminario di Avellino, fu mandato, [...] napoletano; e nonostante fosse stato assente durante i torbidi del 15 maggio, fu condannato più tardi (1853) a morte in contumacia, come uno dei capi del moto popolare. Andò a Napoli e fu presente il 30 giugno all'inaugurazione del parlamento ...
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Uomo politico (Loreto Aprutino 1888 - Roma 1969), prof. di economia e politica agraria nell'univ. di Roma (dal 1927). Più volte decorato al valor militare, deputato fascista (1921), dopo la marcia su Roma [...] 1943). Membro del Gran Consiglio del fascismo, il 25 luglio 1943 votò contro Mussolini, onde fu condannato a morte in contumacia dal tribunale fascista di Verona (genn. 1944), arrestato sotto il governo Bonomi, fu condannato a 30 anni per "atti ...
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Generale (Monléon-Magnoac, Alti Pirenei, 1876 - Parigi 1971). Prese parte alla prima guerra mondiale e poi (1924) alla guerra in Marocco contro ῾Abd el-Krīm; nel 1936 divenne residente generale del Marocco. [...] degli Alleati sulle coste del Marocco. All'arrivo del gen. De Gaulle nell'Africa settentrionale, rassegnò le dimissioni (1943) per ritirarsi in Portogallo. L'Alta Corte di giustizia lo condannò (1947) in contumacia a venti anni di lavori forzati. ...
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Nell’esperienza giuridica romana, il processo di età imperiale, che si affiancò inizialmente a quello repubblicano, sancito nell’ordo della legge Giulia del 17 a.C., e finì quindi per soppiantarlo del [...] ), con il quale pure coesistette a lungo. La c., infatti, fu instaurata anche senza la collaborazione del convenuto, in contumacia del quale il processo poteva ora svolgersi. Venne inoltre a mancare la tradizionale distinzione in due fasi, in iure e ...
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Famiglia di patrioti di Parma. Acquistò le prime benemerenze col conte Filippo (Parma 1757 - ivi 1837), deputato al Corpo legislativo di Francia verso il 1809, e nel 1831 presidente del governo provvisorio [...] in Spagna, fu implicato nelle lotte politiche del paese, sì da esser fatto prigioniero dai Francesi (1823). Condannato a morte in contumacia a Parma (1824), passò dalla Francia al Belgio e al Messico, e tornò poi in Belgio. Nel 1830 fece parte del ...
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salsa
Luciano Graziuso
Il vocabolo ricorre solo in senso figurato: pungenti salse sono i tormenti e, in particolare, le frustate dei diavoli (If XVIII 51): la lingua gusta il forte sapore della s., [...] e deserta, poco lungi da Bologna, ove gittavansi i corpi de' suicidi, de' giustiziati e di quelli che morivano in contumacia della Chiesa " (Scartazzini-Vandelli). Ma il Barbi (Problemi I 241) non pensa che D. potesse alludere " alle Salse bolognesi ...
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Patriota, nato a Barge il 10 giugno 1795, morto a Bruxelles il 9 giugno 1843. Arruolatosi nei dragoni del re, divenne luogotenente nell'esercito sardo ed entrò presto in contatto con gli elementi liberali, [...] come membro della giunta di Alessandria. Costretto alla fuga dopo il fallimento dell'insurrezione, e condannato a morte in contumacia e alla confisca dei beni, si rifugiò a Barcellona. Entrato nelle file dei costituzionali spagnoli, si batté per ...
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GAVRILOVIČ, Milan
Oscar Randi
Uomo politico, nato a Belgrado il 23 novembre 1882. Laureato in giurisprudenza a Belgrado e a Parigi, giornalista e diplomatico (anche a Roma), fu segretario di Pašić, [...] Iugoslavia. Dopo l'invasione della Iugoslavia (aprile 1941), lasciò Mosca e da allora vive all'estero, quale rappresentante serbo nell'Internazionale agraria. Coinvolto nel processo Mihajlović, fu condannato, in contumacia, a 15 anni di carcere. ...
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MACHIAVELLI, Piero
Marco Gemignani
Nacque a Firenze il 4 sett. 1514 da Niccolò e da Marietta Corsini e trascorse i primi anni della vita a Sant'Andrea in Percussina, nel podere di famiglia dell'Albergaccio, [...] per essere stato scoperto a girare per Firenze con armi proibite; due anni più tardi fu inquisito e condannato in contumacia per la morte di un fornaciaio, scivolato accidentalmente, nei possedimenti di San Casciano, dentro una fossa piena d'acqua ...
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Nobildonna (Milano 1575 - ivi 1650); costretta dal padre Martino conte di Monza, la De L. entrò in convento fra le umiliate (1591); più tardi cominciò a esercitare autorità feudale come contessa di Monza [...] Federigo Borromeo venne a conoscenza della cosa, che la stessa De L. gli confermò. Mentre l'Osio, condannato a morte in contumacia (1608), veniva ucciso in casa di un creduto amico, la De L., dopo aver subito (1607) un processo canonico, fu rinchiusa ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...