Patriota (Prato 1808 - ivi 1880). Avvocato, di principî repubblicani, collaboratore dell'Alba nel 1847, tentò invano nel 1848 di instaurare un governo repubblicano a Modena. Ministro della Giustizia nel [...] e per l'opposizione di Guerrazzi non riuscì a far proclamare la repubblica. Emigrato con la Restaurazione e condannato in contumacia all'ergastolo, tornò in Toscana dopo la caduta del dominio lorenese (1859) e fu deputato, poi (1879) senatore del ...
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Uomo politico marocchino (n. Rabat 1920 - m. probabilm. 1965). Membro fin dagli anni Quaranta del partito Istiqlāl, partecipò alla lotta per l'indipendenza del Marocco, divenendo il principale esponente [...] (UNFP). Costretto a rifugiarsi in Francia dalla repressione scatenata contro l'opposizione di sinistra, condannato a morte in contumacia per alto tradimento avendo, nel 1963, preso posizione a favore dell'Algeria nel conflitto di frontiera fra questa ...
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Giornalista e uomo politico (Genova 1814 - ivi 1858). Condirettore del Telegrafo (1843), fu segretario di redazione del Risorgimento, incarico abbandonato dopo pochi mesi per contrasti con Cavour. Democratico, [...] prima legislatura del parlamento subalpino, fu membro del governo provvisorio costituito a Genova dopo l'insurrezione del 1849; sedata la ribellione, riparò a Ginevra. Condannato a morte in contumacia, nel 1856 fu graziato e poté tornare in patria. ...
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scomunicati
Raoul Manselli
I termini s. e ‛ scomunica ' non ricorrono in Dante. Per scomunica il poeta adopera l'espressione lor maladizion (Pg III 133), cioè maledizione degli ecclesiastici, ai quali [...] positivo l'aggettivo ‛ loro '. Le anime degli s. o, come dice D. stesso, di coloro che muoiono in contumacia... / di Santa Chiesa (vv. 136-137), sono rappresentate nell'Antipurgatorio (v.), sul piano dell'isoletta, mentre procedono lentissimamente ...
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MAN, Henri de (App. I, p. 816)
Uomo politico e sociologo belga, morto a Murten (Svizzera) il 20 giugno 1956. Nell'agosto del 1940 fondò il Parti National Économique, filonazista, e fu poi direttore del [...] Peuple sino al 1941 e del Travailleur dal 1941 al 1944; per la sua attività di collaborazionismo con l'occupatore tedesco fu condannato in contumacia a vent'anni di reclusione. ...
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Patriota (Milano 1797 - ivi 1873); proprietario di estesi possedimenti nello stato sardo, mantenne i contatti tra i liberali lombardi e piemontesi; all'arresto di F. Confalonieri fuggì (11 marzo 1821) [...] di Gaasbeek, si raccolsero varî esuli politici italiani di parte moderata. Nel 1823 l'A. fu condannato a morte in contumacia. Ritornato in Lombardia nel 1840, caldeggiò nel 1848 la fusione con il Piemonte, ove riparò l'anno dopo divenendo deputato ...
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Patriota (Carpi 1796 - Londra 1847). Laureatosi in giurisprudenza a Roma, per la sua appartenenza alla Carboneria fu in carcere a Modena (1822-24), poi esule in Francia e in Inghilterra. Rientrò a Modena [...] nel 1829 e partecipò al moto del 1831. Esiliato, si rifugiò in Inghilterra, dove nel 1837 lo raggiunse la notizia della condanna a 10 anni di carcere in contumacia. Pittore miniaturista, ritrasse molti compagni di esilio. ...
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Uomo politico, nato il 21 ottobre 1762 a Hattem (Gheldria), morto a S. Giorgio d'Elmina (Costa d'Oro, allora colonia olandese) il 21 ottobre 1818. Avverso agli Orange, il D. tumultuò contro di loro nel [...] 1786 e fu costretto a fuggire in Francia, mentre in patria era condannato in contumacia (25 aprile 1788). Scoppiata la Rivoluzione francese, il D. si arruolò nella legione straniera e conquistò rapidamente il grado di generale. Dopo la fondazione ...
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Giurista, teologo e storico (Arras 1520 - Parigi 1573). Studiò a Lovanio; recatosi a Parigi nel 1540, fu segretario di Ch. Dumoulin; nel 1546 iniziava corsi liberi insieme con F. Hotman, anche lui discepolo [...] dividevano l'Europa, dimostrando un sereno spirito conciliativo; seguace dei principî della Riforma, fu processato e condannato in contumacia all'esilio, ma finì per ritrattare. Come giurista, fu seguace dell'indirizzo cuiaciano: è sua la frase sine ...
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LISCI, Biagio
Roberto Ruini
Nacque a Volterra intorno al 1423 da messer Benedetto di Iacopo e da Bartolomea, o Lisa, di Moisatto Rapucci; dal matrimonio nacquero anche Niccolò, Antonio, Iacopo e Girolamo.
Il [...] , per il ruolo di primo piano avuto nella fallita congiura antifiorentina del 1432, quando era priore, fu condannato a morte in contumacia (si era rifugiato a Siena) e subì, al pari del fratello Nanni, la confisca di parte dei considerevoli beni che ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...