TORELLI, Giacomo (Jacopo)
Maria Ida Biggi
– Nacque a Fano il 1° ottobre 1604 da Pandolfo, cavaliere dell’Ordine di S. Stefano, e da Eleonora Pazzi.
Non si hanno notizie della sua formazione, ma fin dal [...] 29 marzo 1641, risulta che lui e il fratello Antonio avevano dovuto riparare fuori dallo Stato della Chiesa, «in contumacia condannati» alla pena capitale (forse per diserzione; Battistelli - Boiani Tombari - Ferretti, 1998, I, pp. 53, 64). Nella ...
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NETTI, Raffaele
Alessio Petrizzo
NETTI, Raffaele. – Nacque il 24 febbraio 1775 a Santeramo in Colle, presso Bari, da Marcantonio – esponente del ceto possidente legato alla locale ‘università’ (municipio) [...] fu repressa ma Netti evitò l’arresto riparando oltreconfine, inizialmente a Smirne e poco dopo a Parigi. Subì in contumacia la condanna e la confisca dei beni (ma il fratello maggiore Francesco Saverio riuscì in seguito a riscattarli grazie all ...
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NUVOLARI, Giuseppe
Eva Cecchinato
NUVOLARI, Giuseppe. – Nacque a Barbassolo di Roncoferraro (Mantova) il 27 febbraio 1820 da Gaspare e da Francesca Mantovani.
Cresciuto in una famiglia di affittuari [...] venne comminata la pena capitale, poi commutata in reclusione nella fortezza boema di Josefstadt, Giuseppe fu condannato a morte in contumacia quando aveva già preso la via dell’esilio.
A Genova, dove si era rifugiato, iniziò a collaborare con i ...
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VISCONTI, Francesco Bernardino
Alessandra Dattero
– Nacque a Brignano Gera d’Adda, nello Stato di Milano, il 16 settembre 1579 e fu battezzato due giorni dopo da padre Cristoforo Magistri. Era figlio [...] dei beni familiari di Pagazzano e appropriarsi della quota che sarebbe spettata a Ercole. Nel 1602 Visconti fu processato in contumacia dal ‘giudice del cavallo’ di Milano e dall’avvocato fiscale e colpito da bando; infine fu condannato a morte e ...
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FRANGIPANI, Fabio Mirto
Stefano Andretta
Nacque probabilmente a Napoli nel 1514 da Isabella Monsenis y Gord, nobildonna spagnola, e da Pietro. Non si hanno notizie significative circa la sua formazione, [...] all'azione sacrilega e alla gravità dell'insubordinazione, il F. palesò immediatamente determinazione e severità indubbie: condannò in contumacia i tredici congiurati e operò confische e distruzioni. Dopo l'elezione di Paolo IV Carafa nel maggio 1555 ...
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VALPERTO
Andrea Antonio Verardi
– Nulla è noto circa la famiglia d’origine, né è possibile stabilire la sua carriera nel clero prima dell’ascesa all’episcopato. Egli è attestato per la prima volta come [...] estate dell’876, quando subentrò al vescovo Formoso, coinvolto in una congiura contro il papa, fuggito in aprile e condannato in contumacia il 30 giugno 876), da una lettera di Giovanni VIII a Landolfo vescovo di Capua (15 marzo 877). Anche in questa ...
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GRILENZONI, Giovanni
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Reggio nell'Emilia il 6 apr. 1796 dal conte Bernardino, gentiluomo di corte del duca di Modena e discendente di un'antica famiglia che aveva ottenuto [...] Luvini e il conte G., in Arch. stor. ticinese, III (1962), pp. 517-524; R. Finzi, Il processo di "Purgazione di contumacia" chiesto dal conte G. G., istruito e celebrato a Reggio Emilia nel 1859-1860, estr. da Il Pescatore reggiano, Reggio Emilia ...
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BELLERIO, Giuditta
Arianna Scolari Sellerio
Nacque a Milano il 6 genn. 1804, dal barone Andrea, ex funzionario napoleonico, e da Maria de' Sopransi. Nel 1815 entrava nell'I.R. Collegio delle fanciulle [...] parte della polizia estense; con sentenza 22 sett. 1822 il tribunale statario di Rubiera lo aveva condannato a morte in contumacia. La B., che condivideva le idee politiche del marito, poté seguirlo in Svizzera soltanto nel luglio del 1822, a causa ...
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CAPECE, Giuseppe
Salvatore Fodale
Nato forse a Napoli in data imprecisabile, pare abbia partecipato nel marzo 1692 con i fratelli ad una azione di vendetta culminata nel ferimento di un cocchiere di [...] in Germania, ma l'anno successivo rientrò clandestinamente nel Regno, dove frattanto era stato processato e condannato in contumacia da una giunta straordinaria. Nel luglio 1695 egli fu arrestato ad Aversa, travestito da contadino. Dopo essere stato ...
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ALIDOSI, Ciro
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1520 da Giulio e da Virginia Chigi. Dal cugino e tutore Cesare Alidosi fu affidato al duca di Firenze Cosimo I, alla cui corte visse col titolo di cameriere. [...] organizzato per vendetta un attentato contro di lui. Anche in questo caso l'A. fu riconosciuto colpevole e condannato in contumacia, ma la protezione dei Medici gli evitò qualunque conseguenza di queste condanne.
È da rilevare, d'altra parte, che l ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...