Uomo politico (Loveč 1854 - Berlino 1929). Convinto che la resurrezione della Bulgaria potesse attuarsi solo con l'appoggio degli Imperi centrali, fu contrario alla Russia e alla Serbia. Ministro della [...] Potenze centrali; dopo la sconfitta si rifugiò in Germania, dove lo raggiunse la condanna all'ergastolo inflittagli in contumacia dal governo Stambolijski (1923); nel maggio 1929 fu amnistiato. Notevoli le sue memorie: Bulgarien und die Weltkrise ...
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BARDI, Angelo
Roberto Cantagalli
Dalle scarsissime notizie biografiche del B. si sa che fu canonico della metropolitana senese, non solo perché così egli si qualifica nelle sue storie, ma anche perché [...] Siena, Balia, 143, Cc- 40 ssalle date del 10 e 18 marzo 1556). In un bando del'io marzo risulta condannato in contumacia al confino a Milano e il 18 deferito all'arcivescovo di Siena, giudice competente per causa di stato. Nello stesso registro sono ...
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Diplomatico prussiano (Moitzelfitz 1824 - Nizza 1881); ambasciatore presso la S. Sede (1864-70), sostenne i vescovi tedeschi contrarî alla proclamazione dell'infallibilità pontificia nel Concilio Vaticano [...] , la restaurazione monarchica in Francia. Condannato per aver conservato carte dell'ambasciata, fuggì all'estero, attaccando il Bismarck in vari scritti; per uno di questi, Pro nihilo, fu nel 1876 condannato in contumacia a cinque anni di carcere. ...
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Uomo politico italiano (Guérigny 1894 - Torino 1955). Membro del partito socialista francese (SFIO) fino al 1933, poi espulso, D. fu deputato nel 1926-28 e nel 1932-36. Messosi a capo di un gruppo neosocialista [...] gabinetto Sarraut (1936). Contrario alla guerra nel 1939, dopo l'armistizio del 1940 collaborò senza riserve con i Tedeschi e fu ministro del Lavoro nel governo di Vichy (1944); condannato a morte in contumacia nel giugno 1945, si rifugiò in Italia. ...
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CASTIGLIONI, Manfrino
Agostino Borromeo
Se ne ignora la data di nascita: figlio di Alfonso, commissario generale delle genti d'arme dello Stato di Milano, e di Caterina Visconti, nacque, presumibilmente [...] un precetto che gli intimava di consegnarsi al capitano di giustizia; il 23 settembre di quello stesso anno fu condannato in contumacia alla pena capitale e alla confisca dei beni per detenzione di armi proibite e, il mese successivo, alle identiche ...
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Economista e uomo politico italiano (Verona 1879 - Roma 1969). Ha dato contributi importanti allo studio matematico dell'economia e a quello della dinamica economica. Come ministro delle Finanze ricondusse [...] Repubblica cinese (1937). Socio nazionale dei Lincei (1935; decaduto 1946) e membro dell'Accademia d'Italia. Condannato a morte in contumacia dal tribunale di Verona per aver aderito il 24 luglio 1943 all'ordine del giorno Grandi, fu poi processato a ...
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Giurista, avvocato e politico italiano (Sala Consilina 1888 - Napoli 1985). Prof. di diritto e procedura penale dal 1927, nelle univ. di Bari, Bologna, Napoli e Roma. Diresse con G. Delitala la Rivista [...] consiglio del 24-25 luglio 1943 votò per l'ordine del giorno Grandi e fu pertanto condannato a morte in contumacia dal tribunale fascista di Verona.
Tra le sue opere: La rappresentanza nel diritto processuale penale (1915); Coscienza e volontà nella ...
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Scrittore francese d'origine corsa (Poitiers 1883 - Madrid 1968); pubblicò alcune raccolte di versi: Les familiers (1906); Les histoires e Les royautés (1908), un romanzo: La vie et l'amour (1913). Altre [...] governo di Vichy. Entrato all'Académie Française nel 1932, ne fu radiato nel 1945 quando subì una condanna a morte in contumacia sotto l'accusa di aver collaborato con i Tedeschi. Rientrato dalla Spagna in Francia nel 1958, fu condannato a dieci anni ...
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CADORNA, Carlo
Nicola Raponi
Fratello maggiore del generale Raffaele, il C. nacque a Pallanza sul Lago Maggiore l'8 dicembre del 1809. Pallanza era in territorio piemontese, ma i suoi abitanti avevano [...] Piemonte, aveva sposato una nobildonna milanese, la marchesa Virginia Bossi, sorella del patriota Benigno Bossi, condannato a morte in contumacia dopo i moti del 1821. Negli anni della sua formazione giovanile e degli studi, ch'egli seguì in famiglia ...
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Uomo politico della Repubblica Centrafricana (Bobangui, Lobaye, 1921 - Bangui 1996). Già ufficiale dell'esercito francese e quindi capo delle forze armate della Repubblica Centrafricana, nel gennaio 1966 [...] mentre si trovava in visita in Libia, fu deposto da D. Dacko con un nuovo colpo di stato. Condannato a morte in contumacia nel 1980, si rifugiò in Francia. Rientrato in patria nel 1986, fu nuovamente processato e condannato a morte (giugno 1987), ma ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...