Generale italiano (Modena 1887 - Roma 1968). Partecipò alla prima guerra mondiale e fu poi addetto militare a Varsavia, Riga, Tallinn, Helsinki. Comandò il corpo di spedizione italiano in Spagna (1936-39) [...] 1943 e soprattutto di non aver difeso Roma, riuscì a evadere e a rifugiarsi in Spagna. Fu condannato all'ergastolo in contumacia, ma la sentenza venne annullata nel febbr. 1948. Nel 1949, sottoposto a nuovo processo, fu prosciolto in istruttoria. ...
Leggi Tutto
Massari, Giuseppe
Uomo politico e storico (Taranto 1821 - Roma 1884). Recatosi a Parigi nel 1838, strinse relazioni con gli esuli italiani, e specialmente con Gioberti. Tornato in Italia nel 1843, fu [...] Parlamento napoletano nel 1848, non fu presente ai moti del maggio: alcuni anni dopo, tuttavia, fu condannato a morte in contumacia con l’accusa di esserne stato uno dei capi. Stabilitosi a Torino, collaborò prima al «Saggiatore» poi alla «Gazzetta ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Loreto Aprutino 1888 - Roma 1969), prof. di economia e politica agraria nell'univ. di Roma (dal 1927). Più volte decorato al valor militare, deputato fascista (1921), dopo la marcia su Roma [...] 1943). Membro del Gran Consiglio del fascismo, il 25 luglio 1943 votò contro Mussolini, onde fu condannato a morte in contumacia dal tribunale fascista di Verona (genn. 1944), arrestato sotto il governo Bonomi, fu condannato a 30 anni per "atti ...
Leggi Tutto
Generale (Monléon-Magnoac, Alti Pirenei, 1876 - Parigi 1971). Prese parte alla prima guerra mondiale e poi (1924) alla guerra in Marocco contro ῾Abd el-Krīm; nel 1936 divenne residente generale del Marocco. [...] degli Alleati sulle coste del Marocco. All'arrivo del gen. De Gaulle nell'Africa settentrionale, rassegnò le dimissioni (1943) per ritirarsi in Portogallo. L'Alta Corte di giustizia lo condannò (1947) in contumacia a venti anni di lavori forzati. ...
Leggi Tutto
Bibliotecario e patriota (Brescello 1797 - Londra 1879). Affiliato alla carboneria, fu esule a Lugano e Londra, dove fu assistente e direttore della biblioteca del British Museum. Negli stessi anni perorò [...] lo invitò a collaborare ai suoi studi danteschi e dove lo raggiunse la notizia della propria condanna a morte in contumacia. Consigliato da W. Roscoe, lo storico di Lorenzo il Magnifico, proseguì poco dopo per Liverpool dove attese all'insegnamento ...
Leggi Tutto
Famiglia di patrioti di Parma. Acquistò le prime benemerenze col conte Filippo (Parma 1757 - ivi 1837), deputato al Corpo legislativo di Francia verso il 1809, e nel 1831 presidente del governo provvisorio [...] in Spagna, fu implicato nelle lotte politiche del paese, sì da esser fatto prigioniero dai Francesi (1823). Condannato a morte in contumacia a Parma (1824), passò dalla Francia al Belgio e al Messico, e tornò poi in Belgio. Nel 1830 fece parte del ...
Leggi Tutto
MACHIAVELLI, Piero
Marco Gemignani
Nacque a Firenze il 4 sett. 1514 da Niccolò e da Marietta Corsini e trascorse i primi anni della vita a Sant'Andrea in Percussina, nel podere di famiglia dell'Albergaccio, [...] per essere stato scoperto a girare per Firenze con armi proibite; due anni più tardi fu inquisito e condannato in contumacia per la morte di un fornaciaio, scivolato accidentalmente, nei possedimenti di San Casciano, dentro una fossa piena d'acqua ...
Leggi Tutto
Nobildonna (Milano 1575 - ivi 1650); costretta dal padre Martino conte di Monza, la De L. entrò in convento fra le umiliate (1591); più tardi cominciò a esercitare autorità feudale come contessa di Monza [...] Federigo Borromeo venne a conoscenza della cosa, che la stessa De L. gli confermò. Mentre l'Osio, condannato a morte in contumacia (1608), veniva ucciso in casa di un creduto amico, la De L., dopo aver subito (1607) un processo canonico, fu rinchiusa ...
Leggi Tutto
Patriota italiano (Como 1788 - Ginevra 1870), capitano della guardia civica nei tumulti milanesi del 1814, combatté decisamente la rivoluzione popolare. Ma, ostile agli imperiali e legato d'amicizia a [...] direttivo della società segreta dei Sublimi Maestri Perfetti, mentre a Milano una sentenza del 1824 lo condannava a morte in contumacia, si trasferì a Londra, poi a Edimburgo, poi a Bruxelles, sempre tenendo i contatti con i compagni di cospirazione ...
Leggi Tutto
Ahidjo, Ahmadou
Primo presidente del Camerun (Garoua, Camerun, 1924-Dakar, Senegal, 1989). Nazionalista moderato, militò nel Bloc démocratique camerounais (BDC) del Camerun francese. Nel 1958 assunse [...] con metodi autoritari. Nel 1982 si ritirò in favore del primo ministro, P. Biya, ma i due entrarono in contrasto. A. si esiliò in Francia nel 1983. Accusato di cospirazione e condannato in contumacia all’ergastolo, non rientrò più nel Paese. ...
Leggi Tutto
contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...