Generale (Versailles 1764 - Sichrow, Boemia, 1836), del ramo R.-Guémenée. Emigrato al tempo della Rivoluzione, servì in Austria, pervenendo al grado di feldmaresciallo; avendo rifiutato di rientrare in [...] Francia (1809), fu condannato a morte in contumacia. Alla Restaurazione, Luigi XVIII lo creò pari di Francia; lasciò definitivamente la Francia nel 1830. ...
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Uomo politico (Vierzon 1840 - Parigi 1915). Socialista, nel 1871 fu membro della Comune e responsabile dell'Istruzione nel Comitato di salute pubblica. Fuggito a Londra dopo la repressione della Comune, [...] fu condannato a morte in contumacia (1872). Tornato in Francia in seguito all'amnistia generale (1880), fondò con L.-A. Blanqui il giornale Ni Dieu ni maître. Combatté, quale consigliere municipale di Parigi (1884), il movimento boulangista, e (dal ...
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Uomo politico romano, tribuno della plebe nel 66 a. C.; uscito di carica, fu accusato di concussione, ma il processo fu interrotto con la violenza; nel conseguente processo di lesa maestà M. fu condannato [...] in contumacia. Durante il tribunato, fu promotore della famosa lex Manilia de imperio Cn. Pompei (66 a. C.), la quale, conferendo a Pompeo il governo delle province di Bitinia, del Ponto, della Cilicia, e il comando supremo della guerra mitridatica, ...
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Uomo politico italiano (Roma 1895 - ivi 1959). Militante fascista, fu deputato (1924), due volte ministro (1929-32 e 1936-43) e prof. di diritto corporativo nelle università di Pisa e Roma. Divenuto critico [...] sostenitori dell'o. d. g. Grandi; per questo nel gennaio 1944 fu condannato a morte in contumacia dal Tribunale fascista di Verona; sempre in contumacia, fu condannato all'ergastolo dall'Alta corte di giustizia di Roma nel 1945. Nel frattempo B. si ...
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Patriota (Catanzaro 1815 - ivi 1860), deputato al parlamento napoletano nel 1848, fu tra i promotori della rivolta calabrese dopo il 15 maggio. Partecipò alla difesa di Roma (1849). Emigrò quindi in Francia [...] (mentre veniva condannato a morte in contumacia) e (1854) in Inghilterra. Nel 1859 tornò in Italia e nel luglio 1860 a Napoli. ...
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Patriota (Mantova 1787 - ivi 1881); in contatto con la carboneria, fu arrestato (1821); rimesso in libertà, all'arresto del Confalonieri esulò in Svizzera, poi a Parigi, ove lo raggiunse la notizia della [...] propria condanna a morte in contumacia (1822), infine a Londra, ove fu in rapporto col McCulloch e col Mill (di cui tradusse poi gli Elementi di economia politica, 1833). Nel 1827 si trasferì nel castello di Gaasbeek presso Bruxelles, ospite dei ...
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Economista e uomo politico italiano (Verona 1879 - Roma 1969). Ha dato contributi importanti allo studio matematico dell'economia e a quello della dinamica economica. Come ministro delle Finanze ricondusse [...] Repubblica cinese (1937). Socio nazionale dei Lincei (1935; decaduto 1946) e membro dell'Accademia d'Italia. Condannato a morte in contumacia dal tribunale di Verona per aver aderito il 24 luglio 1943 all'ordine del giorno Grandi, fu poi processato a ...
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Uomo politico bulgaro, nato nel 1900. Entrato nel partito comunista bulgaro nel 1919, prese parte attiva all'insurrezione del settembre 1923 e nel 1924 fu eletto membro del Comitato Centrale del partito. [...] Condannato a morte in contumacia nel 1925 emigrò nell'URSS. Tornato in patria dopo la liberazione della Bulgaria dai Tedeschi, nel 1945 fu nominato segretario del Comitato Centrale del partito. Dal 1947 al 1949 fece parte del governo, nel 1949 fu ...
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Avventuriero veneziano (Venezia 1730 - Madagascar 1785). Impiegato della cancelleria ducale, dal 1764 segretario del senato, cadde in disgrazia e dovette fuggire a Stoccolma, ove pubblicò una Narrazione [...] apologetica (1779), descrivendo la corruzione e gli intrighi dominanti nel Consiglio dei Dieci. Condannato in contumacia, spogliato dei suoi beni, fu poi in Inghilterra, in Portogallo, nell'America Settentrionale, in Brasile e infine nel Madagascar. ...
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Patriota (Torino 1789 - Reano 1864). In rapporto con le società segrete liberali francesi, cospirò contro il governo assoluto di Vittorio Emanuele I. Arrestato il 4 marzo 1821 e liberato dieci giorni dopo [...] per lo scoppio della rivoluzione, fu condannato a morte in contumacia dal restaurato governo di Carlo Felice. Profugo in Svizzera e in Francia, ivi nel 1848 gli giunse la nomina a senatore del regno. Da Ludovica Ghislaine De Merode ebbe due figlie, ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...