CASTIGLIONI, Manfrino
Agostino Borromeo
Se ne ignora la data di nascita: figlio di Alfonso, commissario generale delle genti d'arme dello Stato di Milano, e di Caterina Visconti, nacque, presumibilmente [...] un precetto che gli intimava di consegnarsi al capitano di giustizia; il 23 settembre di quello stesso anno fu condannato in contumacia alla pena capitale e alla confisca dei beni per detenzione di armi proibite e, il mese successivo, alle identiche ...
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CADORNA, Carlo
Nicola Raponi
Fratello maggiore del generale Raffaele, il C. nacque a Pallanza sul Lago Maggiore l'8 dicembre del 1809. Pallanza era in territorio piemontese, ma i suoi abitanti avevano [...] Piemonte, aveva sposato una nobildonna milanese, la marchesa Virginia Bossi, sorella del patriota Benigno Bossi, condannato a morte in contumacia dopo i moti del 1821. Negli anni della sua formazione giovanile e degli studi, ch'egli seguì in famiglia ...
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Bokassa, Jean-Bedel
Bokassa, Jean-Bédel
Presidente e poi imperatore della Repubblica Centrafricana (Bobangui 1921-Bangui 1996). Ufficiale nell’esercito francese, nel 1962 fu richiamato in patria come [...] autoproclamato (1977), si macchiò di atrocità. Nel 1979 un intervento francese riportò al potere Dacko. Condannato a morte in contumacia, B. riparò in Costa d’Avorio e in Francia. Tornato in patria (1986), ebbe confermata la pena capitale, poi ...
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Generale italiano (Modena 1887 - Roma 1968). Partecipò alla prima guerra mondiale e fu poi addetto militare a Varsavia, Riga, Tallinn, Helsinki. Comandò il corpo di spedizione italiano in Spagna (1936-39) [...] 1943 e soprattutto di non aver difeso Roma, riuscì a evadere e a rifugiarsi in Spagna. Fu condannato all'ergastolo in contumacia, ma la sentenza venne annullata nel febbr. 1948. Nel 1949, sottoposto a nuovo processo, fu prosciolto in istruttoria. ...
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Massari, Giuseppe
Uomo politico e storico (Taranto 1821 - Roma 1884). Recatosi a Parigi nel 1838, strinse relazioni con gli esuli italiani, e specialmente con Gioberti. Tornato in Italia nel 1843, fu [...] Parlamento napoletano nel 1848, non fu presente ai moti del maggio: alcuni anni dopo, tuttavia, fu condannato a morte in contumacia con l’accusa di esserne stato uno dei capi. Stabilitosi a Torino, collaborò prima al «Saggiatore» poi alla «Gazzetta ...
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Uomo politico (Loreto Aprutino 1888 - Roma 1969), prof. di economia e politica agraria nell'univ. di Roma (dal 1927). Più volte decorato al valor militare, deputato fascista (1921), dopo la marcia su Roma [...] 1943). Membro del Gran Consiglio del fascismo, il 25 luglio 1943 votò contro Mussolini, onde fu condannato a morte in contumacia dal tribunale fascista di Verona (genn. 1944), arrestato sotto il governo Bonomi, fu condannato a 30 anni per "atti ...
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Generale (Monléon-Magnoac, Alti Pirenei, 1876 - Parigi 1971). Prese parte alla prima guerra mondiale e poi (1924) alla guerra in Marocco contro ῾Abd el-Krīm; nel 1936 divenne residente generale del Marocco. [...] degli Alleati sulle coste del Marocco. All'arrivo del gen. De Gaulle nell'Africa settentrionale, rassegnò le dimissioni (1943) per ritirarsi in Portogallo. L'Alta Corte di giustizia lo condannò (1947) in contumacia a venti anni di lavori forzati. ...
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Bibliotecario e patriota (Brescello 1797 - Londra 1879). Affiliato alla carboneria, fu esule a Lugano e Londra, dove fu assistente e direttore della biblioteca del British Museum. Negli stessi anni perorò [...] lo invitò a collaborare ai suoi studi danteschi e dove lo raggiunse la notizia della propria condanna a morte in contumacia. Consigliato da W. Roscoe, lo storico di Lorenzo il Magnifico, proseguì poco dopo per Liverpool dove attese all'insegnamento ...
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Famiglia di patrioti di Parma. Acquistò le prime benemerenze col conte Filippo (Parma 1757 - ivi 1837), deputato al Corpo legislativo di Francia verso il 1809, e nel 1831 presidente del governo provvisorio [...] in Spagna, fu implicato nelle lotte politiche del paese, sì da esser fatto prigioniero dai Francesi (1823). Condannato a morte in contumacia a Parma (1824), passò dalla Francia al Belgio e al Messico, e tornò poi in Belgio. Nel 1830 fece parte del ...
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GAVRILOVIČ, Milan
Oscar Randi
Uomo politico, nato a Belgrado il 23 novembre 1882. Laureato in giurisprudenza a Belgrado e a Parigi, giornalista e diplomatico (anche a Roma), fu segretario di Pašić, [...] Iugoslavia. Dopo l'invasione della Iugoslavia (aprile 1941), lasciò Mosca e da allora vive all'estero, quale rappresentante serbo nell'Internazionale agraria. Coinvolto nel processo Mihajlović, fu condannato, in contumacia, a 15 anni di carcere. ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...