EMO, Giovanni
Renata Targhetta
Ultimogenito di Pietro di Gabriele e di Fiordiligi Valmarana di Prospero, nacque a Venezia il 16 sett. 1670. Il padre, che apparteneva al ramo di S. Maria dei Servi, percorse [...] assumendo il saviato agli Ordini, che costituiva il tradizionale tirocinio per gli esponenti delle migliori famiglie. Trascorsa la contumacia prevista dalla legge, fu rieletto alla carica dal io ottobre 1698, ma neppure tre mesi più tardi (23 ...
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LIPPOMANO, Giovanni
Giuseppe Gullino
Primo dei figli maschi del patrizio Alessandro di Giovanni e di una figlia di Pietro Zen dottore, nacque a Venezia nella parrocchia di S. Baseggio, nel 1515.
È probabile [...] nel giro delle tre Quarantie, che prevedevano il passaggio, si può dire automatico, da una mano all'altra senza contumacia; in pratica, una sola elezione comportava un susseguirsi di mandati che potevano protrarsi sino a ventiquattro mesi. Dopo un ...
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GRASSI, Alfio
Emanuele Pigni
Nacque ad Acireale, presso Catania, il 2 ag. 1766 da Nicola e da Maria Vasta. Di famiglia benestante, ebbe un'ottima educazione letteraria (studiò con passione Livio e Plutarco), [...] di portare la sedizione nell'esercito napoletano. Scoperto, subì un arresto preventivo e successivamente la condanna a morte in contumacia e la confisca dei beni (1796). Riuscì però a darsi alla latitanza e a rimanervi, nonostante una taglia posta ...
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ANTELMINELLI, Alessandro
Gemma Miani
Nacque a Lucca nel 1572 da Bernardino di Baldassarre, mercante. All'epoca della sua giovinezza la fortuna economica degli Antelminelli, una delle prime di Lucca, [...] del padre e del bando, emesso il 2 agosto, che richiamava lui stesso a Lucca pena la condanna a morte in contumacia e una taglia di 1500 scudi. Obbedendo all'ingiunzione, forse senza tutta la sollecitudine possibile, l'A. raggiunse l'Italia, via ...
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FRANGIPANI, Fabio Mirto
Stefano Andretta
Nacque probabilmente a Napoli nel 1514 da Isabella Monsenis y Gord, nobildonna spagnola, e da Pietro. Non si hanno notizie significative circa la sua formazione, [...] all'azione sacrilega e alla gravità dell'insubordinazione, il F. palesò immediatamente determinazione e severità indubbie: condannò in contumacia i tredici congiurati e operò confische e distruzioni. Dopo l'elezione di Paolo IV Carafa nel maggio 1555 ...
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GRILENZONI, Giovanni
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Reggio nell'Emilia il 6 apr. 1796 dal conte Bernardino, gentiluomo di corte del duca di Modena e discendente di un'antica famiglia che aveva ottenuto [...] Luvini e il conte G., in Arch. stor. ticinese, III (1962), pp. 517-524; R. Finzi, Il processo di "Purgazione di contumacia" chiesto dal conte G. G., istruito e celebrato a Reggio Emilia nel 1859-1860, estr. da Il Pescatore reggiano, Reggio Emilia ...
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BELLERIO, Giuditta
Arianna Scolari Sellerio
Nacque a Milano il 6 genn. 1804, dal barone Andrea, ex funzionario napoleonico, e da Maria de' Sopransi. Nel 1815 entrava nell'I.R. Collegio delle fanciulle [...] parte della polizia estense; con sentenza 22 sett. 1822 il tribunale statario di Rubiera lo aveva condannato a morte in contumacia. La B., che condivideva le idee politiche del marito, poté seguirlo in Svizzera soltanto nel luglio del 1822, a causa ...
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CAPECE, Giuseppe
Salvatore Fodale
Nato forse a Napoli in data imprecisabile, pare abbia partecipato nel marzo 1692 con i fratelli ad una azione di vendetta culminata nel ferimento di un cocchiere di [...] in Germania, ma l'anno successivo rientrò clandestinamente nel Regno, dove frattanto era stato processato e condannato in contumacia da una giunta straordinaria. Nel luglio 1695 egli fu arrestato ad Aversa, travestito da contadino. Dopo essere stato ...
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ALIDOSI, Ciro
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1520 da Giulio e da Virginia Chigi. Dal cugino e tutore Cesare Alidosi fu affidato al duca di Firenze Cosimo I, alla cui corte visse col titolo di cameriere. [...] organizzato per vendetta un attentato contro di lui. Anche in questo caso l'A. fu riconosciuto colpevole e condannato in contumacia, ma la protezione dei Medici gli evitò qualunque conseguenza di queste condanne.
È da rilevare, d'altra parte, che l ...
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CASALI, Ranieri
Franco Cardini
Figlio, molto probabilmente primogenito, di Guglielmino di Uguccio e di una nobildonna della casata dei Ghinori conti di Fasciano, era erede del prestigio e delle fortune [...] C., corse alle armi, assalì le case dei magnati in procinto di ribellarsi, li costrinse alla fuga e li condannò in contumacia. La tradizione cittadina ricorda quel giorno come il "rumore di sant'Andrea". Ormai scopertamente in lotta con la città, i ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...