Letterato (Modena 1505 circa - Chiavenna 1571). Lettore di diritto a Modena dal 1532, fu nel 1560 processato e condannato in contumacia dall'Inquisizione, forse anche per effetto delle accuse di eresia [...] lanciategli contro da A. Caro in una famosa polemica. Vagò dal 1560 in Francia, Svizzera, Austria, accolto da Massimiliano II, cui dedicò la traduzione e il commento della Poetica di Aristotele (1570), ...
Leggi Tutto
Patriota e letterato (Genova 1807 - ivi 1881). Mazziniano, fu accusato di congiura contro il governo piemontese e venne condannato in contumacia (1833) alla pena capitale. Amnistiato, tornò in patria e, [...] convertitosi alla causa sabauda, fu eletto deputato (1848); inviato a Parigi come ministro plenipotenziario da V. Gioberti, abbandonò la vita politica dopo la sconfitta di Novara (marzo 1849) e si recò ...
Leggi Tutto
Limentani, Giacoma. – Scrittrice italiana (Roma 1927 - ivi 2018). Di origini ebraiche, scampata alle deportazioni romane, è vissuta in clandestinità fino alla Liberazione – la dura esperienza delle discriminazioni [...] razziali sostanziando il testo autobiografico In contumacia, 1967, cui hanno fatto seguito Dentro la D (1992) e La spirale della tigre (2003) -, quando ha iniziato l’attività di traduttrice, dedicandosi parallelamente allo studio e alla divulgazione ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Parma 1891 - Padova 1968). Volontario nella guerra 1915-18 e decorato al valore. Poeta di un delicato, crepuscolareggiante intimismo (Prigioniere, 1926; In grigiorosa, 1931; In riva [...] 1969, a cura di C. Della Corte, comprendente una scelta di tutte le sue poesie); narratore versatile (Giorni di contumacia, 1935; Conte Labia, 1938; Chiara, 1939; Gelsomino, 1939; L'ingaggio, post., 1969), il suo nome si raccomanda specialmente alla ...
Leggi Tutto
Poeta (Ferrara 1593 - Modena 1646). Pubblicò una prima raccolta di Rime nel 1613, che nel 1617 accrebbe di poesie in lode di Carlo Emanuele I di Savoia e della sua politica antispagnola. È del 1615 il [...] concordemente ritenuto opera sua, ispirato a questi sentimenti. Il duca di Ferrara, temendo le ire della Spagna, condannò in contumacia l'autore, che dovette ritrattare. Nel 1619 fu però nominato "virtuoso di camera" del duca, e quindi segretario di ...
Leggi Tutto
Scrittore svedese (Stoccolma 1793 - Brema 1866). Studiò a Uppsala (1808-15) e ottenne varî impieghi in Finlandia e nell'amministrazione civile della capitale svedese; nel 1824 si stabilì nel Värmland, [...] al giornalismo d'opposizione radicale. Nel giugno del 1851 fuggì in America accusato di falso e di tentato veneficio. Condannato in contumacia, rientrò quindici anni dopo in Europa e visse i suoi ultimi mesi sotto il falso nome di C. Westermann. La ...
Leggi Tutto
Scrittore francese d'origine corsa (Poitiers 1883 - Madrid 1968); pubblicò alcune raccolte di versi: Les familiers (1906); Les histoires e Les royautés (1908), un romanzo: La vie et l'amour (1913). Altre [...] governo di Vichy. Entrato all'Académie Française nel 1932, ne fu radiato nel 1945 quando subì una condanna a morte in contumacia sotto l'accusa di aver collaborato con i Tedeschi. Rientrato dalla Spagna in Francia nel 1958, fu condannato a dieci anni ...
Leggi Tutto
IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] famiglia, si trasferirono a Nizza, dove il padre ricevette nel 1853 la notizia della condanna a morte in contumacia e della confisca dei beni. Nella speranza di migliorare la propria situazione finanziaria esercitando la professione forense, Paolo ...
Leggi Tutto
Bibliotecario e patriota (Brescello 1797 - Londra 1879). Affiliato alla carboneria, fu esule a Lugano e Londra, dove fu assistente e direttore della biblioteca del British Museum. Negli stessi anni perorò [...] lo invitò a collaborare ai suoi studi danteschi e dove lo raggiunse la notizia della propria condanna a morte in contumacia. Consigliato da W. Roscoe, lo storico di Lorenzo il Magnifico, proseguì poco dopo per Liverpool dove attese all'insegnamento ...
Leggi Tutto
Letterato (Civitanova Marche 1507 - Roma 1566). Dapprima precettore a Firenze (1525-29), dove frequentò B. Varchi, fu poi (1529-43) segretario di monsignor Giovanni Gaddi a Roma, dove ebbe priorato, badia, [...] di aver fatto uccidere a tradimento un giovane letterato, Alberico Longo, suo partigiano: il Castelvetro fu condannato a morte in contumacia. Ritiratosi nel '63 in una sua terra presso Frascati, il C. cominciò la traduzione in sciolti dell'Eneide, il ...
Leggi Tutto
contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...