LISCI, Biagio
Roberto Ruini
Nacque a Volterra intorno al 1423 da messer Benedetto di Iacopo e da Bartolomea, o Lisa, di Moisatto Rapucci; dal matrimonio nacquero anche Niccolò, Antonio, Iacopo e Girolamo.
Il [...] , per il ruolo di primo piano avuto nella fallita congiura antifiorentina del 1432, quando era priore, fu condannato a morte in contumacia (si era rifugiato a Siena) e subì, al pari del fratello Nanni, la confisca di parte dei considerevoli beni che ...
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NINČIČ, Momcilo (XXIV, p. 834)
Oscar Randi
Fedele alla politica democratica di Pašić, passò all'opposizione contro la dittatura di re Alessandro dopo il colpo di stato del 6 gennaio 1929. Rientrò sulla [...] scena politica col colpo di stato del 27 marzo 1941, facendo parte del governo di Simović quale ministro degli esteri. Vive ora in esilio. Coinvolto nel processo Mihajlovič fu condannato, in contumacia, a 8 anni di carcere. ...
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Militare e patriota (Costigliole Saluzzo 1780 circa - ivi 1851 circa). Quando il Piemonte fu annesso alla Francia, passò nell'esercito napoleonico. Ritornato nell'esercito sardo (1815), divenuto generale [...] presidio di Alessandria, ed ebbe il supremo comando dell'esercito rivoluzionario nella battaglia di Novara (8 aprile). Esule in Spagna e Francia, fu condannato a morte in contumacia; nel 1842 poté ritornare in patria e riavere il grado di generale. ...
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Uomo politico italiano (Casale Monferrato 1884 - Roma 1959); decorato al valore nella guerra 1915-18, fu tra i promotori del fascismo piemontese. Deputato dal 1921, fu uno dei quadrumviri della marcia [...] Gran consiglio del fascismo del 24-25 luglio 1943 votò l'ordine del giorno Grandi e fu perciò condannato a morte, in contumacia, dalla R.S.I. nel processo di Verona (1944). In seguito all'emanazione delle norme per la repressione dei delitti fascisti ...
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Generale e patriota (Milano 1765 - Lugano 1852), di famiglia oriunda olandese. Nella prima Repubblica Cisalpina, capitanò la guardia nazionale. Passò quindi in Francia e, tornato a Milano dopo Marengo, [...] . Nel 1821, incaricato dai patrioti lombardi di una missione segreta presso il principe di Carignano, fu condannato a morte in contumacia. Esulò in Svizzera, ove entrò in relazione con F. Buonarroti e G. Prati, poi in Inghilterra (1823), in Francia ...
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Patriota (Pavia 1790 - Montalino, Stradella, 1857), allievo di G. D. Romagnosi, avvocato, fu di sentimenti democratici; nella preparazione dei moti del 1821 rappresentò la fazione di sinistra contro quella [...] di U. Rattazzi nella giunta provvisoria di Alessandria, col fallire dei moti riparò all'estero, mentre era condannato a morte in contumacia dall'Austria e dal Piemonte. Rientrato in Italia (1848), fu implicato nel moto mazziniano di Milano (1853). ...
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Uomo politico croato (Bradina, Erzegovina, 1889 - Madrid 1959), continuatore del nazionalismo radicale di S. Radić, A. Starčević e J. Frank; avversò l'unione alla Serbia, e (1929), dopo l'eccidio di Radić [...] all'estero. Organizzò rivolte nella Lika e (1934) l'assassinio a Marsiglia di re Alessandro. Condannato a morte in contumacia, rimase in carcere in Italia sino al 1936; quindi, liberato, gli fu negata ogni attività. Durante la seconda guerra ...
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Musolino, Benedetto
Patriota e uomo politico (Pizzo di Calabria, Catanzaro, 1809 - ivi 1885). Proveniente da una famiglia di idee liberali e antiborboniche, nel 1834 fondò a Napoli la setta dei Figliuoli [...] del 1848, fu eletto deputato al Parlamento napoletano e fu uno dei capi della sollevazione calabrese. Condannato a morte in contumacia dal governo borbonico, partecipò alla difesa di Roma e riparò poi a Londra e a Parigi. Nel 1860 raggiunse Garibaldi ...
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Uomo politico e oratore ateniese, seguace di Eubulo; nel 348 a. C. propose agli Ateniesi di iniziare trattative di pace con Filippo di Macedonia. La pace, detta di Filocrate per il progetto da lui presentato, [...] sulla base dei rispettivi acquisti territoriali nel 346. F., che già prima era stato accusato d'illegalità ma difeso da Demostene e assolto, fu poi accusato da Iperide e andò in volontario esilio mentre veniva condannato a morte in contumacia. ...
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Uomo politico italiano (Perugia 1899 - Milano 1961). Deputato alla Camera per la XXVII legislatura (1924-29), fu poi, tra l'altro, sottosegretario agli Esteri dal giugno 1936 all'agosto 1939, ambasciatore [...] 1943. Nella seduta del Gran Consiglio del 25 luglio 1943 votò per l'ordine del giorno Grandi, per cui fu condannato a morte in contumacia nel processo di Verona. Ha scritto un volume di ricordi: Uomini, cose, fatti. Memorie di un ambasciatore (1959). ...
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contumacia
contumàcia s. f. [dal lat. contumacia, der. di contŭmax: v. contumace] (pl., raro, -cie). – 1. Nel diritto processuale penale, situazione di un imputato che, essendo stato citato in giudizio, si astiene dal comparire al dibattimento;...
contumace
agg. e s. m. e f. [dal lat. contŭmax -acis «arrogante, ostinato, renitente a una citazione o sentenza»]. – 1. Imputato in un processo penale o parte in un processo civile che si trovino in situazione di contumacia: dichiarare contumace...