Statista statunitense (Port Conway, Virginia, 1751 - Montpellier, Virginia, 1836). Fu delegato per la Virginia alla Convenzione (1776) e al Congresso continentale (1779-83). Alla ConvenzionediFiladelfia [...] problema del rafforzamento dei poteri dello stato; e quando a tal fine si riunì l'anno successivo la convenzionediFiladelfia, M. vi presentò quel suo democratico "piano della Virginia" che, accettato nelle linee fondamentali (soprattutto per quanto ...
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Generale e uomo politico (Bridges Creek, Westmoreland, Virginia, 1732 - Mount Vernon, Virginia, 1799). Nominato comandante in capo dell'esercito americano nel 1775, fu presidente della Convenzione costituzionale [...] sett. 1783), W. lasciò il comando dell'esercitò e fece ritorno alla sua tenuta di Mont Vernon. Rappresentante della Virginia alla Convenzione costituzionale diFiladelfia (maggio-sett. 1787), ne fu eletto presidente e, dopo la ratifica da parte degli ...
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Statista, fisico e scrittore statunitense (Boston 1706 - Filadelfia 1790). Di modeste condizioni familiari, lavorò da ragazzo nella tipografia del fratello James, collaborandovi anche nella redazione del [...] contribuiva allo sviluppo e alla modernizzazione diFiladelfia. Così, quando la guerra franco-inglese apparve imminente (1754), F. fu inviato come rappresentante della Pennsylvania alla convenzionedi Albany, dove peraltro il suo progetto ...
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Uomo politico (Nevis, Antille, 1755, secondo altre fonti 1757 - New York 1804); il suo nome è indissolubilmente legato alle vicende della Costituzione statunitense del 1787, della quale fu strenuo sostenitore, [...] Francia. Partecipò al congresso continentale (1782-83) e con E. Benson rappresentò New York alla convenzionedi Annapolis (1786) e a quella diFiladelfia (1787), dove appoggiò la costituzione degli USA. Fu segretario al Tesoro con Washington (1789) e ...
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Generale americano (Cornwall, Connecticut, 1751 - Filadelfia 1814), fratello di Ethan. Fu membro della Convenzionedi Windsor, che dichiarò nel 1777 l'indipendenza del territorio che doveva diventare lo [...] stato del Vermont, e poi rappresentante ufficiale di questo nelle trattative per il riconoscimento dell'indipendenza. Scrisse: The natural and political history of the State of Vermont (1798). ...
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COLOMBO, Giuseppe
Rita Cambria
Nacque a Milano il 3 dic. 1836 da Carlo, artigiano orafo, e Giacomina Perducchi, ex sarta, che dovettero raggiungere un certo benessere se dal 1845 poté frequentare il [...] Filadelfia e nel '78 visitò l'Esposizione universale di Parigi, di cui fece ampi resoconti nelle conferenze alla Società di Gaz al diritto di prelazione, la Edison stipulò una convenzionedi cinque anni per l'illuminazione pubblica di Milano. Il C ...
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Uomo politico statunitense (Bertie, Carolina del Nord, 1749 - Knoxville, Tennessee, 1800). Dal 1780 al 1789, come deputato e poi senatore della Carolina del Nord, partecipò al congresso continentale, all'assemblea [...] costituente diFiladelfia e alla convenzione statale che ratificò la costituzione federale. Dal 1790 al 1796 fu governatore del "territorio a S del fiume Ohio", poi senatore del nuovo stato del Tennessee. Espulso nel 1797 perché sospettato di intese ...
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GIUSEPPE Bonaparte, re di Napoli (poi re di Spagna)
Alfonso Scirocco
Nacque a Corte, in Corsica, il 7 genn. 1768, da Carlo e Letizia Ramolino, primo di otto figli. Nel maggio di quell'anno la Repubblica [...] di aver fatto fallire una spedizione contro gli Inglesi insediati in Sardegna, si schierò contro la Francia. Dichiarato traditore dalla Convenzione casa, e nella villa diFiladelfia che abitava d'inverno, riprese la vita fastosa di un tempo. Seguì da ...
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Statista e finanziere (Liverpool 1734 - Filadelfia 1806); recatosi giovanissimo in America (1747), vi fece una considerevole fortuna con il commercio e le speculazioni. Deciso oppositore delle misure politiche [...] in modo determinante come finanziatore e come sovraintendente alle Finanze, con l'organizzazione di un'attiva banca nazionale (Bank of North America, 1781). Membro della Convenzione federale del 1787, poi senatore (1789-95), continuò la sua attività ...
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Statista (Filadelfia 1792 - ivi 1864), figlio di Alexander James. Senatore (1831), fu ministro degli USA a Pietroburgo dal 1837 al 1839. Tornato in patria, fu eletto (1844-49) vicepresidente degli Stati [...] , votò contro le tariffe protettive. Ambasciatore a Londra (1856-61), vi condusse i negoziati che portarono alla Convenzione D.-Clarendon (firmata nel 1856), che poneva le basi per una soluzione delle difficoltà sorte nell'America Centrale ...
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