Pittore giapponese (Yedo, od. Tokyo, 1760 - ivi 1849). Uno tra i pittori dell'Estremo Oriente più conosciuti e apprezzati in Europa dal tempo dell'impressionismo, si dedicò soprattutto all'incisione in [...] "), incisioni in legno accompagnate da versi augurali, rappresentanti scene della vita quotidiana o nature morte. In virtù della convenzione secondo cui un artista assumeva parte del nome del suo maestro, egli si firmò allora Shunrō, il primo di ...
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Scrittore francese (Parigi 1675 - ivi 1755). Nato in una famiglia di antica nobiltà assurta al ducato sotto Luigi XIII, fu un tenace avversario della politica assolutista di Luigi XIV, nella quale riconosceva [...] i più impercettibili segni sociali della mondanità; tutta la corte appare, al di sotto del suo fasto e della convenzione, come un vasto gruppo agitato, appassionato e drammatico. S.-S. è scrittore notevolissimo, dallo stile acre e scabro, dotato ...
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Filosofo (n. forse 436 a. C.), fondatore della scuola cinica, vissuto circa settant'anni. Discepolo prima di Gorgia e poi di Socrate, tenne scuola dopo la morte di questo nel ginnasio di Cinosarge. Sembra [...] è essenzialmente esercizio, liberazione dai desiderî e dai piaceri: assoluto autodominio, esaltazione della fatica, affrancamento da tutto ciò che è "per legge" e "per convenzione" e non "per natura". In ciò sta la saggezza e la stessa felicità. ...
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Innocenzo IV
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi nacque a Lavagna (Genova) non oltre il 1190. La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. I Lavagna [...] Lavagna, e una "domus" a Genova, nel luogo da loro scelto, acquistata dai consoli e suddivisa tra i vari rami. Tale convenzione manteneva inoltre i conti nei castelli e nei possessi e condonava le offese arrecate al Comune di Genova. Il 13 marzo 1174 ...
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CANTELLI, Girolamo
Giuseppe Talamo
Nacque a Parma il 22 giugno 1815 da Lodovico, conte di Rubbiano, e da Luigia dei marchesi Rizzini di Mantova.
Educato inizialmente nel Collegio dei nobili, il C. approfondì [...] , non sarà stata affatto inutile la mia andata a Napoli!".
In un momento particolarmente delicato - si era alla vigilia della Convenzione di settembre - il C. assunse la carica di prefetto di Firenze (7 sett. 1864).
Il giudizio del C. sui Fiorentini ...
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CORSINI, Neri
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Roma il 23 nov. 1771 dal principe Bartolomeo e da Maria Felice Colonna Barberini. Destinato fin da giovane alla carriera diplomatica, ebbe la sua prima carica [...] che il governo inglese faceva pesare su Livorno costrinsero però il granduca ad uscire dalla neutralità e a sottoscrivere una convenzione con l'Inghilterra (28 ott. 193). Nondimeno, dopo le vittorie francesi alla metà del '94, i governanti toscani si ...
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Figlio (Vienna 1747 - ivi 1792) dell'imperatore Francesco I e dell'imperatrice Maria Teresa, succedette (1765) al padre nel granducato di Toscana, promuovendo una politica di riforme dell'ordinamento politico, [...] ordinamenti moderni. Anche nell'Impero L. fu fautore di un'accorta politica di riforme. In politica estera, con la convenzione di Reichenbach (1790), dichiarò la rinuncia dell'Austria agli acquisti dei territori turchi, e pose termine alla guerra con ...
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GIURA, Vincenzo
Elisa Boccia
Nacque a Roccanova, nel Potentino, il 14 dic. 1847, da Raffaele e da Angiola Continanza; ancora adolescente si trasferì con la famiglia a Napoli, dove si dedicò all'arte [...] Istituto d'arti e mestieri Casanova di impiantare un'officina di oreficeria nei locali della scuola: egli stipulò una convenzione per la quale la natura della sua azienda restava privata, come pure quella dell'istituto, mentre gli studenti-lavoratori ...
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MALATESTA (de Malatestis), Carlo
Anna Falcioni
Figlio di Malatesta di Pandolfo (II), più noto come Malatesta dei Sonetti, signore di Pesaro, ed Elisabetta da Varano, nacque nell'ultimo decennio del [...] non tolse al M. il suo valore di mediatore tanto che, inviato a Milano dal padre, mise a punto le clausole per una convenzione che di fatto sancì l'ingresso dei Malatesta nell'orbita viscontea. I patti, stabiliti il 21 nov. 1424, tra il M., il padre ...
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ANDREONI, Giovanni Antonio
Alberto Merola
Nacque a Lucca l'8 febbr. 1649.
Studiò per tre anni giurisprudenza all'università di Perugia e, a diciotto anni, entrò, a Roma, nel noviziato della Compagnia [...] e il missionario italiano Giorgio Benci, fu l'A., allora segretario e socio del provinciale. Si poté così giungere alla convenzione del 25 gennaio 1694, che venne sottoposta alla sanzione reale.
Con essa era tutelata la libertà degli Indios, sia ...
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convenzione
convenzióne s. f. [dal lat. conventio -onis «incontro, riunione; accordo, contratto», der. di convenire: v. convenire]. – 1. Accordo, patto stretto fra due o più persone, fra enti pubblici, fra stato e stato, mediante il quale...
convenzionare
v. tr. [der. di convenzione] (io convenzióno, ecc.). – Stabilire per mezzo di una convenzione. Nel rifl., convenzionarsi, impegnarsi tramite una convenzione, riferito in partic. a medici liberi professionisti o a cliniche private...