LAVAGNA, Carlo
Fulco Lanchester
Nacque ad Ascoli Piceno il 26 maggio 1914 da Silvio, avvocato di origini sarde ma radicato nelle Marche, e da Maria Di Ré. Dopo gli studi medio-superiori a Macerata, [...] in cui il principio maggioritario veniva rifiutato nella sua funzione di separazione tra maggioranza e opposizione, la convergenza in sede assembleare veniva da lui vista non come elemento di tipo trasformistico, ma come attuazione del principio ...
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GROPPALI, Alessandro
Franco Tamassia
Nacque a Cremona il 5 maggio 1874 da Stefano e da Caterina Ghilardotti. Seguì gli studi universitari a Cremona (dove fu allievo di A. Ghisleri), quindi a Padova. [...] sociologico del reato nel pensiero di Filippo Grissini, in Sociologia e teoria…, pp. 37 s.).
Il G. registrò anche una convergenza con L. Sturzo circa la necessità di fondare la sociologia su di una specifica concezione della vita e su un complesso di ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] simile ricerca scientifica corrispose un'attività nell'Azione cattolica e nelle istituzioni, ferma nei principi, ma aperta alla convergenza e alla discussione. Scelto per la vicepresidenza dell'Azione cattolica da Giovanni XXIII nel 1959 e poi alla ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] anni d'assenza dalla capitale. Tra i due s'instaurò una "fida e signorile amicizia" che nasceva da una sostanziale convergenza di vedute. Vico nell'autobiografia scriverà anzi che il D. "fu il primo con cui poté cominciare a ragionar di metafisica ...
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ALCIATO (Alciati), Andrea
Roberto Abbondanza
Nacque pare a Milano (ma c'è chi dice ad Alzate) l'8 maggio 1492, da Ambrogio Alciati e da Margherita Landriani, ed ebbe propriamente il nome Giovanni Andrea. [...] già compiuto, almeno in una prima redazione, nel 1522; steso in forma chiara ed elegante, esso rivela una armonica convergenza tra le ragioni della filologia e quelle della giurisprudenza. Il trattato, per suo conto, è una esposizione organica, di ...
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BARTOLOMEO da Capua
Ingeborg Walter
Maura Piccialuti
Appartenente a un'antica famiglia capuana di giuristi, nacque a Capua il 24 ag. 1248 da Andrea, avvocato fiscale sotto Federico II di Hohenstaufen [...] ha escluso ogni pospossibile influenza della filosofia tomistica. La questione resta ancora aperta.
B., nella varietà e nella convergenza dei suoi interessi di scienziato e di pratico, di esegeta e di politico, presenta caratteri che lo accomunano a ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] , la questione dell’attività si presentò come un problema di qualità politico-amministrativa, come il punto terminale di convergenza e di confronto delle varie posizioni che si erano confrontate nel lungo e tormentato periodo dell'incubazione.
Coi ...
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convergenza
convergènza s. f. [der. di convergere]. – 1. Il convergere, l’essere convergente, cioè diretto verso un unico punto o limite: c. di due linee, di due strade; negli autoveicoli, c. delle ruote, la particolare disposizione delle...
convergente
convergènte agg. e s. m. [part. pres. di convergere]. – 1. agg. Che converge, cioè si dirige a un medesimo fine o punto: linee c.; strade c.; due fasci di luce convergenti; e in senso fig.: azioni, interessi convergenti. 2. agg....