ALBANI (Alban), Mattia
Luigi Ferdinando Tagliavini
Liutaio nato a S. Nicolò di Caldaro (Bolzano) il 28 marzo 1621. Svolse la sua attività a Bolzano. E dubbio a quale scuola si sia formato; certo i suoi [...] scuola degli Amati; la fattura dei suoi violini resta, tuttavia, caratterizzata, nei confronti di quella degli Amati, da una maggiore convessità, una maggiore altezza delle fasce e l'ampia apertura delle ff.
Le forme del nome, l'italiana Albani e la ...
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GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] Regia Accademia, piazza Carolina e porta di Po, demolita nel 1813, e per la quale il G. elaborò un progetto con campata centrale convessa ornata da colonne tuscaniche (Meek, 1991, p. 176). Tra il 15 ottobre e il 17 nov. 1675 è certa la presenza del G ...
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MASNAGO, Alessandro
Micaela Mander
– Figlio di Giovanni Antonio, intagliatore di cammei, nacque forse a Milano nella prima metà del XVI secolo (Distelberger, 2002).
Attivo a partire dal 1560 circa, [...] incisa sopra l’elmo dell’eroe.
Il cammeo presenta il monogramma dell’artista. La scena si sviluppa lungo tutta la convessità della pietra, così come accade nel cammeo raffigurante Giove e Io, di identico materiale (agata marrone, bianca, grigia) e ...
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FERRONI, Giuseppe
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Antonio e Paola Liberatori, nacque a Roma il 7 ott. 1714 (Bonaccorso, 1992). Non si hanno notizie della sua attività prima del 1737, quando figura nei [...] periodo 1760-62 (Anagni, Arch. storico, Riformanze). L'opera mostra alcuni caratteri di derivazione borrominiana, come la vivace convessità della soluzione angolare, che fa il verso ad espedienti già visti in precedenti opere di F. Barigioni.
Durante ...
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FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] si proietta su un solo piano, cioè priva, come sarebbe stato logico aspettarsi per un impianto del genere, di ingresso convesso e di raccordi mistilinei. La facciata, che rimanda a episodi napoletani della prima metà del Seicento, si svolge su due ...
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CASTELLI, Carlo Antonio
Luciano Tamburini
Oriundo di Varese, giunse nei primi anni del Settecento in Piemonte, dove lavorò per Antonio Bertola ottenendo nell’anno 1712 la nomina ad agrimensore e un [...] di S. Giacomo della Grangia di Darola, il C. intervenne su una costruzione esistente trasformandone l’abside in facciata, la cui convessità contrasta con la parete piana del fondo, ed eseguendo la cappella di S. Pietro (1726). Su tali premesse ancora ...
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GAGLIANO
Raoul Meloncelli
Famiglia di liutai attivi a Napoli dagli inizi del sec. XVIII alla metà del secolo XIX.
Capostipite della famiglia è Alessandro, nato a Napoli intorno al 1660. Destituita d'ogni [...] del legno. Per i suoi violini prese spesso a modello l'ultimo Stradivari, rispetto al quale tenne il corpo meno convesso e più largo del modello realizzato dal padre Nicola. Di ottima fattura sono i violoncelli; tuttavia i suoi strumenti, ancorché ...
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LANCIA, Emilio
Gianluca Ficorilli
Nacque a Milano il 20 luglio 1890 da Andrea e Costanza Adami. Dopo avere frequentato il liceo classico A. Manzoni, nell'ottobre del 1910 si iscrisse ad architettura [...] ) che assumono l'aspetto di un'ironica interpretazione dei temi decorativi dell'architettura classica. Sul lato opposto, la convessità è disegnata in pianta attraverso una linea spezzata in tre segmenti, mentre nell'alzato l'unità del prospetto è ...
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GATTI, Francesco
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Codogno, allora in provincia di Milano, il 10 sett. 1845 da Giuseppe e da Luigia Bossi. Aveva da poco superato i quindici anni di età quando, arruolatosi [...] , in Gazzetta degli ospitali, VI (1885) pp. 3-44 (accurato studio delle forme interessanti prevalentemente la convessità degli emisferi e di quelle circoscritte precedute e accompagnate da meningiti spinali, di difficile diagnosi differenziale); Le ...
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MANARA, Baldassarre
Maura Picciau
Sono scarse le notizie biografiche pervenute su questo pittore ceramografo, attivo a Faenza nella prima metà del XVI secolo, figlio maggiore di Giuliano di Baldassarre, [...] ", di città turrite, castelli e montagne: la rappresentazione si adatta alla forma del manufatto, assecondandone le curve e le convessità. Esemplare in tal senso il piatto con Orfeo ed Euridice del Museo di Faenza, databile intorno al 1534.
Il corpus ...
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convessita
convessità s. f. [dal lat. convexĭtas -atis]. – L’essere convesso: c. di una superficie; per una curva o superficie, equivale a concavità negativa (v. concavità); con sign. concr., la parte convessa di qualcosa: una mezzaluna con...
convesso
convèsso agg. [dal lat. convexus «ricurvo», der. di convehĕre «raccogliere insieme, condurre», comp. di con- e vehĕre «trasportare»]. – In genere, di corpo che si presenta ricurvo come la parte esterna di un cerchio o di una sfera...