eziandio
Mario Medici
Compare solamente nella prosa del Convivio, nelle seguenti funzioni,:
1. Come congiunzione, in unione con ‛ ma ' e correlativamente a ‛ non pure ' o ‛ non solamente ' e simili, [...] con valore aggiuntivo o completivo, spesso con tono intensivo.
Si trova in III VIII 2 se così è mirabile questa creatura, certo non pur con le parole è da temere di trattare di sue condizioni, ma eziandio ...
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romano
Andrea Mariani
Il termine compare solo nel Convivio e nella Commedia, sempre con valore di grande dignità e nobiltà, secondo l'alto concetto che D. aveva di Roma, della sua storia e dei suoi [...] cittadini.
Come aggettivo, si riferisce quasi esclusivamente a Roma antica, come appare dagli esempi di Cv IV IV 11 (romana gente, " popolo di Roma "; cfr. V 13 romani cittadini, e V 8 roman popolo), V ...
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contemplare
Antonietta Bufano
Il verbo, adoperato solo nel Convivio e nel Paradiso (con un'unica eccezione nel Purgatorio), e presente in alcune occorrenze nell'accezione (in senso figurato) di " guardare, [...] considerare con ammirazione e interesse ", amplia e approfondisce in altre il suo significato, assumendo il valore di " indagare, speculare intorno a una cosa ". In alcuni luoghi del Paradiso è con specifico ...
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risplendere (resplendere)
Alessandro Niccoli
In un passo del Convivio (III XIV 5) D. afferma che l'usanza de' filosofi è... di chiamare ‛ splendore ' [il lume], in quanto esso è in altra parte alluminata [...] ripercosso. Allorquando è riferito a ‛ luce ', r. vale perciò " riverberarsi ", " riflettersi " in modo intenso, vivido e diffuso: dopo il tramonto del sole, lo ciel, che sol di lui prima s'accende, / ...
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veloce
Alessandro Niccoli
Compare in un esempio del Convivio e in sedici della Commedia, dove si dispone di preferenza o in rima (nove volte) o in apertura di verso (due volte).
Poiché è attributo di [...] ciò " che si muove con grande prestezza ", gli esempi più numerosi appartengono al Paradiso (dieci, contro uno dell'Inferno e cinque del Purgatorio), in connessione con alcuni fra i motivi più significativi ...
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testimonianza
Luigi Blasucci
Vocabolo adoperato quasi esclusivamente nel Convivio (14 volte, contro una della Commedia, dove, forse per ragioni metriche, è preferita nel medesimo senso la voce ‛ testimonio [...] ': v.). Per il significato concettuale giuridico, v. Frosini, citato in bibliografia.
Nel significato giuridico di " dichiarazione fatta da un testimone ": Cv I II 8 la propria loda e lo proprio biasimo ...
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passione
Antonio Lanci**
Il termine, usato soprattutto nel Convivio, vale " sofferenza ", sia in senso fisico che psichico, ma vale più spesso " qualità o moto dell'animo ".
La dottrina dantesca della [...] p. deriva sostanzialmente da quella di Aristotele, le cui opere D. richiama di frequente.
Secondo Aristotele (Metaph. V 21, 1022b 15-21) p. si dice in quattro sensi: innanzi tutto, designa una qualità ...
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avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] Rime 5, 12, Commedia 3, 82. 2.2. a. transitivo: Vita Nuova (a) 7, (b) 30, (c) 8; Rime (a) 7, (b) 43, (c) 12; Convivio (a) 59, (b) 125, (c) 40; Commedia (a) 39, (b) 152, (c) 62. Il rapporto fra il totale delle attestazioni e il numero delle occorrenze ...
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secondamente
Alessandro Niccoli
È vocabolo con parecchie occorrenze nel Convivio, e una sola nella Commedia.
Nella larga generalità dei casi ha il valore di " in secondo luogo " e ricorre nell'enumerazione [...] , e quello d'animo, cioè di elezione, sia formulata solo in Pg XVII 93, essa sembra implicitamente prevista dal passo del Convivio qui esaminato; secondamente ama varrà pertanto " ama in seconda istanza ", ma come esito di una libera scelta che è il ...
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cautela
Napoleone Eugenio Adamo
Ricorre tre volte, soltanto nel Convivio, e tutte e tre nel significato comune di " prudenza ", " accortezza ", " precauzione ": l'una [delle tre ragioni per le quali [...] D. ha scritto il Convivio in vulgare e non latino] si muove da cautela di disconvenevole ordinazione (I V 2): " Dante enuncia genericamente la prima ragione da cui si dichiara indotto a far uso dell'italiano anziché del latino; la quale è di ...
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convivio
convìvio s. m. [dal lat. convivium, der. di convivĕre «vivere insieme»], letter. – Convito, banchetto: le dolci reliquie de’ convivi (Ariosto). Il Convivio, titolo di un’opera dottrinale di Dante (quasi «banchetto di scienza» per...