volgarmente
Ricorre solo nel Convivio, e vale " comunemente ", senza alcuna connotazione spregiativa (v. VULGO): nulla [cosa] n'è più manifesta che nobilitade essere dove è vertude, e ciascuna cosa volgarmente [...] vedemo, in sua natura [virtuosa], nobile esser chiamata (IV XIX 4); e così in XXV 4.
In un altro passo, invece, in relazione all'uso del ‛ volgare ' nel commento alle canzoni, D. si propone di dimostrare ...
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novanta
Ricorre solo nel Convivio, due volte unito a una, per indicare il numero delle rivoluzioni che il sole compie in tre mesi, montando a guisa d'una vite dintorno, tanto che compia novanta e una [...] rota e poco più (III V 14; v. anche § 16). Altre due volte (§ 18) è unito a uno, nell'espressione novanta e uno die [ o dì ] e poco più, sempre in relazione allo stesso fenomeno ...
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perpetuale
Ricorre solo nel Convivio, come sinonimo di ‛ perpetuo ', cioè " perenne ", " eterno ". Due volte è attribuito a infamia: quella dell'essilio di Boezio (I II 13), e quella (p. infamia e depressione) [...] dei malvagi uomini d'Italia che commendano lo volgare altrui e lo loro proprio dispregiano (XI 1). La parte che in noi è perpetuale, " eterna ", è l'anima (II VIII 8) ...
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pretesto
Voce del Convivio, che appare tre volte solo nell'espressione ‛ sotto p. ' cioè " sotto l'apparenza ", " sotto le viste ": la necessità di difendere la propria reputazione mosse Boezio di se [...] medesimo a parlare, acciò che sotto pretesto di consolazione escusasse la perpetuale infamia del suo essilio (I II 13); qui si vuole sapere che le cose defettive possono aver li loro difetti per modo, ...
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quindici
Nel Convivio il numerale ricorre due volte in contesti di carattere astronomico: la revoluzione del cielo Stellato si compie quasi in ventiquattro ore, [cioè in ventitré ore] e quattordici parti [...] de le quindici d'un'altra (II III 5); faccendo del dì e de la notte ventiquattr'ore, tal volta ha lo die le quindici ore, e la notte le nove (III VI 3): si tratta delle ore equali, la cui distribuzione ...
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convenevolemente
. Ricorre solo nel Convivio, e vale " come si conviene ", " in maniera idonea, opportuna ": I X 12 si vedrà la sua [del volgare] vertù, sì com'è per esso altissimi... concetti convenevolemente, [...] sufficientemente e acconciamente... manifestare; III X 6 e XII 6; II VI 3 assegno due ragioni per che io convenevolemente deggio... parlare, " è opportuno che io parli "; III X 4 basti qui tanto avere ...
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massimo
Ricorre soltanto nel Convivio, sempre riferito a sostantivi astratti, con varie sfumature di significato. Nell'accezione di " grandissimo ", quantitativamente, è detto della distanza che divide [...] la Terra dal cielo (III V 6), mentre, riferito a quel piacere altissimo di beatitudine, lo quale è massimo bene in Paradiso (XV 2), ne mette in luce l'eccellenza.
Si vedano anche gli altri casi: in massima ...
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ammaestrare
. Frequente in Convivio; inoltre in If XII 20 e Detto 348. Nel senso di " istruire ", in Cv II V 1-2 (con lo stesso valore, al participio, in If XII 20 Questi non vene / ammaestrato da la [...] tua sorella; cfr., anche al participio, Cv III IX 3, dove vale più esattamente " cosciente ": parlo a la canzone sì come a persona ammaestrata di quello che dee fare; in senso più lato, in IV XXVI 11). ...
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disconvenevole
Nel Convivio, dove risulta adoperata quattro volte, la voce, che trova attestazioni nella lingua due-trecentesca, ha il valore di " non conveniente al fine ". D. intende scusare il suo [...] commento da una ‛ macula sustanziale ', cioè da l'essere vulgare e non latino (I V 1) e porta tre ragioni, una delle quali si muove da cautela di disconvenevole ordinazione (§ 2), cioè dal ritegno di far ...
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sufficientemente (sofficientemente)
Solo nel Convivio, col significato di " bastantemente ", cioè quanto occorre a un determinato fine, secondo l'opinione del parlante: se l'una e l'altra di queste ragioni [...] mi scusa, sufficientemente lo pane del mio formento è purgato de la prima sua macula (Cv I II 15, e v. XIII 11); Perché sì caro costa quello che si priega, non intendo qui ragionare, perché sufficientemente ...
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convivio
convìvio s. m. [dal lat. convivium, der. di convivĕre «vivere insieme»], letter. – Convito, banchetto: le dolci reliquie de’ convivi (Ariosto). Il Convivio, titolo di un’opera dottrinale di Dante (quasi «banchetto di scienza» per...