induzione
Bruno Basile
Termine presente in tre passi del Convivio. In Il XIII 5 E la terza similitudine [tra i cieli e le scienze] si è inducere perfezione ne le disposte cose. De la quale induzione, [...] quanto a la prima perfezione, cioè de la generazione sostanziale, tutti li filosofi concordano che li cieli siano cagione, e 6 Così de la induzione de la perfezione seconda le scienze sono cagione in noi, ...
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re (rege)
Luigi Blasucci
Parola di uso frequente nel Convivio e nella Commedia (nessuna occorrenza invece nella Vita Nuova e nelle Rime). Al plurale è adoperata sempre la forma ‛ regi ' (salvo davanti [...] a nome proprio, come nell'unico caso di Cv IV V 11 li re Tarquinii). Unito con funzione appositiva al nome proprio, il termine è talvolta posposto: Cv IV XXVII 17 Cefalo d'Atene venne a Eaco re; If IV ...
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studio
Luigi Blasucci
La parola è adoperata solo nel Convivio e nella Commedia, con larga prevalenza nel primo (ventisei volte su trenta occorrenze complessive). La ragione di ciò è da ricercarsi principalmente [...] nell'impiego di s. come parola tematica in tre zone precise del trattato, identificabili con i capp. XII-XIII del libro I, col cap. XV del libro II e con i capp. XI-XIII del libro III. In tutti e tre i ...
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regno
Alessandro Niccoli
E vocabolo tipico del lessico del Convivio e della Commedia; ricorre una volta nella Vita Nuova, nel Fiore e nel Detto.
Secondo il pensiero politico di D., i r. sono una delle [...] organizzazioni sociali mediante le quali la società umana, presa nel suo complesso, persegue come bene terreno la piena attuazione dell'intelletto possibile; essi si distinguono dalle città per il fatto ...
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perfettamente
Alessandro Niccoli
. L'avverbio è quasi esclusivo del Convivio, dove compare 31 volte (3 nella Vita Nuova, una nel Paradiso); appare in ogni caso come vocabolo del linguaggio dottrinario [...] e, pur indicando che un'azione è svolta " compiutamente ", " nella sua interezza " o " senza difetti o mende ", nella sua accezione fondamentale è voce che, come l'aggettivo ‛ perfetto ' (v.), esprime ...
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naturale
Antonio Lanci
Aggettivo ad alta frequenza, esclusivo del Convivio e della Commedia. In più luoghi, specialmente poetici, si registra la forma apocopata ‛ natural ', ma solo al singolare.
1. [...] Il termine ha il significato fondamentale di " inerente alla natura " del mondo, dell'uomo (come entità fisica e psichica) e in genere di tutte le creature esistenti. Riferito a facoltà o fenomeni riguardanti ...
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esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita [...] mediante l'osservazione, la consuetudine o lo studio, di una determinata realtà. Con questo valore compare in Cv II XIII 29 ne lo apprendimento di quella [l'Astrologia], volge grandissimo spazio di tempo... ...
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generare
Giorgio Stabile
Il verbo, di uso prevalente nel Convivio, vale " produrre ", " far nascere ", " originare ", sia in senso proprio, come atto di produzione naturale, che in senso traslato. Nella [...] forma mediale passiva vale " prodursi ", " originarsi ", " nascere ", " esser prodotto, generato, creato ". Comunque la nozione di g. in D. è sempre entro la concezione aristotelico-scolastica di ‛ generazione ...
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misericordia
Antonio Lanci
. È usato con discreta fequenza, specialmente nel Convivio. Sulla scorta di Aristotele (cfr. Ret. II 1 " Sunt autem illae permotiones... cuius generis sunt ira, misericordia, [...] ancora, benché non si dimandi "; v. anche PIETÀ.
Oltre che nei luoghi sopra citati, il sostantivo si registra ancora in altri passi del Convivio (I I 8, II II 2, VI 4) e in Vn XII 2 chiamando misericordia a la donna de la cortesia (la Vergine, ovvero ...
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larghezza
Bruno Basile
La voce ricorre con buona frequenza nel Convivio; si trova anche nella Commedia, una volta nelle Rime, e inoltre nel Fiore e nel Detto.
Piuttosto limitata l'accezione di " ampiezza [...] la quale fa gli uomini splendienti e amati. Il nesso con l'uso classico del termine è evidente in due passi del Convivio dove l. traduce il ‛ largiendi usus ' di Boezio e la ‛ liberalitas ' di Cicerone: IV XIII 14 Boezio... dice: " Allora è buona la ...
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convivio
convìvio s. m. [dal lat. convivium, der. di convivĕre «vivere insieme»], letter. – Convito, banchetto: le dolci reliquie de’ convivi (Ariosto). Il Convivio, titolo di un’opera dottrinale di Dante (quasi «banchetto di scienza» per...