Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] di commistione degli stili e dei registri linguistici. L’amplissima escursione di contenuti, di sentimenti, di tipi di discorso che convivono nel poema «a cui ha posto mano e cielo e terra» impongono di mettere a frutto tutte le risorse linguistiche ...
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Filologo (Fiorenzuola d'Arda 1886 - Firenze 1956); prof. di filologia romanza dapprima all'univ. di Catania (1922), poi (dal 1925) a Firenze come successore di P. Rajna; socio corrispondente dei Lincei [...] , 1926 e di Tutte le opere storiche e letterarie di N. Machiavelli, 1929; il saggio Per il testo critico del Convivio e della Divina Commedia, 1944) e gli articoli dedicati alle poetiche medievali (Dai trovatori al Petrarca, 1936; Poesia e storia ...
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Filologo (Modena 1865 - Firenze 1937), accademico della Crusca e socio corrispondente dei Lincei (1932). Curò l'edizione critica dei Reali di Francia di Andrea da Barberino (1892-1900); si occupò proficuamente, [...] Scartazzini, che dalla 9a edizione (1929) in poi può dirsi opera sua: strumento di lavoro validissimo per ampiezza e sicurezza d'informazione e sobrietà d'esposizione. In collaborazione con G. Busnelli, curò il testo del Convivio (Firenze, 1934-37). ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] , considerati privi di regole, fungevano solo come punto di avvio per poi accedere al latino e per «più innanzi andare» (Convivio I, xiii). Una didattica del volgare, limitata alla lettura e alla grafia, poteva aver luogo presso notai o mercanti ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] non essere da abbandonare (Paolo Orosio, Delle Storie VI, 7, 368).
Dall’inizio del Trecento, in particolare dal Convivio di Dante, la costruzione si diffonde nella prosa volgare, per poi diventare relativamente frequente nei secoli seguenti. Tale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] una causa fisica, quella della maggiore o minore densità della materia, secondo una tesi risalente ad Averroè accolta ancora nel Convivio, ma dipendono dal diverso modo in cui la virtù emanata da Dio si unisce alla materia della Luna, prefigurando l ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] -letteraria italiana, la riflessione di ➔ Dante sulla natura del volgare, dell’uso vivo e dell’uso letterario, consegnata a pagine famose del Convivio (I, v, 8-9) e del De vulgari eloquentia (I, ix, 4-10). In quest’opera si ha la formulazione del ...
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IN- [PREFISSO]
Il ➔prefisso in- (dal latino in-) può assumere in italiano due diversi valori.
• Può indicare mancanza, privazione, contrarietà, opposizione in parole derivate dal latino (inutile, insano) [...] il verbo si è formato in italiano)
installare, instaurare, inscenare, instradare
In alcuni casi le due forme convivono assumendo due distinti significati
ispirare (‘suscitare un pensiero, un sentimento’) / inspirare (‘immettere aria dentro’)
Nelle ...
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GENTILE, Luigi
Carlo D'Alessio
Nacque a Macerata il 5 ag. 1851 da Vincenzo e Vittoria Biroresi. Iscrittosi all'Istituto di studi superiori di Firenze, fu allievo di A. Bartoli, che lo chiamò, dopo il [...] 1006).
L'opera, che descrive in minuziose schede bibliografiche anche alcuni preziosi codici danteschi (quattordici della Commedia, uno del Convivio, uno della Vita nuova, e dieci delle Rime), fu portata a termine successivamente da P.L. Rambaldi e A ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] un nesso relativo (coniunctio relativa).
I moduli argomentativi della latinità scolastica incidono sulla prima prosa filosofica in volgare: nel Convivio di ➔ Dante per es. «Dico adunque che» corrisponde al lat. dico igitur quod, «Onde è da sapere che ...
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convivio
convìvio s. m. [dal lat. convivium, der. di convivĕre «vivere insieme»], letter. – Convito, banchetto: le dolci reliquie de’ convivi (Ariosto). Il Convivio, titolo di un’opera dottrinale di Dante (quasi «banchetto di scienza» per...