La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Miqat, qibla, gnomonica
Ahmad Dallal
Mīqāt, qibla, gnomonica
Si può affermare che il contributo più originale dell'astronomia araba [...] , la lunghezza dell'ombra e l'azimut del Sole. Per uno gnomone di data lunghezza, al-Ḫwārizmī calcola le coordinatepolari, considerando come angolo l'azimut e come raggio la lunghezza dell'ombra, da segnare sul piano orizzontale della meridiana. La ...
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L'Ottocento: astronomia. La teoria lunare da Laplace a Hansen e Hill
Curtis Wilson
La teoria lunare da Laplace a Hansen e Hill
Il capitolo riassume i principali sviluppi della teoria lunare nel XIX [...] anche se, a suo giudizio, essa presentava gli svantaggi comuni a tutte le precedenti teorie che usavano le coordinatepolari: le equazioni differenziali non erano puramente algebriche e, anche per il moto ellittico, i coefficienti dei termini non ...
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L'Ottocento: astronomia. La meccanica celeste dopo Laplace: la teoria di Hamilton-Jacobi
Craig Fraser
Michiyo Nakane
La meccanica celeste dopo Laplace: la teoria di Hamilton-Jacobi
La teoria di Hamilton-Jacobi, [...] numero limitato di copie litografate.
Binet scrisse le equazioni di Lagrange per il moto ellittico non perturbato (R=0) in coordinatepolari e derivò le costanti arbitrarie del moto C, G, H, c, g, h, quantità che sarebbero divenute variabili nel caso ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] che lo perturbano fossero confinati a stare su un piano. Senza far uso di coordinate ortogonali egli derivò allora, direttamente dalla geometria del problema, le equazioni del moto in coordinatepolari (r,φ):
[7] r d2φ+2dr dφ=Q dt 2,
dove M è la ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] o complessi a seconda che lo s. sia reale o complesso, detti coordinate del punto; si definisce come distanza di due punti (x1, x2, solo in parte riescono ad attraversarlo, specialmente nelle regioni polari). Lo schermo interno è l’atmosfera, che in ...
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fisica
L’insieme dei fenomeni fisici dovuti all’esistenza di un particolare campo di forza, il campo magnetico, che ha la sua origine in correnti elettriche e determina, attraverso i magneti, azioni meccaniche [...] campo magnetico terrestre ha subito in passato ripetute inversioni di polarità; inoltre, l’asse del dipolo centrale sembra aver cambiato oltre che dell’aeronomia, in primo luogo del coordinamento e della normazione delle ricerche sul campo magnetico ...
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Il terzo pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole.
La parte compatta, solida, della superficie terrestre, che emerge dalle acque, oppure la parte superficiale, esterna, della crosta terrestre, [...] diverse del pianeta (all’equatore, alle medie latitudini e nelle regioni polari): risultò che la T., come era già stato ipotizzato da Newton superficie terrestre si adotta un sistema di coordinate sferiche (latitudine e longitudine), costituito con ...
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Astronomia
Corpo celeste che ruota intorno a un pianeta. Tutti i pianeti del Sistema solare (eccettuati Mercurio e Venere) sono dotati di uno o più satelliti. L’unico s. visibile a occhio nudo, e quindi [...] terrestre sono necessari più s. sia su orbite polari o quasi-polari, sia su orbite equatoriali geosincrone. Con l’evoluzione un display di informazioni per la propria radiolocalizzazione (coordinate geografiche e altitudine del posto ove è situato ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] . Dall'immagine X appare che l'emissione proviene dalle regioni polari, il che fa pensare che sia dovuta a fenomeni simili a a tali supposte esplosioni si sarebbero potute ricavare le coordinate della regione terrestre da cui provenivano, una volta ...
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Spazio, esplorazione dello
Paolo Santini
(App. IV, iii, p. 397; V, v, p. 89)
Scopo dell'attività spaziale, di qualunque tipo e a ogni livello, è far compiere una certa 'missione' assegnata a un 'carico [...] importante perché, dipendendo da tutte e tre le coordinate, essa provoca accelerazioni perturbative secondo le tre direzioni geochimica della Luna, soprattutto a livello delle regioni polari, dove potrebbe trovarsi effettivamente del ghiaccio. Questa ...
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coordinata
s. f. [part. pass. femm. di coordinare]. – Ciascuno degli enti geometrici e matematici (lunghezze, angoli e sim.) atti a individuare un punto su una linea, nel piano o nello spazio; anche, ciascuno dei numeri che rappresentano tali...
polare
agg. [dal lat. mediev. polaris, der. del lat. polus «polo1»]. – 1. Che si riferisce al polo o ai poli della Terra: le terre, le regioni p.; i ghiacci p.; l’Oceano P. Artico; asse p. di un pianeta, quello che congiunge i poli magnetici,...