Vedi CONCORDIA SAGITTARIA dell'anno: 1959 - 1994
CONCORDIA SAGITTARIA (Iulâa Concordâa Sagitrarâa)
G. Brusin
Da una stazione sull'Annia a circa metà strada fra Altino e Aquileia, si sviluppò quella che [...] Bibl.: D. Bertolini, in Not. Scavi, 1877, p. 78; 1880, ecc.; F. Poulsen, Porträtstudien i norditalienischen Provinzmuseen, Copenaghen 1928; G. Brusin, Il sepolcreto paleocristiano di Concordia Sagittaria, in Bollettino d'Arte, 1951, pp. 168-174; P. L ...
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BA‛AL ("signore, padrone")
G. Garbini
Nome con cui i Fenici designavano una divinità maschile venerata in Siria col nome di Hadad (v.). B. era il dio della tempesta e dell'uragano, dei monti e della [...] Ugaritica II, Parigi 1949, pp. 121-130; G. Contenau, La civilisation phénicienne2, Parigi 1949, pp. 79 ss. e 172 ss.; R. Dussaud, L'art phénicien du IIe millénaire, Parigi 1949, p. 62 ss.; A. S. Kapelrud, B. in the Ras Shamra Texts, Copenaghen 1952. ...
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ARCADIO (Flavius Arcadius)
V. Scrinari
Figlio di Teodosio il Grande; tenne l'impero dal 395 al 408, aiutato validamente dalla moglie Eudossia e dal prefetto del pretorio Rufino.
Si è cercato di riconoscere [...] Zeit, Berlino 1941, pp. 17-62 (con la bibl. precedente) figg. 5-10, tavv. 3-9; G. Hamberg, Studies in Roman Imperial Art, Copenaghen 1945, pp. 160-161; A. Grabar, L'Empereur, Parigi 1936, p. 28; G. Q. Giglioli, La Colonna di A., Napoli 1952; id., La ...
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TELL ARPASHIYYA
A. Bisi
Sito mesopotamico sull'alto Tigri, nel distretto di Mossul, che ha rivelato alcune delle fasi più antiche della cultura mesopotamica (Samarra, Tell Halaf, el-῾Ubaid; V e IV millennio [...] , XLIII), Lipsia 1945, p. 19 ss., passim; A. Parrot, Archéologie mésopotamienne, I, Les étapes, Parigi 1946, pp. 419-22; II, Tchnique et problèmes, Parigi 1953, pp. 138-58; S. A. Pallis, The Antiquity of Iraq, Copenaghen 1956, pp. 408-10, passim. ...
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VIRGILIO (P. Vergilius Maro)
L. Fabbrini
Il grande poeta nato ad Andes presso Mantova nel 70 a. C., morto a Brindisi nel 19 a. C., durante il suo viaggio di ritorno dalla Grecia, "fu alto e robusto di [...] , Neue Beiträge zu V. Poulsen's Vergil, in Röm. Mitt., LXVII, 1960, pp. 103-110; V. Poulsen, Les portraits romains, I, Copenaghen 1962, nn. 5-6, pp. 44-46; E. Bielefeld, Zu dem Vergiliusbildnis des Justus von Gent für Federigo da Montefeltro, in Arch ...
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TEODORICO (Theodoricus)
R. Calza
Re dei Goti detto il Grande; nato intorno al 455 in Pannonia. Passò l'infanzia come ostaggio alla corte di Costantinopoli. Dal 481 re dei Goti, e dopo varie conquiste [...] ss.; O. Bertolini, Roma di fronte a Bisanzio e ai Longobardi, Bologna 1941, pp. 34-110; E. Dyggve, Ravennatum Palatium Sacrum, Copenaghen 1941, pp. 39 ss.; 49 ss.; J. Kollwitz, Oströmische Plastik der Theodos. Zeit, Lipsia 1941, p. 15 ss.; S. Fuchs ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] I, 1958, pp. 27-36; H. P. L'Orange, The antique origin of the medieval portraiture, in Acta Congressus Madvigiani, Copenaghen 1954, 1958, 3, pp. 53-100; N. Rubinstein, Political ideas in Sienese art. The frescoes by Ambrogio Lorenzetti and Taddeo di ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] , nella maggior parte dei casi, per l'attribuzione all'Inghilterra: la croce con il nome di Gunhild-Helen (Copenaghen, Nationalmus.), datata attualmente alla metà del sec. 12°, deve certo essere considerata un'opera danese, inserendosi perfettamente ...
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Vedi FIDIA dell'anno: 1960 - 1994
FIDIA (Φειδίας, Phidias)
G. Becatti
Scultore ateniese, figlio di Carmide, fratello (Plin., Nat. hist., xxxv, 54 e xxxvi, 177) o zio (Strabo, viii, 354) del pittore Panainos. [...] ad attribuire a F. il tipo dell'Anacreonte (v.), detto Borghese dalla statua proveniente da quella raccolta e oggi a Copenaghen, e di cui si hanno 5 copie della testa testimonianti la fama dell'originale, probabilmente il bronzo visto da Pausania ...
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BOTTI, Giuseppe
Claudio Barocas
Nato a Vanzone San Carlo (Novara), il 3 novembre 1889, da Bartolomeo e da Maria Gorini, studiò nel collegio Mellerio-Rosmini di Domodossola, il cui ambiente religioso [...] del dio Sobek, e rinvenuto a Tebtyni nel 1931 (La glorificazione di Sobk e del Fayyum in un papiro ieratico da Tebtynis, Copenaghen 1959). Nel 1958 era intanto uscito Le casse di mummie e i sarcofagi da El Hibeh nel Museo Egizio di Firenze, Firenze ...
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copenaghense
copenaghènse agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Copenaghen (dan. København), capitale del regno di Danimarca; abitante, originario o nativo di Copenaghen.
giustizia climatica loc. s.le f. Principio etico per cui si costituisce una condizione di parità ed uguaglianza dei diritti, dei doveri e delle risorse di fronte ai cambiamenti climatici di dimensione locale e planetaria, in particolare quelli...