Ballerino e coreografo (Copenaghen 1805 - ivi 1879); figlio del francese Antoine (maestro di ballo al teatro dell'Opera di Copenaghen). Allievo di P. Gardel e A. Vestris, esordì all'Opéra di Parigi nel [...] 1826; fu a Napoli, Vienna, Stoccolma, e a Copenaghen maestro della scuola di danza, dal 1839 direttore di ballo e poi direttore di scena al teatro dell'Opera. Compose 42 coreografie, per molte di esse ispirandosi a una visione romantica dell'Italia. ...
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Attore danese (Copenaghen 1884 - ivi 1917). Dotato di grande fascino e naturale eleganza, fu un antesignano del divismo moderno e uno dei più celebri interpreti del cinema muto: Ved faenglets port ("Le [...] sogno nero", 1911, con A. Nielsen); Klovnen ("Il clown", 1916). n La moglie, Edith Buemann P., nata Groth (Copenaghen 1879 - Gentofte, Copenaghen, 1968), fu anch'essa una nota attrice del cinema muto danese; interpretò fra l'altro De fire djaevle ("I ...
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Pittore (Copenaghen 1810 - ivi 1873). Allievo di Ch. Eckersberg, visse a lungo a Roma (1836-41; 1845-48). Professore (1848) e poi direttore (1853) dell'Accademia di Copenaghen, si distinse per la felice [...] con soggetti popolari italiani o della borghesia danese, spesso ispirate alle commedie di L. Holberg (La famiglia Waagepetersen, 1836, Copenaghen, Statens museum for Kunst; Festa d'ottobre, 1839, ivi, Museo Thorvaldsen). Negli ultimi anni si dedicò a ...
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Biochimico danese (Copenaghen 1895 - ivi 1976), prof. al politecnico di Copenaghen (1941), all'univ. di Rochester (1942-45), poi, di nuovo, al politecnico di Copenaghen (1946-65). Nel 1943, assieme a E. [...] A. Doisy, gli fu assegnato il premio Nobel per la fisiologia o la medicina per gli studî sulla vitamina K, di cui ha descritto l'azione nel processo della coagulazione del sangue. Delle sue numerosissime ...
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Pittore, scultore e ceramista (Copenaghen 1840 - ivi 1920), si ispirò in un primo momento al pittore Th. Lundbye. Tra il 1874 e il 1878 fu a Parigi, dove studiò con L. Bonnat e si avvicinò a Corot, Millet [...] -85). Aderì all'impressionismo, dipingendo soprattutto paesaggi e figure di animali sull'isola di Salthom, presso Copenaghen (Un viale a Kastrup, 1891, Copenaghen, Statens Museum for Kunst). Eseguì sculture e ceramiche, spesso con figure di animali. ...
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Pittore e incisore (Copenaghen 1834 - ivi 1890). Dipinse quadri storici (Re Cristiano II nel carcere, 1871, Copenaghen, Gall. di pittura) e ritratti. ...
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Medico danese (Copenaghen 1830 - ivi 1916), prof. di pediatria a Copenaghen (dal 1877); descrisse (1888) il megacolon congenito, affezione nota anche come malattia di Hirschsprung. ...
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Musicista e musicologo (Copenaghen 1922 - ivi 1982). Studiò al conservatorio di Copenaghen con K. Jeppesen (1943-46) e quindi (1948) a Parigi con N. Boulanger e O. Messiaen. Prof. di etnomusicologia all'univ. [...] di Copenaghen (dal 1969), diresse varie spedizioni di ricerca in Groenlandia, India, paesi del Golfo Persico. Nella sua produzione musicale, che comprende opere teatrali (Belisa, 1963-64; Ushen, 1980), balletti (La création, 1952; The marriage, 1966; ...
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Zoologo danese (Sorö 1827 - Copenaghen 1901), prof. nell'univ. di Copenaghen (dal 1885); scrisse opere didattiche molto diffuse in Scandinavia e notevoli studî sulla fauna del Mare del Nord. ...
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Pittore e litografo (Copenaghen 1881 - Valby, Copenaghen, 1927); studiò in patria, si perfezionò a Parigi (1906-07); dipinse ritratti, composizioni di figure, paesaggi; appartenne al gruppo dei secessionisti. ...
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copenaghense
copenaghènse agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Copenaghen (dan. København), capitale del regno di Danimarca; abitante, originario o nativo di Copenaghen.
sirena1
sirèna1 (ant. serèna) s. f. [dal lat. tardo Sirena, lat. class. Siren -ēnis, gr. Σειρήν -ῆνος]. – 1. Essere favoloso della mitologia classica, rappresentato in forma di giovane donna nella parte superiore del corpo, talvolta con ali...