Poeta e drammaturgo danese (Copenaghen 1779 - ivi 1850). Fu il massimo esponente del romanticismo scandinavo, rinnovatore della letteratura danese e il suo poemetto Guldhornene («I corni d'oro», 1802, [...] conosciute per il tramite di H. Steffens, ne divenne quasi il manifesto. Fu incoronato «re dei poeti nordici» a Copenaghen nel 1829.
Vita e opere
Di famiglia di origine tedesca, sensibile, impetuoso, entusiasta nella vita come nella poesia, O ...
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Scrittore danese (Copenaghen 1861 - Mariager 1918); ebbe verso la fine del sec. 19º grande successo con una serie di romanzi in cui è descritta realisticamente la vita frivola e sensuale di Copenaghen [...] (Julies Dagbog "Il diario di Giulia", 1893; Maria, 1894; Gudsfred "Tregua di Dio", 1895), e col dramma Iudiths Aegteskab ("Il matrimonio di Giuditta", 1898) ...
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Filologo (Copenaghen 1864 - ivi 1917), fu prof. di filologia nordica nell'univ. di Copenaghen. Continuò la raccolta di canti popolari di Svend H. Grundtvig, e studiò inoltre le fonti di Sassone Grammatico, [...] giungendo a distinguere le danesi dalle islandesi. Fra le varie opere, fondamentale per la storia della poesia eroica danese è Danmarks Heltedigtning ("Poesia eroica della Danimarca", 2 voll., 1908-10), ...
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Filologo e critico (Copenaghen 1896 - ivi 1972); prof. dal 1930 nell'univ. di Copenaghen. Si occupò di letteratura danese (Dansk litteraer kritik i det 19. aarhundreda indtil 1870 "La critica letteraria [...] danese nel sec. 19º fino al 1870", 1921; Georg Brandes og han laerere "G. B. e i suoi maestri", 1927; Søren Kierkegaard, 1950; Goldschmidt og nemesis "G. e la nemesi", 1968), ma dedicò anche numerosi studî ...
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Poeta danese (Vridløselille, Copenaghen, 1863 - Copenaghen 1905). Dopo un'iniziale adesione al naturalismo, si avvicinò al simbolismo cui diede voce in Danimarca, insieme a J. Jørgensen e S. Claussen, [...] dalle pagine della rivista Taarnet ("La torre", 1893-94). La sua poesia, lontana da suggestioni romantiche e legata alle piccole realtà naturali (Flyvende sommer "Estate fugace", 1898; Sne "Neve", 1901), ...
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Filologo e poeta ebreo (Copenaghen 1725 - Amburgo 1805). Visse ad Amsterdam, Copenaghen e Berlino come rappresentante di banca. La sua prima opera è una traduzione in ebraico dell'apocrifo Sapienza di [...] Salomone (1755, pubbl. 1780), cui seguirono, fra gli altri, Yēin Lĕbānōn ("Il vino del Libano", 1775) e Dibrē shalōm wĕ emet ("Parole di pace e verità", 1782), dove W. affronta problemi di linguistica. ...
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Romanziere danese (Copenaghen 1896 - Birkerød, Copenaghen, 1975). Critico, saggista, ideologo in forme narrative, attinge a un fondo di romantica religiosità popolare i motivi della polemica antimaterialistica [...] insiti nei numerosi romanzi che descrivono la decadenza della società danese fra le due guerre, votata alle alla sterilità e traviata dall'intellettualismo e dal progresso scientifico: Søgelys ("Nel fascio ...
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Drammaturgo e narratore danese (Copenaghen 1896 - ivi 1983), rinnovatore, insieme a K. Abell e K. Munk, del teatro danese negli anni Trenta. Dal primo dramma Parasitterne ("I parassiti", 1929), ancora [...] ", 1956), tetralogia che raccoglie testi presentati dal 1940 al 1945. Fecondo narratore, ha tracciato un quadro della borghesia di Copenaghen agli inizî del secolo nell'autobiografico Min farmors hus ("La casa di mia nonna", 1943), e ha svolto con ...
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Poeta e critico danese (Copenaghen 1791 - Bonderup, Ringsted, 1860), figlio di Peter Andreas e di Thomasine Gyllembourg (v.), marito di J. Luise Pätges; fu a lungo a Parigi e dal 1822 a Kiel come insegnante [...] , documentato, sul piano dell'arte, soprattutto dalla satira "apocalittica" En sjael efter døden ("Un'anima dopo la morte", 1840) e dal ciclo di romanze De nygifte ("Gli sposi novelli", 1841). Dal 1849 al 1856 diresse il Teatro reale di Copenaghen. ...
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Scrittore svedese (Stoccolma 1869 - Copenaghen 1941). Tipico rappresentante del clima fin de siècle, sin dal primo romanzo Förvilleleser ("Abbagli", 1895) seguì l'impostazione positiva dominante, rappresentando [...] amorosa. Allo stesso tema s'ispira il romanzo Der allvarsamma leken ("Il gioco serio", 1912). Trasferitosi a Copenaghen (1917), S. si dedicò soprattutto all'approfondimento di tematiche filosofico-religiose (Den förvandlade Messias "Il Messia ...
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copenaghense
copenaghènse agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Copenaghen (dan. København), capitale del regno di Danimarca; abitante, originario o nativo di Copenaghen.
sirena1
sirèna1 (ant. serèna) s. f. [dal lat. tardo Sirena, lat. class. Siren -ēnis, gr. Σειρήν -ῆνος]. – 1. Essere favoloso della mitologia classica, rappresentato in forma di giovane donna nella parte superiore del corpo, talvolta con ali...