(danese København) Città capitale della Danimarca (1.320.826 ab. nel 2018), posta sulla costa E dell’isola di Sjaelland che s’affaccia all’Øresund e sulla parte N dell’isoletta di Amager, che le sta dirimpetto, separata da uno stretto canale traversato da ponti. Sorge su territorio pia;neggiante, ma ha alle spalle un terreno cosparso di alture, fra le quali s’interpongono piccoli laghi e anche bassure ...
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Figlio (Sorgenfri, Copenaghen, 1899 - Copenaghen 1972) di re Cristiano X e di Alessandrina di Meclemburgo-Schwerin, sposò (1935) la principessa Ingrid di Svezia, figlia di Gustavo V. Divenne re nel 1947, [...] alla morte del padre, regnando fino alla morte, a seguito della quale è salita al trono la figlia Margherita ...
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Figlio (Copenaghen 1699 - Hirschholm 1746) di Federico IV, cui succedette nel 1730, fu fervente pietista e favorì il predominio della Chiesa. Curò l'istruzione popolare e svolse una grande attività edilizia, [...] anche per ricostruire Copenaghen dopo il grande incendio del 1728. Seguace del mercantilismo, favorì molto il commercio e promosse le industrie. ...
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Ammiraglio danese (Cristiania 1629 - Copenaghen 1697). Fu attivo dapprima nei Paesi Bassi sotto M. A. Tromp e M. A. Ruyter; tornato in Danimarca, si segnalò nella difesa di Copenaghen (1659). Durante la [...] guerra tra Danimarca e Svezia, sconfisse con C. Tromp la flotta svedese (1675-76). Promosso luogotenente generale ammiraglio, ebbe in feudo l'isola di Taasinge ...
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Figlio minore (Haderslev 1609 - Copenaghen 1670) di re Cristiano IV e di Anna Caterina di Brandeburgo, fu destinato dal padre alla carriera ecclesiastica nella Germania settentr., allo scopo di rafforzarvi [...] ulteriori diminuzioni territoriali (paci di Tåstrup e di Roskilde, 1658), solo parzialmente annullate dalla pace di Copenaghen (1660). In politica interna rafforzò il potere reale e, con la cosiddetta "rivoluzione costituzionale", introdusse nel ...
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Diplomatico danese e prussiano (Copenaghen 1769 - Berlino 1835), figlio di Andreas Peter, cui succedette nel 1797 come segretario di stato e nel 1800 come ministro degli Esteri. La sua politica esitante [...] trattato di Tilsit, richiesto di aderire alla politica inglese, esitò e ne fu conseguenza il bombardamento inglese di Copenaghen e la distruzione dell'intera flotta danese. La successiva, inevitabile, alleanza con Napoleone, produsse la perdita della ...
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Teologo danese (Aarhus 1698 - Copenaghen 1764), nipote del precedente. In reazione all'intellettualismo religioso ortodosso, e per influsso soprattutto degli scritti di P. Jurieu e di altri teologi riformisti [...] Hillerød e predicatore di palazzo a Fredriksborg del re pietista Cristiano VI. Predicatore di corte, in seguito, a Copenaghen e prof. di teologia in quella università, svolse larga attività letteraria (pubblicò soprattutto opere di erudizione storica ...
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Figlia (Stoccolma 1851 - Copenaghen 1926) dell'allora principe ereditario, poi re Carlo XV di Svezia; sposò (1869) il principe ereditario Federico, poi Federico VIII di Danimarca. ...
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Uomo politico islandese (Copenaghen 1881 - Reykjavik 1952); dapprima avvocato presso la Corte suprema dell'Islanda, poi (1926-41) ministro d'Islanda in Danimarca. Reggente dal 1941, è stato poi (1944-52) [...] presidente della nuova Repubblica ...
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Duchessa (Schwerin 1879 - Copenaghen 1952) del Meclemburgo, figlia del granduca Federico Francesco III e di Anastasia, granduchessa di Russia. Sposò a Cannes nel 1898 Cristiano, principe ereditario, e [...] poi re, di Danimarca ...
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copenaghense
copenaghènse agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Copenaghen (dan. København), capitale del regno di Danimarca; abitante, originario o nativo di Copenaghen.
sirena1
sirèna1 (ant. serèna) s. f. [dal lat. tardo Sirena, lat. class. Siren -ēnis, gr. Σειρήν -ῆνος]. – 1. Essere favoloso della mitologia classica, rappresentato in forma di giovane donna nella parte superiore del corpo, talvolta con ali...