BACCIARELLI, Marcello
Stefan Kozayiewicz
Nacque a Roma il 16 febbr. 1731, da Filippo e Ortensia Capazzi. Studiò pittura con Marco Benefial. Nel 1750 (o 1753 ?) fu chiamato a Dresda dal direttore della [...] III re di Polonia. Qui soggiornò fino al 1756. La sua attività più nota a Dresda è principalmente quella di disegnatore: copiò alcuni quadri per il Recueil d'Estampes d'après les pluscélèbres tableaux de la Galerie Royale de Dresde (Dresda 1753, 2 ...
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Diplomatico, scrittore e naturalista belga (Comines, Fiandra, 1522 - Saint-Germain, Rouen, 1592); ambasciatore dell'imperatore Ferdinando I in Turchia (sono di questo periodo le Busbequii legationis Turcicae [...] varie piante fra le quali il lillà, il tulipano, il castagno d'India (ippocastano). In Turchia raccolse inoltre molti manoscritti greci, copiò iscrizioni e collezionò antiche monete. Importante la sua testimonianza relativa al gotico di Crimea. ...
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MEZZASTRIS (Mezastris), Pierantonio
Umberto Gnoli
Pittore, nato a Foligno circa il 1430, fece testamento sul finire del 1506. Verso il 1456 affrescò parte di una cappella in S. Maria in Campis presso [...] , vi aveva forse lasciato traccia della sua operosità. Seguì poi Benozzo Gozzoli di cui probabilmente fu aiuto in Montefalco; lo copiò volgarmente nella cappella Eroli in S. Francesco a Narni; lo imitò nel suo lavoro di maggior mole, i Ss. Dottori ...
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CAUCIG (Caucigh, Causich, Cauzio, Kaucig, Kauzich, Kauzig, Kauzio, Kavčič), Francesco (Franz, Franc) Saverio Antonio Nicolò
Ksenija Rozman
Nacque il 4 dic. 1755 a Gorizia da Andrea, sarto, di famiglia [...] 1805, p. 320), scritta durante il suo soggiorno a Roma (1786-87).
Il C. si esercitava nel disegno anatomico, copiava sculture e rilievi classici, oggetti etruschi ed egiziani, e dipingeva vedute di Roma e dintorni, ruderi antichi, studi di animali e ...
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GABBIANI, Anton Domenico
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore e acquafortista, nato il 13 febbraio 1652 a Firenze, ivi morto il 22 novembre 1726. Scolaro prima del Sustermans, poi di Vincenzo Dandini e [...] accostamenti allo stile di C. Maratta, resta in fondo un continuatore della maniera di Pietro da Cortona, di cui copiò e studiò le opere nei suoi disegni che nella raccolta fiorentina degli Uffizî sono numerosissimi. Il suo affresco più importante ...
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MECKENEM, Israhel van
Fritz Baumgart
Incisori da Meckenheim, presso Bonn. Padre e figlio, di uguale nome, operarono nella seconda metà del sec. XV. Il primo può venire identificato con il "maestro della [...] era stato orefice. Il figlio, educato nella bottega del padre, entrò nella bottega del maestro noto sotto la sigla E.S. e ne copiò quasi l'intera opera. Nel 1470 era a Bamberga, risiedette poi a Kleve e in ultimo a Bocholt. Morì nel 1503. Ebbe più ...
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HUBER, Johann Rudolf
Paul Ganz
Pittore, nato nel 1668 a Basilea, ivi morto il 28 febbraio 1748. Apprese l'arte in Basilea dal pittore di vetrate Wannewetsch, passò poi presso Konrad Meyer in Zurigo [...] presso Domenico Tiepolo. Tanto nell'Italia settentrionale quanto a Firenze, a Roma e in altri minori centri artistici copiò diligentemente dall'antico e dai cinquecentisti; e s'acquistò fama di eccellente ritrattista. Al suo ritorno in Svizzera ...
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POPOL VUH (in lingua quiché, popol "nazionale", vuh "libro")
Guido Valeriano Callegari
Manoscritto in lingua quiché e lettere latine, di un libro detto pure "libro del consiglio", tramandato oralmente [...] detto anche manoscritto di Chichicastenango, da non confondersi con altro manoscritto omonimo.
Nel 1854, C. Scherzer ritrovò il detto ms., lo copiò e lo pubblicò in traduzione poco fedele, tre anni dopo, a Vienna; così pure l'abate Ch.-E. Brasseur de ...
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CELI, Placido
Laura Gigli
Nacque a Messina verso il 1649. Le notizie sulla sua vita sono fornite dal contemporaneo F. Susinno. Iniziò a studiare sotto la guida di Agostino Scilla, noto pittore e filosofo [...] del Maratta e quella di A. Morandi. Decisamente attratto dalla pittura classicista, frequentò l'Accademia del nudo dei Francesi e copiò e disegnò le opere dei Carracci e "tanto possesso pigliò di quella maniera tondeggiante e di mirabil rilievo nella ...
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Sotto questo nome vanno comunemente tre opere: una breve cronaca da Adamo alla caduta di Costantinopoli; una lista degli uffici del palazzo imperiale e di Santa Sofia; un trattato sulle antichità di Costantinopoli [...] una classe di codici tardi (sec. XV-fine XVI) e scritti in occidente, i Patria compaiono sotto il nome di G. Codino, che copiò e rielaborò un'opera anonima della fine del sec. X, che consta di quattro parti e utilizza fonti più antiche, come i Patria ...
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copata
(o cupata) s. f. [dall’arabo qubbiaṭ «mandorlato»]. – Nome di piccoli dolci diffusi spec. a Siena, a forma di dischi sottili, fatti di un composto croccante di miele, mandorle, noci, aromatizzato con anice e chiuso fra due ostie. Dolci...
copia1
còpia1 s. f. [dal lat. copia «abbondanza», der. di ops opis «facoltà, mezzi», col prefisso co-1], letter. – 1. Abbondanza, grande quantità: c. di viveri, di foraggi; gran c. di gente; larga c. di denaro; c. di citazioni, di esempî,...