DURELLO (Durelli), Simone
Fabrizia Triaca Fabrizi
Decimo di dodici fratelli, nacque a Milano il 13 maggio 1641 da Maurizio, mercante, e da Margherita Ambrosona, residenti in una casa di loro proprietà [...] molto abile ed accurato nell'uso dell'acquaforte, tanto che gli venne commissionata una Crocifissione in tre lastre che copiò fedelmente dall'incisione eseguita da Agostino Carracci nel 1582 della Crocifissione di Tintoretto alla Scuola di S. Rocco ...
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D'ANDREA, Caio (Anton)
Servus Gieben
Discendente da nobile casato di Cortina d'Ampezzo, nacque il 5 genn. 1849 a Innsbruck. Studiò presso i frati minori di Bolzano e, vestito l'abito francescano (25 [...] unitis". All'incirca in questo periodo eseguì un S. Nicola sul soffitto della chiesa di Villa Sarentino, una Mater dolorosa, copiata da L. Kupelwieser per il refettorio del suo convento di Bolzano, e un quadro raffigurante le Stimmate di s. Francesco ...
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Nome d'arte del pittore, incisore e poeta Toriyama Shimbi (Kawagoe 1753 - Edo, od. Tokyo, 1806). Allievo di Toriyama Sekiyen, risentì poi l'influenza di Okumura Masanobu. Dopo un esordio ispirato a soggetti [...] esposizione di sue opere avvenuta a Parigi nel 1889 e alla sua biografia scritta da E. de Goncourt (1891). n Il suo allievo Ogawa Tetsugorō, alla morte del maestro, ne rilevò lo studio e copiò l'opera pedissequamente; è conosciuto come Utamaro II. ...
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THORVALDSEN, Bertel
Carlo Lodovico Ragghianti
Scultore, nato a Copenaghen nel 1770, ivi morto il 24 marzo 1844. Dal padre artigiano apprese un'abilissima pratica di scultore in legno. Fu scolaro all'accademia [...] critici del Winckelmann: fino alla morte del Carstens il Th. copiò sue opere ed eseguì statue da suoi disegni, come già da archeologo danese Zoëga. A Roma, lo scultore eseguì molte copie da opere antiche, e studiò in particolare la pittura vascolare ...
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VALVASSORI, Bartolino
Paolo Rosso
VALVASSORI (Vavassori, de Vavassoribus), Bartolino (Bartolino da Lodi). – Nacque probabilmente negli anni centrali del Trecento, come fa ritenere l’età ormai adulta [...] . I testi vennero aggregati dallo stesso Valvassori o dal figlio e allievo Bassiano, che, il 7 ottobre 1400, ultimò la copia dell’Ecerinis di Albertino Mussato con commento (cc. 22r-34v).
Il manoscritto conserva i Carmina super figuris deorum di ...
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GUARNA, Romualdo
Carlo Alberto Garufi
Noto anche col nome di Romualdo Salernitano, nacque in Salerno nel secondo decennio del sec. XII e fu arcivescovo della sua città natale dal dicembre 1154 al 1 [...] , 1928, 1932) rimane il primo e notevole esempio in Italia d'una cronaca universale dalla creazione del mondo. Molto il G. copiò e compilò dal De Ratione temporum del Beda, in parte utilizzò scritti, di cui alcuni perduti, dei Padri della Chiesa, e ...
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GYROWETZ o Jirovec, Vojtěch (Albert)
Karl August Rosenthal
Compositore, nato il 19 febbraio 1763 a Budweis (České Budějovice) in Boemia, morto il 19 marzo 1850 a Vienna. Figlio del regens chori del duomo [...] molti pezzi minori ebbero solo un valore transitorio. Spesso, come osserva E. L. Gerber nel Tonkünstlerlexikon, il G. copiò, più che non imitasse, J. Haydn. Alla sua notorietà non corrisponde pari valore musicale. Scrisse un'autobiografia, nuovamente ...
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ALDI, Pietro
Margherita Maria Romanini
Nato a Manciano (in prov. di Grosseto) il 12 luglio 1852, entrò giovanissimo all'Accademia delle Belle Arti di Siena, dove fu alunno di Luigi Mussini. Appena ventenne, [...] Sconfitta di Corradino a Tagliacozzo. Trascorse gli anni dell'alunnato a Roma, ma si recò anche a Venezia, dove studiò e copiò i grandi del Cinquecento, e a Firenze. Cagionevole di salute, dové spesso tornare a Manciano (dove nella parrocchiale è una ...
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SERMONETA, Alessandro
e Giovanni
Paolo Rosso
– Giovanni Sermoneta di magister Pietro, forse un medico, nacque a Siena nei primi anni Novanta del Trecento.
Una parte della sua formazione universitaria [...] , i De mineralibus et lapidibus libri V di Alberto Magno e altri testi (cod. L.III.11); Giovanni da Guérande nel 1467 copiò il Sermo IV di Niccolò Falcucci (cod. L.VII.4); il piccardo Giovanni Monaci nel 1469 trascrisse le Quaestiones in libros De ...
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CALCAGNINI, Francesco
Tiziano Ascari
Nacque, probabilmente a Rovigo, da Niccolò e da una Teresa (o Caterina) Libanori intorno al 1405. Suo padre, notaio, fu tra i riformatori degli statuti del Comune [...] Gonzaga, il giureconsulto Raimondo Lupi e il C., fa narrare proprio a quest'ultimo, come al più intrinseco, la vita del maestro. A Mantova il C. copiò nel 1425, da un esemplare fornito forse da Guarino Veronese, l'Orator e il Brutus di Cicerone (la ...
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copata
(o cupata) s. f. [dall’arabo qubbiaṭ «mandorlato»]. – Nome di piccoli dolci diffusi spec. a Siena, a forma di dischi sottili, fatti di un composto croccante di miele, mandorle, noci, aromatizzato con anice e chiuso fra due ostie. Dolci...
copia1
còpia1 s. f. [dal lat. copia «abbondanza», der. di ops opis «facoltà, mezzi», col prefisso co-1], letter. – 1. Abbondanza, grande quantità: c. di viveri, di foraggi; gran c. di gente; larga c. di denaro; c. di citazioni, di esempî,...