BOZZINI, Paolo
Ferdinando Arisi
Figlio di un rigattiere, nacque a Piacenza il 25 genn. 1815. Dal 1829 al 1833, e forse anche negli anni successivi, fu allievo dell'Istituto d'arte F. Gazzola di Piacenza, [...] in Campidoglio e disegnò dall'antico e dal vero. Copiò Raffaello, Garofalo, Guercino, Domenichino. Sifece anche una 1932)., ne seguì le orme, più che in opere originali in copie di quadri del padre o del Viganoni (Via Crucis della parrocchiale ...
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DURELLO (Durelli), Simone
Fabrizia Triaca Fabrizi
Decimo di dodici fratelli, nacque a Milano il 13 maggio 1641 da Maurizio, mercante, e da Margherita Ambrosona, residenti in una casa di loro proprietà [...] molto abile ed accurato nell'uso dell'acquaforte, tanto che gli venne commissionata una Crocifissione in tre lastre che copiò fedelmente dall'incisione eseguita da Agostino Carracci nel 1582 della Crocifissione di Tintoretto alla Scuola di S. Rocco ...
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D'ANDREA, Caio (Anton)
Servus Gieben
Discendente da nobile casato di Cortina d'Ampezzo, nacque il 5 genn. 1849 a Innsbruck. Studiò presso i frati minori di Bolzano e, vestito l'abito francescano (25 [...] unitis". All'incirca in questo periodo eseguì un S. Nicola sul soffitto della chiesa di Villa Sarentino, una Mater dolorosa, copiata da L. Kupelwieser per il refettorio del suo convento di Bolzano, e un quadro raffigurante le Stimmate di s. Francesco ...
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Nome d'arte del pittore, incisore e poeta Toriyama Shimbi (Kawagoe 1753 - Edo, od. Tokyo, 1806). Allievo di Toriyama Sekiyen, risentì poi l'influenza di Okumura Masanobu. Dopo un esordio ispirato a soggetti [...] esposizione di sue opere avvenuta a Parigi nel 1889 e alla sua biografia scritta da E. de Goncourt (1891). n Il suo allievo Ogawa Tetsugorō, alla morte del maestro, ne rilevò lo studio e copiò l'opera pedissequamente; è conosciuto come Utamaro II. ...
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ALDI, Pietro
Margherita Maria Romanini
Nato a Manciano (in prov. di Grosseto) il 12 luglio 1852, entrò giovanissimo all'Accademia delle Belle Arti di Siena, dove fu alunno di Luigi Mussini. Appena ventenne, [...] Sconfitta di Corradino a Tagliacozzo. Trascorse gli anni dell'alunnato a Roma, ma si recò anche a Venezia, dove studiò e copiò i grandi del Cinquecento, e a Firenze. Cagionevole di salute, dové spesso tornare a Manciano (dove nella parrocchiale è una ...
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CALCAGNINI, Francesco
Tiziano Ascari
Nacque, probabilmente a Rovigo, da Niccolò e da una Teresa (o Caterina) Libanori intorno al 1405. Suo padre, notaio, fu tra i riformatori degli statuti del Comune [...] Gonzaga, il giureconsulto Raimondo Lupi e il C., fa narrare proprio a quest'ultimo, come al più intrinseco, la vita del maestro. A Mantova il C. copiò nel 1425, da un esemplare fornito forse da Guarino Veronese, l'Orator e il Brutus di Cicerone (la ...
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BORRONI, Paolo
Angela Ottino Della Chiesa
Figlio di Giuseppe Antonio e di Cristina Stefanini, nacque a Voghera il 12 genn. 1749. Dalle biografie che ne scrissero Scaramuzza (1820) e Maragliano (1897) [...] Nel 1772 vinse il pensionato quadriennale a Roma, dove frequentò le accademie di S. Luca e di Francia, studiò con P. Batoni e copiò dall'antico. Dopo un breve soggiorno a Venezia, ritornò a Voghera nel 1776.
Qui dipinse (1777-78) per la chiesa di S ...
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ARENA, Domenico
Gaspare De Caro
Nacque a Cosenza nei primi anni del sec. XVII, in una famiglia della classe media, appartenente all'ordine degli Onorati Cittadini, che aveva dato in passato due sindaci [...] Lorenzo Novells, che rinvenne e riportò in luce il documento, in seguito affidato a Stefano Riccio, il quale lo copiò aggiungendo alcune note al testo. Il manoscritto fu infine pubblicato da Giuseppe De Blasi, Istoria delli disturbi e rivoluzioni ...
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CORSINI, Amerigo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze da Bartolomeo di Bertoldo e da Giovanna di Arrigo Falconieri il 12 ag. 1442 (non nel 1452, come generalmente si è detto seguendo una errata indicazione [...] 'opera) e, con soprannomi scherzosi, lui stesso, il Canigiani e il Canacci. Il Ficino concesse poi al C. l'onore di far copiare questi versi in fondo al codice di dedica del Liber de vita.
La considerazione di cui fu circondato il C. fra i letterati ...
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GIOVANNI da Parma
Franco Bacchelli
Con questo nome si conoscono almeno quattro medici vissuti nel XIII e nel XIV secolo, le cui vicende, per l'omonimia e per la vicinanza dei luoghi in cui si trovarono [...] lui, forse ancora giovane e povero magister, che copiò e raccolse quell'eccezionalmente ampio corpus di opere di Galeno corporis remedio visto da I. Affò, che era in realtà una copia della Summa de modo medendi di Gerardo da Montpellier; il Tractatus ...
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copata
(o cupata) s. f. [dall’arabo qubbiaṭ «mandorlato»]. – Nome di piccoli dolci diffusi spec. a Siena, a forma di dischi sottili, fatti di un composto croccante di miele, mandorle, noci, aromatizzato con anice e chiuso fra due ostie. Dolci...
copia1
còpia1 s. f. [dal lat. copia «abbondanza», der. di ops opis «facoltà, mezzi», col prefisso co-1], letter. – 1. Abbondanza, grande quantità: c. di viveri, di foraggi; gran c. di gente; larga c. di denaro; c. di citazioni, di esempî,...