COPIO (Coppio, Copia, Coppia), Sara (Sarra)
Giorgio Busetto
Nacque a Venezia tra il 1588 e il 1590 (veramente l'atto di morte sposterebbe la data, di nascita all'anno 1600 circa: ma la frettolosa annotazione [...] Vecchio]".
L'epigrafe, dettata da Leone Modena, è stata pubblicata dal Berliner insieme con altre, pure del rabbino, relative alla famiglia Copio: una tra esse ci informa che la C. aveva perduto nel 1615 una figlia, Rebecca, di soli 10 mesi; nel 1618 ...
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ARIENTI, Carlo
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque il 21 luglio 1801 ad Arcore da Bernardo, direttore botanico dei giardini di Mantova: bambino autodidatta, copiò in disegni gli affreschi del Palazzo [...] ducale di Mantova e di quello del Te, cui aveva libero accesso. Orfano di padre a tredici anni, trasferito a Milano, studiò a Brera sotto L. Sabatelli e C. Pacetti, vivendo di una modesta pensione e dei ...
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ANSALDO, Giovanni Andrea
Mario Labò
Nato a Voltri (Genova) il 24 ag. 1584, fu messo giovanissimo a imparare pittura da Orazio Cambiaso, figlio di Luca. Quando decise di cominciare a dipingere si fece [...] prestare (Soprani) da un amico un quadro di Paolo Veronese e lo copiò diverse volte. Da queste esercitazioni, e da sicuri contatti con lo Strozzi (l'amicizia del quale per il coetaneo A. è documentata: cfr. Labò, 1925), uscì il suo primo dipinto noto ...
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COSTA, Giovanni
Caterina Bon
Figlio di Giuseppe e Teresa Larco, nacque a Livorno il 12 0 18 maggio 1833. Iniziò gli studi artistici in questa città con G. Baldini, primo maestro di Fattori; passò in [...] seguito un periodo di studio a Pisa durante il quale copiò gli affreschi di B. Gozzoli nel Camposanto. Nel 1858 si trasferì a Firenze, dove frequentò l'Accademia sotto l'insegnamento di E. Pollastrini. Appartiene probabilmente a questo momento Il ...
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ACQUARONI, Giuseppe
Alfredo Petrucci
Nato a Roma nel 1780, fu disegnatore ed incisore in rame. Fu forse zio di Antonio, se questi a lui alludeva ricordando un suo zio che, per il suo amore per Roma, [...] della Città vecchia" l'aveva fatto "figlio della Città eterna".
L'A., proponendosi a modello Giuseppe Vasi, del quale copiò prima, ed imitò poi, le stampe, riprodusse rovine e prospetti di Roma, quasi nuovi Mirabilia archeologici e monumentali da ...
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CAMBIASO (Cangiaso), Luca
Bertina Suida Manning
Figlio del pittore Giovanni, nacque il 18 ott. 1527 a Moneglia, ma trascorse la prima giovinezza a San Quirico in Val Polcevera, luogo d'origine della [...] assai precoce, ebbe i primi insegnamenti di pittura dal padre, che lo spronò molto a perfezionarsi nell'arte; in tenera età copiò un disegno di Andrea Mantegna, che era stato regalato al padre da C. Braccesco; e si esercitava anche nel modellare ...
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BIANCHI, Andrea, detto il Vespino e il Copista
Angela Ottino Della Chiesa
Attivo a Milano tra la fine del sec. XVI e il primo trentennio del XVII, quasi nulla sapremmo di questo esperto artigiano del [...] B. fu tra i professori dalla fondazione dell'Accademia (1621), anzi dai primi tentativi di insegnamento (1613).
Oltre alle copie sopraddette, e sempre all'Ambrosiana, sono del B. una parte delle effigi di uomini celebri antecedenti o contemporanei ai ...
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BACCIARELLI, Marcello
Stefan Kozayiewicz
Nacque a Roma il 16 febbr. 1731, da Filippo e Ortensia Capazzi. Studiò pittura con Marco Benefial. Nel 1750 (o 1753 ?) fu chiamato a Dresda dal direttore della [...] III re di Polonia. Qui soggiornò fino al 1756. La sua attività più nota a Dresda è principalmente quella di disegnatore: copiò alcuni quadri per il Recueil d'Estampes d'après les pluscélèbres tableaux de la Galerie Royale de Dresde (Dresda 1753, 2 ...
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CELI, Placido
Laura Gigli
Nacque a Messina verso il 1649. Le notizie sulla sua vita sono fornite dal contemporaneo F. Susinno. Iniziò a studiare sotto la guida di Agostino Scilla, noto pittore e filosofo [...] del Maratta e quella di A. Morandi. Decisamente attratto dalla pittura classicista, frequentò l'Accademia del nudo dei Francesi e copiò e disegnò le opere dei Carracci e "tanto possesso pigliò di quella maniera tondeggiante e di mirabil rilievo nella ...
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MANETTI, Antonio
Giuliano Tanturli
Nacque il 6 luglio 1423 da Tuccio di Marabottino di Vanni e da Cosa di Francesco Adimari a Firenze, quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago, "popolo" di S. Frediano, [...] Monarchia di Dante nel marzo 1468. Il manoscritto Laurenziano XLIV.36, copia a pulito di mano del M., tratta da quella a lui capitolato del 1420 per la cupola fu esemplato nella Vita( dalla copia di sua mano del Magl. XIII.72 e dopo che nell' ...
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copata
(o cupata) s. f. [dall’arabo qubbiaṭ «mandorlato»]. – Nome di piccoli dolci diffusi spec. a Siena, a forma di dischi sottili, fatti di un composto croccante di miele, mandorle, noci, aromatizzato con anice e chiuso fra due ostie. Dolci...
copia1
còpia1 s. f. [dal lat. copia «abbondanza», der. di ops opis «facoltà, mezzi», col prefisso co-1], letter. – 1. Abbondanza, grande quantità: c. di viveri, di foraggi; gran c. di gente; larga c. di denaro; c. di citazioni, di esempî,...