DONÀ (Donati, Donato), Pietro
Antonio Menniti Ippolito
Figlio terzogenito del patrizio Nicolò, nacque a Venezia probabilmente intorno al 1390. Studiò a Padova: il 30 genn. 1410 si licenziò in arti e [...] e di un esemplare del De officiis di Cicerone, entrambi trascritti dal nipote Girolamo. Il D. stesso, alla fine del 1415, copiò un Nonio Marcello da un codice che Francesco Barbaro aveva inviato al Barzizza. Negli anni Venti prestò diversi codici ad ...
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GIACOMINO Pugliese
Giuseppina Brunetti
Con questo nome è conosciuto uno dei principali poeti della scuola siciliana, la cui identificazione è tuttora controversa e la cui attività poetica è da collocare [...] a un Landfriede emanato dalla Cancelleria di Enrico, primogenito di Federico II, ed è databile agli anni 1234-35. L'amanuense che copiò il testo di G. a seguito di alcuni brani di carattere liturgico e della Constitutio di Enrico è un "tedesco", la ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] o la Grammatica).
Risale al 1516 l'ultima opera datata di G.: si tratta di quattro illustrazioni per l'Eneide di Virgilio, copie speculari da altrettanti disegni incisi su un singolo foglio da Raimondi, dove quello centrale, il Quos Ego o Nettuno che ...
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CURLO, Giacomo (Iacopo)
Giovanna Petti Balbi
Nacque probabilmente a Genova, da Antonio, all'inizio del sec. XV.
Il C. si defini sempre genovese: pare quindi superflua la disputa che ha a lungo diviso [...] C. a Firenze.
La prima notizia sicura sul C. è la sua presenza a Firenze il 1° ott. 1423, quando termina di copiare per Cosimo de' Medici un Cicerone (l'attuale ms. 50.18 della Bibl. Laurenziana di Firenze).
Analizzando questo ed un altro manoscritto ...
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DANDOLO, Fantino
Giuseppe Gullino
Nacque da Leonardo a Venezia, a S. Luca, nel 1379.
Il padre - uno dei quattro "amici" ricordati dal Petrarca nel De sui ipsius et multorum ignorantia - era allora cavaliere [...] '33, ricevette la visita del generale dei camaldolesi, che ricambiò a Firenze l'anno successivo. Qui, nel monastero degli Angioli, copiò le opere dei Padri della Chiesa, ed altri codici scoprì e raccolse, così da poter essere considerato, secondo la ...
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BELDEMANDIS (Beldomandi, Beldemando, Beldinundo), Prosdocimo de
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Cesare Vasoli
Nacque fra il 1370 e il 1380. La data di nascita, si desume dal fatto che compì gli studi [...] ., 426, cc. 18v-29; Oxford, Bibl. Bodl., Canon. Lat.554, cc. 174-194 (questa copia reca la soscrizione di Cando de' Candi, nipote del B., che copiò l'operetta nel 1435).
Altri scritti astronomici e astrologici sono citati nei cataloghi di biblioteche ...
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COLOMBERTI, Antonio
Rossella Motta
Nacque a Viterbo il 20 febbr. 1806 da Gaetano Colomberghi e da Caterina Rinaldi, entrambi attori.
Gaetano, nato a Ferrara nel 1785 da Antonio, un pittore di prospettive [...] e decadenza dal 1200al 1860 (datato 1881, coll. ms. 3.42.8.33: scritto da mano diversa reca l'indicazione: "G. Sala... copiò"), insieme a un altro incompleto e dal titolo non originale, che riproduce parte delle Memorie artistiche... (coll. 3.15.3.19 ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] , per l'investitura ducale di Giangaleazzo (It. ill., p. 367). Né del resto a uno sconosciuto sarebbe stato affidato da copiare nel 1422 il codice ciceroniano di Lodi, nella quale impresa era impegnato il cremonese Cosma Raimondi.
Ben poco si sa del ...
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GIACOMO della Marca, santo (Iacobus de Marchia)
Carla Casagrande
Nacque a Monteprandone, nel Piceno, nel 1393 e fu battezzato con il nome di Domenico; il padre si chiamava Antonio "Roscio" (Rossi) detto [...] il progetto culturale e religioso dell'Osservanza italiana, non risparmiò né forze né denaro: copiò lui stesso alcuni codici, altri li fece cercare o copiare pagandoli anche a caro prezzo. Una volta che la biblioteca fu costituita si preoccupò che ...
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COLOCCI, Angelo
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Nacque a Iesi (prov. di Ancona) da Niccolò, che apparteneva ad antica famiglia cittadina, e da una sorella di Floriano Santoni. Fortunata era il nome che il Lancellotti attribuiva [...] ), prezioso e notissimo canzoniere della fine del sec. XII, contenente la poesia aulica siciliana, di cui il C. fece eseguire una copia, integrata da altre poesie (Vat. lat. 4823), dove appose la nota che ci tramanda il nome di Cielo d'Alcamo. Nel ...
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copata
(o cupata) s. f. [dall’arabo qubbiaṭ «mandorlato»]. – Nome di piccoli dolci diffusi spec. a Siena, a forma di dischi sottili, fatti di un composto croccante di miele, mandorle, noci, aromatizzato con anice e chiuso fra due ostie. Dolci...
copia1
còpia1 s. f. [dal lat. copia «abbondanza», der. di ops opis «facoltà, mezzi», col prefisso co-1], letter. – 1. Abbondanza, grande quantità: c. di viveri, di foraggi; gran c. di gente; larga c. di denaro; c. di citazioni, di esempî,...