È quella stretta zona dell'Egitto, che è delimitata a oriente dal Mar Rosso, a occidente dalla pianura alluvionale del Nilo, a settentrione dal margine orientale del grande ventaglio del delta, tra Cairo [...] celebre sopra ogni altro nella storia del primitivo monachismo, per gli anacoreti che vi ebbero rifugio in gran numero a partire dal sec. III. Qui sono gli antichi monasteri di S. Antonio e di S. Paolo, oggetto di grande venerazione per i Copti. ...
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FATIMIDI
S. Carboni
Dinastia islamica che deriva il suo nome da Fāṭima, figlia del profeta Maometto e moglie del quarto califfo ῾Alī. I F. si proclamavano di discendenza sciita ismailita, sebbene il [...] tecniche ben conosciute in precedenza dagli artisti copti in Egitto e raggiunse considerevoli livelli artistici. di galli, e persino scene cristiane, che dimostrano quanto i Copti avessero parte nella vita artistica fatimide.Per quel che riguarda la ...
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Vedi MILANO dell'anno: 1963 - 1995
MILANO (Mediolanum, Mediolanium)
M. Mirabella Roberti
L. Guerrini
M. Mirabella Roberti
L. Guerrini
Sorta in zona abitata nella media e tarda Età del Bronzo in area [...] quello monetale, o la recente collezione di tessuti copti, proveniente per acquisto dalla Collezione Fortuny di IV, 1939, p. 76 ss.; G. Rosa, Tessuti ellenistici e copti recentemente acquisiti alle collezioni del Castello Sforzesco, in Boll. d'Arte, ...
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Vedi FAYYUM dell'anno: 1960 - 1994
FAYYŪM (Λιμνή; copto Phiüm)
S. Donadoni
E. Coche de la Ferté
È l'oasi più vicina alla valle del Nilo con la quale comunica per mezzo dell'uadi Bahr Yūsuf nel deserto [...] del lago; lo stesso significato ebbe il nome greco, e quello copto, dalla cui corruzione è derivata la forma odierna. Si trovano valle del Nilo: essi vanno collegati alla civiltà copta, ma questi tessuti appartengono a un periodo cronologicamente ...
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RIMBERTINI, Bartolomeo de'
Luciano Cinelli
RIMBERTINI, Bartolomeo de’. – Nacque a Firenze nel 1402, figlio naturale di Antonio di Lapaccio, abitante nel popolo di S. Pancrazio, e di Ginevra.
Dalla moglie [...] ), Eugenio IV lo trasferì alla diocesi di Cortona. Il 4 febbraio 1442 Rimbertini sottoscrisse la bolla di unione con i copti, promulgata nella chiesa di S. Maria Novella, e nel 1444 partecipò alla seconda legazione papale a Costantinopoli guidata dal ...
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BURSA
P. Cuneo
(gr. Πϱοῦσα)
Città capoluogo della vilayet omonima della Turchia, estesa sulle pendici settentrionali dell'Uludağ (Grande monte), detto anche Keşiş Dağı (monte dei Monaci), corrispondente [...] due secoli più tardi da Çelebi, che segnala l'esistenza di quartieri distinti per armeni, greci, ebrei e copti.Sin dai primi decenni dopo la conquista turca B., perdendo progressivamente il carattere arroccato della Πϱοῦσα bizantina (di cui ...
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CUOIO
R. Nenno
Strato della pelle di alcuni animali, opportunamente trattato e sottoposto al procedimento chimico della conciatura, che lo rende inalterabile. Sebbene qualsiasi tipo di pelle possa essere [...] anche in Occidente, dove non si può ipotizzare un diretto legame con la produzione dell'età greco-romana. I reperti copti rimandano invece - specie per i lavori di intaglio, spellatura e intreccio - a una tradizione di lavorazione del c. di alta ...
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Ampia depressione di forma irregolare, grossolanamente ovale, aperta nel tavolato libico e posta a SO. del Cairo, una ventina di chilometri a ponente del Nilo, alla latitudine di el-Wasṭa, tra 29° e 29°35′ [...] Crocodilopolis, a spese del lago e degli stagni residuali di questo e a vantaggio dell'agricoltura.
Nell'antichità la contrada, che i Copti chiamarono P-jŏm "il lago", portò il nome šêje "lago", più tardi Ti-šêje "paese del lago", in greco Αίμνη. I ...
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NICODEMO
Alfredo Vitti
. Fariseo, membro del sinedrio quale dottore della legge, e quindi autorevole presso il popolo; nel IV Vangelo, che solo ne parla, N. va a trovare di notte "per la prima volta" [...] . F. Westcott, The Gospel of Nicodemus and kindred documents, Londra 1915; R. Harris, Nicodemus, Cambridge 1932.
La versione copta fu edita da F. Rossi, I papiri copti del Museo egizio di Torino, I, Torino 1887, pp. 10-64; la siriaca da J. E. Rahmani ...
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I Romani ebbero due tipi di cucchiaio, la ligula e il cochlear o cochleare. La ligula, di forma simile a quella dei nostri cucchiai, aveva la sua concavità allungata, ovale, più o meno appuntita all'estremità [...] nell'uso liturgico, e, se. la Chiesa occidentale non accolse il cucchiaio per Comunione, come usarono i Greci, gli Etiopi, i Copti, i Siriani, conobbe tuttavia l'uso del cucchiaio per passare il vino nella Messa, per versare poche gocce d'acqua nel ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
saidico
saìdico agg. e s. m. [der. della denominazione araba, Ṣa῾hīd, dell’Alto Egitto] (pl. m. -ci). – Denominazione di uno dei due principali dialetti copti, parlato nella regione di Tebe (Alto Egitto), di notevole importanza sia perché...