FATIMIDI
S. Carboni
Dinastia islamica che deriva il suo nome da Fāṭima, figlia del profeta Maometto e moglie del quarto califfo ῾Alī. I F. si proclamavano di discendenza sciita ismailita, sebbene il [...] tecniche ben conosciute in precedenza dagli artisti copti in Egitto e raggiunse considerevoli livelli artistici. di galli, e persino scene cristiane, che dimostrano quanto i Copti avessero parte nella vita artistica fatimide.Per quel che riguarda la ...
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Vedi MILANO dell'anno: 1963 - 1995
MILANO (Mediolanum, Mediolanium)
M. Mirabella Roberti
L. Guerrini
M. Mirabella Roberti
L. Guerrini
Sorta in zona abitata nella media e tarda Età del Bronzo in area [...] quello monetale, o la recente collezione di tessuti copti, proveniente per acquisto dalla Collezione Fortuny di IV, 1939, p. 76 ss.; G. Rosa, Tessuti ellenistici e copti recentemente acquisiti alle collezioni del Castello Sforzesco, in Boll. d'Arte, ...
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Vedi FAYYUM dell'anno: 1960 - 1994
FAYYŪM (Λιμνή; copto Phiüm)
S. Donadoni
E. Coche de la Ferté
È l'oasi più vicina alla valle del Nilo con la quale comunica per mezzo dell'uadi Bahr Yūsuf nel deserto [...] del lago; lo stesso significato ebbe il nome greco, e quello copto, dalla cui corruzione è derivata la forma odierna. Si trovano valle del Nilo: essi vanno collegati alla civiltà copta, ma questi tessuti appartengono a un periodo cronologicamente ...
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BURSA
P. Cuneo
(gr. Πϱοῦσα)
Città capoluogo della vilayet omonima della Turchia, estesa sulle pendici settentrionali dell'Uludağ (Grande monte), detto anche Keşiş Dağı (monte dei Monaci), corrispondente [...] due secoli più tardi da Çelebi, che segnala l'esistenza di quartieri distinti per armeni, greci, ebrei e copti.Sin dai primi decenni dopo la conquista turca B., perdendo progressivamente il carattere arroccato della Πϱοῦσα bizantina (di cui ...
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CUOIO
R. Nenno
Strato della pelle di alcuni animali, opportunamente trattato e sottoposto al procedimento chimico della conciatura, che lo rende inalterabile. Sebbene qualsiasi tipo di pelle possa essere [...] anche in Occidente, dove non si può ipotizzare un diretto legame con la produzione dell'età greco-romana. I reperti copti rimandano invece - specie per i lavori di intaglio, spellatura e intreccio - a una tradizione di lavorazione del c. di alta ...
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CAIRO
B. M. Alfieri
(Il Cairo; arabo al-Qāhira)
Capitale dell'od. Repubblica egiziana, il C. è uno dei centri religiosi, politici e culturali più importanti dell'Islam. Sviluppatasi intensivamente nel [...] il museo fu ampliato nel 1947 con l'aggiunta di una nuova ala, nella quale vennero sistemati anche i pezzi copti già conservati nel museo archeologico. I reperti vanno dal sec. 4° al pieno periodo islamico: particolarmente interessanti sono i rilievi ...
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Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò [...] significative se si considera il fatto che l'Egitto era appunto il luogo di origine del rotulo di papiro. I libri copti, che, come è naturale, seguono le pratiche ellenistiche egiziane, confermano quanto si è detto. Dalla metà del III sec., da quando ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] due lingue. In seguito l'arabo guadagnò terreno, ma ancora nei secc. 13°-14° vi erano scrivani copti, come Ibn al-῾Assāl, che conoscevano perfettamente il copto, il greco e l'arabo.Con l'espansione dell'Islam e la costituzione di un grande impero, la ...
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VANGELI
F. Cecchini
Nell'ambito della tradizione manoscritta dei v., le fasi iniziali della costituzione di un apparato illustrativo a corredo della narrazione degli episodi della vita e dell'insegnamento [...] i cicli di illustrazioni dei v. provenienti da aree più o meno direttamente sottoposte alla dominazione araba: i v. copti di Parigi (BN, copte 13), eseguiti a Damietta nel 1179-1180 (Leroy, 1974, pp. 113-148, 218-227), quelli siriaci di Londra (BL ...
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SIRIA E LIBANO
E. Cruikshank Dodd
Stati dell'Asia occidentale, indipendenti dopo la seconda guerra mondiale.L'attuale S. comprende le regioni steppiche tra le catene montuose del Libano, della Turchia [...] nel sec. 6° organizzò la Chiesa monofisita in S., la cui dottrina si diffuse presso gli Armeni nel Nord e presso i Copti in Egitto. I maroniti - che traggono il loro nome dal monaco asceta Marone (sec. 5°), cui era dedicato un monastero sull'Oronte ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani non arabi, poi passata a indicare i cristiani...
saidico
saìdico agg. e s. m. [der. della denominazione araba, Ṣa῾hīd, dell’Alto Egitto] (pl. m. -ci). – Denominazione di uno dei due principali dialetti copti, parlato nella regione di Tebe (Alto Egitto), di notevole importanza sia perché...