Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza islamica nella cultura medioevale
Piero Morpurgo
Per scienza islamica medioevale s’intende il corpus di testi, commenti e analisi di autori appartenenti all’islam, che tradussero e interpretarono, [...] nel 1141, da parte dell’abate di Cluny Pietro il Venerabile (1090/1094-1156), l’incarico di tradurre i testi della tradizione coranica assieme a un altro inglese, Roberto di Ketton (attivo tra il 1141 e il 1157, e da alcune fonti identificato con ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Le gerarchie del sapere
Jean Jolivet
Le gerarchie del sapere
È impossibile, per diverse ragioni e da vari punti di vista, che le discipline [...] l'autore non distingue due serie eterogenee di conoscenze; non menziona affatto le scienze religiose (le scienze coraniche); infine, propone una classificazione che implica una gerarchia diametralmente opposta a quella delineata nei Mafātīḥ al-῾ulūm ...
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Movimenti integralistici
Gilles Kepel
Movimenti integralistici e società
A partire dalla metà degli anni settanta nel mondo cristiano, giudaico e islamico hanno fatto la loro comparsa diversi movimenti [...] governato dalla jahiliyya, una barbarie simile a quella che avrebbe dominato il mondo nel VII secolo prima della rivelazione coranica; i 'buoni musulmani' debbono rovesciare la situazione, come aveva fatto a suo tempo Maometto, per fondare uno Stato ...
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DI FAUSTO, Florestano
Giuseppe Miano
Nacque a Rocca Canterano (Roma) il 16 luglio 1890 da Demetrio e Bernardina Picconi. La sua formazione si svolse interamente a Roma: compì gli studi di architettura [...] sistemazioni delle piazze del castello e della cattedrale, della zona archeologica dell'arco di Marc'Aurelio, l'università coranica, l'albergo del Mehari, la villa governatoriale alla Busetta (rimaneggiamenti); a Sabratha, la chiesa; a Gebel, sulle ...
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MAMELUCCHI
D. Behrens-Abouseif
Dinastia islamica, il cui nome deriva da quello dei soldati-schiavi (arabo mamlūk) di origine turca e mongola reclutati in Asia centrale, che governò Egitto e Siria tra [...] in intricati disegni geometrici uniti ad arabeschi; l'uso estensivo dell'oro rimanda simbolicamente alla luce della rivelazione coranica, argomento centrale del libro sacro. Il colore maggiormente impiegato, in combinazione con molti altri, è il blu ...
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PELLEGRINAGGIO (dal lat. peregrinatio "viaggio in terra straniera"; fr. pèlerinage; sp. peregrinación; ted. Pilgrimschaft, Wallfahrt; ingl. pilgrimage)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ferdinando NERI
Nicola [...] vincolo, fittizio dal punto di vista storico, tra il monoteismo di origine giudeo-cristiana che è alla base della predicazione coranica e l'antico paganesimo arabo. Maometto, che già due anni prima della conquista della Mecca era riuscito a ottenere ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] un'edicola composta da due colonnette, con base e capitello trapezoidale, sormontate da un arco, con aggiunta un'iscrizione coranica, in arabo, sul fondo di tessere bianche. Il motivo viene identificato come la rappresentazione di un miḥrāb, il primo ...
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Il fenomeno urbano. Periodo islamico
Maria Adelaide Lala Comneno
André Raymond
Marianne Barrucand
Il fenomeno urbano
di Maria Adelaide Lala Comneno
Parlare di urbanistica islamica vuol dire affrontare [...] , di cisterne, di ostelli (spesso mantenuti in buone condizioni da uno o più waqf ). Altri principi, di derivazione coranica, hanno determinato molte istituzioni e quindi parte dell'aspetto urbano, primo fra tutti quello dell'istruzione su base ...
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Filosofia
Vincenzo Placella
. Il concetto di f. in Dante. Per f., ai tempi di D., s'intendeva tutto l'ambito del sapere compreso nelle opere di Aristotele, il Filosofo per antonomasia. Anzi, negli ultimi [...] (di colui, cioè, che sa scorgere la verità al di là dei miti e delle favole di cui è intessuta la rivelazione coranica al fine di essere recepita e di giovare agl'indotti; per raggiungere la verità il filosofo si serve soltanto della ragione e dell ...
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intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, [...] riflette indubbiamente in questa sua dottrina le preoccupazioni tipiche di un filosofo profondamente legato alla tradizione coranica, aperto a intense esperienze mistiche e desideroso di conciliare la ‛ scienza ' aristotelica con i dettami della ...
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ramadan
ramadàn s. m. [dall’arabo ramaḍān, propr. «il mese caldo», perché anticam. cadeva in estate]. – Nono mese dell’anno lunare musulmano, nel quale, secondo una prescrizione coranica, i musulmani devono osservare, dall’aurora al tramonto,...
fondamentalismo
s. m. [dall’ingl. fundamentalism]. – 1. Movimento religioso protestante, diffuso soprattutto negli Stati Uniti, che, in opposizione al protestantesimo liberale e a tutte le tendenze razionalistiche e critiche, accoglie ed impone...